Quadro Europeo delle Qualificazioni (EQF): Accordo in Conferenza Stato-Regioni
Adottato il Primo Rapporto nazionale di referenziazione dei titoli italiani all'EQF.
La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 23 aprile 2008 ha istituito l'European Qualification Framework (EQF), con l'obiettivo “di istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle qualifiche e i rispettivi livelli, sia per l'istruzione generale e superiore sia per l'istruzione e la formazione professionale”.
La Raccomandazione impegna gli Stati membri ad usare il Quadro europeo delle qualificazioni come strumento di riferimento per confrontare i livelli delle qualificazioni dei diversi sistemi nazionali e “per promuovere sia l'apprendimento permanente sia le pari opportunità nella società basata sulla conoscenza”.
Da un punto di vista tecnico l'EQF “è una griglia di referenziazione, funzionale a mettere in relazione e posizionare le diverse qualificazioni rilasciate nei Paesi membri” dell'Unione Europea. Il “confronto si basa su livelli comuni di riferimento, correlati a learning outcomes (risultati dell'apprendimento) e collocati in una struttura ad otto livelli”.
Il 20 dicembre in sede di Conferenza Stato-Regioni è stato sottoscritto l'accordo con il quale è adottato il “Primo rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al Quadro Europeo EQF” nel quale sono “posizionati” i titoli di studio italiani nell'ambito degli otto livelli previsti dall'EQF.
Il rapporto, che ha avuto diverse stesure, è stato curato da un Gruppo tecnico composto da rappresentanti del Ministero del lavoro e del Ministero dell'Istruzione e dall'Isfol. I componenti del gruppo tecnico non sono indicati nel Rapporto.
Il gruppo tecnico ha avuto il compito di condurre “le interlocuzioni con le diverse autorità pubbliche competenti per il rilascio delle qualificazioni referenziabili”. Inoltre nella fase di elaborazione del Rapporto sono stati coinvolti anche cinque esperti provenienti da istituzioni estere che partecipano a vario titolo al processo di referenziazione ad EQF nei diversi contesti nazionali ed internazionali. In questo caso i nomi degli esperti sono indicati:
Padre Friedrich Bechina - Responsabile per le relazioni internazionali della Santa Sede per l'istruzione superiore;
Richard Curmi - Senior Manager Dipartimento per la valutazione e l'accreditamento del Malta Qualification Authority;
Claudia Gelleni - Funzionario Centro internazionale per la cooperazione educativa - CIEP Francia;
Adi Edlira Kahani - Funzionario presso il Dipartimento per il riconoscimento dei diplomi, Divisione per le Relazioni internazionali e i rapporti con l'Unesco del Ministero dell'Educazione di Israele;
Jean Philippe Restoueix - Funzionario Consiglio d'Europa e membro dell'EQF Advisory Group,
Da segnalare che, a seguito della pubblicazione della bozza di giugno 2012 del Rapporto di referenziazione, la FLC CGIL aveva chiesto al MIUR un incontro sull'argomento. L'incontro non è mai stato concesso e questo ancora una volta mette in evidenza la mancanza di corrette relazioni sindacali da parte del Ministero dell'Istruzione.
Il Quadro di referenziazione delle qualificazioni italiane
Questo è il quadro sinottico di referenziazione delle qualificazioni pubbliche nazionali ai livelli del Quadro europeo delle qualificazioni per l'apprendimento permanente come risulta dall'allegato B all'Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 20 dicembre 2012.
Livello |
Tipologia di qualificazione |
1 |
Diploma di licenza conclusiva del I ciclo di istruzione |
2 |
Certificazione delle competenze di base acquisite in esito all'assolvimento dell'obbligo di istruzione |
3 |
Attestato di qualifica di operatore professionale |
4 |
Diploma professionale di tecnico |
Diploma liceale |
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Diploma di istruzione tecnica |
|
Diploma di istruzione professionale |
|
Certificato di specializzazione tecnica superiore |
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5 |
Diploma di tecnico superiore |
6 |
Laurea |
Diploma Accademico di I livello |
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7 |
Laurea Magistrale |
Diploma Accademico di II livello |
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Master universitario di I livello |
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Diploma Accademico di specializzazione (I) |
|
Diploma di perfezionamento o master (I) |
|
8 |
Dottorato di ricerca |
Diploma accademico di formazione alla ricerca |
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Diploma di specializzazione |
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Master universitario di II livello |
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Diploma Accademico di specializzazione (II) |
|
Diploma di perfezionamento o master (II) |
Nel settore dell'istruzione l'aspetto che indubbiamente susciterà le maggiori polemiche, è il livello 4 nel quale sono posizionati i Diplomi quinquennali della secondaria di II grado, il Diploma quadriennale di tecnico che si consegue nell'Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e il Certificato di specializzazione tecnica superiore che si consegue attraverso i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS). Su questo aspetto il Rapporto fa uno specifico approfondimento e giustifica la scelta utilizzando il concetto di “best fit” (migliore posizionamento) in relazione al posizionamento di questi “titoli” nel sistema delle qualificazioni italiane, nonché l'analisi dei descrittori di learning outcomes (risultati dell'apprendimento) desunti dalle norme di settore. La scelta non appare convincente è dovrà essere discussa nuovamente nella fase di revisione annuale del Rapporto.
I passi successivi
L'Accordo del 20 dicembre 2012 per essere operativo dovrà essere recepito con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
In base a tale Accordo la Conferenza Stato Regioni ha assunto i seguenti impegni:
- nel 2013 dovranno essere adottate tutte le misure necessarie affinché dal 1° gennaio 2014 tutte le certificazioni delle qualificazioni rilasciate in Italia ricomprese nell'elenco di cui all'Allegato B) e successive integrazioni, riportino un chiaro riferimento al corrispondente livello del Quadro europeo delle Qualificazioni per l'apprendimento permanente
- il Rapporto dovrà avere ampia diffusione attraverso la pubblicazione sui siti web istituzionali di riferimento;
- il Punto Nazionale di Coordinamento dell'EQF, operante presso l'ISFOL, dovrà fornire alla Commissione Europea tutti i dati e ogni supporto per la pubblicazione del Rapporto
- sarà curata la traduzione in lingua inglese, avente valore legale, delle qualificazioni italiane referenziate al Quadro europeo delle qualificazioni, ai fini della loro maggiore portabilità e spendibilità nel contesto europeo;
- con successive versioni del Rapporto Nazionale dovranno essere referenziate anche:
- le ulteriori qualificazioni rilasciate dalle Regioni e Province Autonome
- le abilitazioni professionali relative alle professioni regolamentate
- la revisione e l'aggiornamento del Rapporto avverrà con cadenza annuale
Guida alla lettura del Rapporto
Il Rapporto è strutturato in sezioni.
La prima sezione è relativa alla “Descrizione generale dei diversi sistemi e sottosistemi educativi, formativi e professionali”
La seconda sezione è relativa alla “Mappatura delle qualificazioni rilasciati nei sistemi e sottosistemi analizzati nella sezione 1”
La terza sezione è relativa al “Quadro di referenziazione con l'analisi dei criteri europei e le scelte metodologiche e procedurali adottate”
La quarta sezione presenta le schede descrittive delle qualificazioni
Chi conosce la struttura del sistema di istruzione e formazione italiano può direttamente andare alla lettura della sezione terza. Tuttavia nelle sezioni prima e seconda potrà trovare approfondimenti sul Sistema delle Professioni e delle relative qualificazioni (al momento non referenziate) nonché un Focus sulle pratiche di validazione degli apprendimenti non formali e informali.
Infine nel Rapporto si utilizza il termine “qualificazione” in riferimento ai titoli e alle certificazioni rilasciati “da un'autorità competente a fronte di standard e regole pubbliche e riconosciute”.