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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge sullo sviluppo

La FLC CGIL ribadisce la richiesta al governo dell'immediata convocazione di tutti i sindacati per discutere del piano di immissioni in ruolo e per dare risposte a tutti precari a partire dall'Operazione Centomila".

15/05/2011
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Sulla Gazzetta ufficiale n. 110/2011 è stato pubblicato il Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70 che all'art. 9 contiene disposizioni sulla scuola. Il decreto entra in vigore il 14 maggio 2011 e dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni.

I contenuti del decreto

Trova conferma nel decreto quanto già anticipato nei precedenti commenti e comunicati. Ribadiamo la nostra contrarietà alla modifica del Decreto Legislativo 368/2001 che applica in Italia la direttiva comunitaria sui tempi determinati. Con questa nuova disposizione il personale precario della scuola non potrà più ottenere la conversione del rapporto di lavoro dopo 36 mesi di servizi. Questa modifica contravviene ad una norma comunitaria già introdotta nel nostro ordinamento e penalizza i soli precari della scuola.

Scompare, dal testo definitivo, l'articolo che prevedeva un'interpretazione autentica della L. 124/99 che negava al personale della scuola il diritto alla ricostruzione di carriera prima del passaggio in ruolo.

La novità principale del decreto pubblicato è che viene prevista la retroattività di decorrenza giuridica all'anno 2010-2011 a favore di una quota di personale scolastico beneficiario delle immissioni in ruolo nel triennio 2011-2013.

Nei prossimi giorni provvederemo a commentare dettagliatamente gli articoli del decreto che riguardano tutti i comparti della conoscenza.

La nostra valutazione

Ribadiamo che, pur non sottovalutando alcuni primi risultati ottenuti, permangono forti criticità. Non c'è chiarezza sull'effettiva volontà di coprire tutti i posti vacanti e disponibili nel triennio e di garantire i diritti contrattuali per i precari immessi in ruolo. Come abbiamo più volte dimostrato i posti vacanti e disponibili sono di gran lunga superiori ai 65 mila annunciati dal Governo nel triennio e che peraltro sono sottoposti a vincoli di bilancio. Molto discutibile è la pretesa di bloccare le persone per cinque anni nello stesso posto.

Ancora una volta la FLC CGIL chiede l'immediata convocazione, da parte del governo, di tutte le Organizzazioni sindacali. Dopo la forte adesione allo sciopero del 6 maggio continua la mobilitazione a sostegno delle nostre proposte per programmare una nuova politica di investimento sulla scuola pubblica statale a partire dalla definizione degli organici, sul reclutamento e sulla definizione di un piano straordinari pluriennale di immissioni in ruolo.

La FLC vuole trovare soluzioni positive per tutti i precari iscritti nelle graduatorie e non si accontenta di soluzioni una tantum. La qualità dell'offerta formativa può essere garantita solo tornando ad investire nella scuola pubblica a partire dalla stabilizzazione dei precari. Per queste ragioni la scuola continua a dire no ai tagli che finora sono stati l'unico segno tangibile delle politiche scolastiche di questo governo.