Pensioni: la partita non è conclusa
La FLC CGIL in campo contro la Riforma Fornero.
Come la FLC CGIL ha più volte denunciato, le novità introdotte dalla Riforma Fornero sono tutte peggiorative e stanno penalizzando migliaia di lavoratori: è necessario che la politica si faccia carico di rimettere mano alla Riforma e di reintrodurre criteri di certezza nell'esigibilità dell'assegno pensionistico oltre alla sua congruità con una anzianità dignitosa.
Con la Riforma Fornero, la pensione non è più lo strumento sostitutivo del salario, ma un diritto che variabili incontrollabili, come la cosiddetta aspettativa di vita, possono procrastinare senza tempo certo.
È una riforma che non guarda alla condizione della gente, ma a far cassa e a sottrarre ai lavoratori e ai cittadini i benefici dello stato sociale.
Il lavoro pubblico, a cui i comparti della conoscenza appartengono, paga un pesante tributo alle politiche di privatizzazione del Governo Berlusconi prima e del Governo Monti ora.
Infatti la Riforma Fornero mette in discussione il sistema della previdenza pubblica aprendo allo studio su un possibile passaggio di parte della contribuzione previdenziale obbligatoria dalla previdenza pubblica a quella complementare.
Nonostante la manifestazione nazionale unitaria del 13 aprile fosse incentrata sul dramma dei lavoratori così detti esodati, in piazza è scesa la protesta lata contro i guasti complessivi della riforma Fornero, dimostrando il grande dissenso che i lavoratori provano contro un provvedimento che non restituisce nulla ai giovani e al lavoro.
La FLC CGIL lancia ancora una volta un appello alle istituzioni deputate, perché in sede legislativa, in tempi brevi, si rimetta mano alla riforma Fornero, avendo come obiettivo la garanzia per le lavoratrici e i lavoratori italiani del diritto alla pensione in un'ottica solidaristica e di civiltà e non, come di fatto sta avvenendo, lo smantellamento del sistema pubblico della previdenza.
Le firme di adesione all'appello vengono raccolte dalle nostre strutture provinciali.
La FLC CGIL sta provvedendo ai ricorsi di natura giudiziaria per i lavoratori della scuola che, penalizzati dalla Riforma Fornero, matureranno i vecchi requisiti pensionistici al 31 agosto 2012, nella convinzione che l'unica finestra pensionistica del 1 settembre, allunga sine die il requisito della pensione.
La FLC CGIL sostiene la mobilitazione dei lavoratori della Scuola che il 29 aprile protesteranno in piazza Santi Apostoli a Roma contro il mancato accoglimento, in sede parlamentare, dell'emendamento per allungare i tempi della maturazione dei requisiti pensionistici dal 31 dicembre 2011 al 31 agosto 2012.
La FLC CGIL per sua parte continuerà la battaglia con iniziative adeguate per cercare di riconquistare un sistema della previdenza pubblica degno di un paese civile e democratico