11 dicembre 2009: sciopero generale della conoscenza. La FLC Cgil non sta a guardare
Il disegno è chiaro: questo governo vuole smantellare l'intero sistema di istruzione, formazione e ricerca imponendo tagli alle risorse e all’organico, imponendo processi legislativi ordinamentali inaccettabili, azzerando democrazia e contrattazione, riducendo diritti e tutele. La FLC Cgil non sta a guardare.
>> Locandine e volantini <<
Le lavoratrici e i lavoratori che operano nei settori della conoscenza e l'intero sistema di istruzione, formazione e ricerca sono al centro di una gigantesca operazione di ristrutturazione del governo dove, oltre alla riduzione delle risorse e ai tagli al personale, viene mortificato il lavoro, vengono ridotti gli spazi di contrattazione e di democrazia, viene smantellata la scuola, l’università e la ricerca. Si pregiudica, in questo modo, il diritto universale dei cittadini all'accesso all'istruzione e alla formazione, sancito dalla nostra Costituzione.
A fronte di un attacco di simili dimensioni la FLC Cgil non sta a guardare e, pertanto, ha assunto la decisione di proclamare lo sciopero generale di tutti i settori della conoscenza per l'11 dicembre.
Queste, in sintesi, le principali motivazioni dello sciopero
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Contro i tagli di risorse e la riduzione di personale nei comparti della conoscenza per effetto della legge 133/08;
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contro l'insufficiente stanziamento previsto per i prossimi rinnovi contrattuali;
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contro i progetti di riordino che mirano allo smantellamento del sistema pubblico di istruzione e formazione e la riorganizzazione degli enti pubblici di ricerca;
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contro la mancanza di un piano organico per la stabilizzazione del personale precario;
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contro i contenuti del decreto legislativo in materia di pubblica amministrazione che riduce gli spazi di democrazia, i diritti, le garanzie e le tutele dei lavoratori.
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Per il rinnovo dei contratti che vedano un implementazione del loro potere d’acquisto
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per la democrazia nei luoghi di lavoro;
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per la di chiusura in tempi rapidi dei contratti 2006-2009 del comparto AFAM e dell'Area V dei dirigenti scolastici
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per la richiesta di apertura dei tavoli contrattuali 2006-2009 per l'A.S.I e la dirigenza di università e ricerca
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per un piano di investimenti che rilanci il nostro sistema della conoscenza inteso come volano per uscire dalla crisi
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per il sostegno all’occupazione mediante l’estensione universale degli ammortizzatori sociali
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per il sostegno al reddito mediante una riduzione del carico fiscale del lavoro dipendente
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per una scuola sicura
Sciopero generale di tutti i comparti della conoscenza per l’11 dicembre. Questa è la risposta della FLC Cgil al Governo, al ministro Gelminii, al ministro Brunetta, al ministro Frattini, al ministro Tremonti e al ministro Sacconi che con le loro scelte, legislative e autoritarie, stanno impoverendo il nostro Paese addossando i costi della crisi alle fasce più deboli.
Il personale (dirigenti scolastici, ata e docenti) in servizio nelle scuole e nelle istituzioni scolastiche italiane all’estero sono interessati allo sciopero non solo per via delle questioni di carattere generale ma anche per quelle specifiche che riguardano direttamente la loro posizione.
Si sciopera anche:
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per l’immediato avvio del confronto relativo alla sequenza contrattuale estero;
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per una politica di investimenti necessari al funzionamento e al rilancio della scuola e delle iniziative scolastiche italiane all’estero;
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per il ripristino progressivo del contingente nella misura individuata dal D.Lgs 297/94;
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per la piena applicazione alle scuole e alle iniziative scolastiche italiane all’estero dell’autonomia didattica, organizzativa, economica e amministrativa;
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per una riforma organica della scuola e delle iniziative scolastiche italiane all’estero che ponga al centro l’intervento pubblico;
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per la conferma dei diritti contrattuali e delle rappresentanze nei luoghi di lavoro attaccati dal “decreto Brunetta”.
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per la piena esigibilità dei diritti contrattuali.
Su questi contenuti, la FLC Cgil chiede un impegno straordinario a tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola in Italia e all’estero che non si rassegnano a vedere calpestato l'enorme patrimonio di saperi e competenze del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca che ha bisogno invece di più investimenti, di interventi riformatori seri e condivisi, che rilancino effettivamente il sistema di istruzione, formazione e ricerca in Italia e nel mondo.
Roma, 30 novembre 2009
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Roma, 19 novembre 2009
Al Ministro dell’Istruzione, della
Università e della Ricerca
Ufficio Capo di Gabinetto
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA
Al Ministero degli Affari Esteri
Direttore Generale della DGPCC
Ministro Plenipotenziario
Gherardo La Francesca
Piazzale della Farnesina, 1
00194 Roma
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Direzione Uff. Relazioni Sindacali
Palazzo Vidoni
Corso Vittorio Emanuele II, 116
00186 Roma
Alla Commissione di Garanzia per l’Attuazione
della Legge sullo Sciopero nei
Servizi Pubblici Essenziali
Via Po, 16/a
00198 ROMA
Oggetto: Proclamazione dello sciopero nazionale di tutto il personale docente, educativo, ATA e dirigente scolastico, del comparto scuola in servizio in Italia e nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all’estero.
La scrivente Organizzazione Sindacale, avendo esperito il tentativo di conciliazione previsto dalla normativa vigente, comunica la proclamazione dello sciopero nazionale di tutto il personale docente, educativo, ATA e dirigente scolastico del comparto scuola in servizio in Italia e nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all’estero per l’intera giornata del 11 dicembre 2009. Lo sciopero è stato proclamato per protestare contro i tagli di risorse alle scuole, le riduzioni di personale previste dalla legge 133/08, la mancanza di un piano organico e pluriennale per le immissioni in ruolo del personale precario, l'insufficiente stanziamento di risorse per i rinnovi contrattuali e i contenuti del decreto legislativo in materia di Pubblica amministrazione che riduce gli spazi di democrazia, le garanzie e le tutele per i lavoratori, la mancata chiusura del contratto 2006-09 dell'Area V dei dirigenti scolastici.
Distinti saluti.
Domenico Pantaleo