Ripensare la riforma delle pensioni: le nostre proposte
La FLC CGIL continuerà a porre all’attenzione del Governo il tema della revisione della riforma Fornero, come ha affermato recentemente anche Susanna Camusso.
Per la CGIL e la FLC il sistema pubblico delle pensioni è parte fondamentale dello Stato sociale, che deve garantirne la sostenibilità in un quadro normativo definito e i cui cambiamenti devono avvenire di concerto con le parti sociali.
La riforma Fornero ha profondamente modificato il nostro sistema previdenziale intervenendo su procedure e diritti che si ritenevano consolidati e mettendo a dura prova le legittime aspettative e progetti che dopo una vita di lavoro si pensa di poter realizzare.
L’età di accesso alla pensione si è “allungata” per contenere il costo della previdenza pubblica, impedendo così ai giovani l’ingresso nel mercato del lavoro in una età utile per maturare un adeguato assegno pensionistico.
La FLC CGIL fin da subito ha denunciato gli effetti deleteri della riforma Fornero sul sistema pubblico delle pensioni: non soltanto è servita al Governo Monti a far cassa, ma soprattutto a smantellare il sistema pubblico delle pensioni come garanzia di una anzianità protetta.
Emblematica da questo punto di vista la vicenda della quota 96, che riguarda i lavoratori della scuola che hanno maturato il diritto al pensionamento con i vecchi requisiti nell’agosto del 2012. La politica a tutt’oggi non vuole dare risposta ai loro appelli, non per un motivo economico (ormai il loro numero è ampiamente scemato), ma perché non si vuole aprire un varco in una legge ingiusta che ha colpito i diritti di molte categorie di lavoratori, in spregio delle norme legislative e contrattuali.
Come abbiamo più volte ripetuto la legge sulle pensioni non può essere una gabbia dalla quale non si può uscire, per cui continueremo in tutte le iniziative a porre il tema della revisione della riforma Fornero, come ha affermato recentemente Susanna Camusso in una iniziativa a Roma. Ai lavoratori va garantito un sistema previdenziale flessibile all'interno del quale collocare i propri diritti, ma anche le esigenze personali, a partire da quelle garantite dalle leggi di civiltà.