Proroghe dei contratti a termine con accordo sindacale: necessario un confronto immediato per chiarire l'ambito di applicazione della legge
Il segretario generale ha chiesto l'apertura di un tavolo formale di confronto presso la Funzione Pubblica.
Negli enti pubblici di ricerca e nelle università le assunzioni sono sostanzialmente bloccate e diventa sempre più pressante una discontinuità da parte del governo che al momento non si vede.
Come FLC abbiamo avanzato precise proposte e siamo determinati attraverso l'iniziativa sindacale a farle valere.
E' tuttavia urgentissimo a fronte di vere e proprie situazioni di crisi poter utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per difendere i livelli occupazionali e impedire il licenziamento di chi oggi si trova in condizioni di precarietà.
Accade infatti che, pur in presenza di una posizione chiara del dipartimento della funzione pubblica alcune amministrazioni, da ultima l'Università dell'Aquila, si rifiutino di prorogare i contratti a termine attraverso l'opportunità dell'accordo sindacale.
Per questa ragione abbiamo chiesto l'apertura di un confronto formale sull'applicazione della norma che coinvolge direttamente nella sua applicazione le organizzazioni sindacali.
In mancanza di risposte immediate su questo aspetto e sulla ripresa di reclutamento e stabilizzazioni la mobilitazione sarà inevitabile. Il tempo dell'apprendistato dei ministri è finito.
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Roma, 27 febbraio 2012
Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione
Dott. Filippo Patroni Griffi
e p. c. Al Ministro dell'Istruzione
Università e Ricerca Prof. Francesco Profumo
Al Presidente della CRUI Prof. Marco Mancini
Ai Presidenti degli Enti di Ricerca
Ai Magnifici Rettori delle Università
Gentile Ministro,
nei prossimi mesi saranno migliaia i contratti precari che andranno in scadenza nella pubblica amministrazione e in particolare negli enti di ricerca e nelle università. Sulla necessità di rilanciare il reclutamento e le stabilizzazioni la nostra organizzazione ha avanzato precise proposte
In questa sede voglio però richiamare la Sua attenzione su un problema specifico, già oggetto di una richiesta ai Suoi uffici da parte della nostra organizzazione.
E' fondamentale garantire, innanzitutto, continuità a questi rapporti di lavoro nell'interesse delle persone ma anche delle istituzioni che, in mancanza, si troverebbero senza preziose competenze.
Esiste, in virtù di una precisa norma di legge - articolo 5, comma 4-bis del d.lgs. 368/2001 - la possibilità di prorogare i contratti di lavoro subordinato a termine attraverso un accordo sindacale a prescindere dai limiti di durata previsti dalla legge. Si tratta di un tipico caso in cui la flessibilità viene "gestita" a vantaggio dei lavoratori che continueranno ad avere una occupazione e delle amministrazioni che potranno avvalersi della collaborazione di persone formate.
Il Suo Ministero con parere datato 21/12/2009 ha già chiarito la portata di questa fattispecie affermando come "l'elaborazione condivisa con le parti sociali di interventi e deroghe sulla tematica del lavoro flessibile rappresenti la sede giusta atta a garantire un equo bilanciamento tra l'esigenza di un ulteriore utilizzo da parte del datore di lavoro e la sostenibilità della flessibilità da parte del lavoratore".
Si tratta quindi di uno strumento pensato dal legislatore per consentire alle parti di valutare insieme le ragioni oggettive che giustificherebbero la deroga alla legge. Certamente l'impossibilità di assumere a causa di vincoli esterni e il contestuale interesse ad avvalersi della professionalità a rischio integra una di queste ipotesi.
Tuttavia pur a fronte di una norma chiarissima e di un parere altrettanto chiaro alcune amministrazioni coinvolgono gli uffici della funzione pubblica nella decisione di avvalersi o meno di questa opportunità.
In presenza dell'ennesimo episodio che vede a rischio decine di posti di lavoro e in previsione della necessità di avvalersi dello stesso strumento normativo in analoghe situazioni chiediamo un incontro urgente per chiarirne definitivamente l'ambito di operatività essendo l'organizzazione sindacale direttamente coinvolta.
Certo del fatto che i Suoi uffici sono consapevoli della gravità della questione determinata dal rischio occupazionale per migliaia di persone e dalle conseguenti tensioni confidiamo in un incontro a brevissimo termine.
Cordialmente
Il Segretario Generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo