17 novembre: uno sciopero per non abbassare la guardia
I tagli alla conoscenza travolgono tutti. Sciopero, cortei, dibattiti, presìdi per impedire l'"effetto domino".
Devono saperlo i nostri governanti che non si può smantellare l'istruzione e la ricerca pubblica impunemente, senza che i cittadini e i lavoratori non si ribellino e continuino a ribellarsi. Devono saperlo che non si possono spacciare tagli finanziari per riforme. Devono saperlo che le riforme necessarie sono quelle vere e condivise. Non siamo rassegnati né stanchi.
Scuola, università, ricerca, afam, formazione professionale saranno ancora una volta in piazza, il 17 novembre, per gridare che la conoscenza è il motore dello sviluppo e della modernità. Per superare il precariato che uccide i nostri settori, per il rinnovo dei contratti, per avere stipendi come nel resto dell'Europa. E ancora per il diritto allo studio, per la qualità del nostro sistema formativo dalla scuola d’infanzia all’università, per rilanciare la ricerca...
Insieme ai lavoratori ci saranno gli studenti, i giovani che sono i più penalizzati dalle politiche dell’ignoranza, le famiglie sulle cui finanze pesano i tagli alla conoscenza.
La gente non ci sta. Dimostriamolo anche il 17 novembre.
Le modalità dello sciopero
L'astensione dal lavoro il 17 novembre è articolata per settori e per territorio.
Le università e gli enti di ricerca sciopereranno per 4 ore o per l'intera giornata.
Le scuole, le accademie, i conservatori, la formazione professionale sciopereranno per 1 ora: la prima o l'ultima ora di lezione.
Uno sciopero, tante iniziative
Manifestazioni, dibattiti, assemblee si terranno in tantissime città italiane. Sarà l'occasione non solo per spiegare le ragioni dello sciopero ai cittadini, ma anche per informarli su quanto sta succedendo in settori fondamentali per la vita della comunità, coinvolgendoli, se possibile, nella discussione.
A Roma in piazza Navona dalle 16.30 alle 20.30 musica con il gruppo "La casa del vento", uno spettacolo con l’attore e regista Ulderico Pesce, un dibattito con ospiti quali Paolo de Nardis (sociologo), Paolo Leon (economista), Lidia Ravera (scrittrice), Angelo Melone (giornalista), cinema con la proiezione di parti del film “La scuola è finita”.
La segretaria generale della CGIL, Susanna Camusso, sarà a Padova insieme al segretario generale della FLC, Pantaleo.
Informazioni sulle manifestazioni. A chi fosse interessato a partecipare consigliamo di mettersi in contatto con la FLC della propria città.