Conguaglio fiscale 2008: troppo alta la pressione fiscale sui redditi di lavoro dipendente
Arriva con gli stipendi di febbraio e marzo la batosta del conguaglio fiscale per molti dipendenti della scuola, università, ricerca e Afam.
Sono bastati pochi euro di aumento in busta paga e qualche ora di lavoro in più per far pagare un conto salatissimo ai lavoratori della scuola, università, ricerca e Afam. Questa è l'amara sorpresa che si sono visti recapitare un numero considerevole di dipendenti con lo stipendio di febbraio per effetto del conguaglio fiscale 2008. Attenzione non stiamo parlando di redditi alti, ma di redditi medi che, nell'anno 2008, hanno superato di poco i 28.000 euro lordi. Prendiamo il caso di un assistente amministrativo della scuola con 30 anni di servizio e 1.400 euro netti di stipendio mensile: paga oltre 483 euro di conguaglio fiscale.
Ma perché si è arrivati ad un conguaglio così insopportabile per le spalle dei lavoratori? Per la cecità del Governo che non ha voluto tenere in nessun conto nostre le richieste contenute nella “Piattaforma fiscale”.
È sufficiente analizzare il concreto meccanismo di tassazione dei redditi di lavoro dipendente per rendersi conto che l'attuale sistema è distorto essenzialmente per due ragioni. L'eccessiva pressione fiscale sul lavoro dipendente in generale e in particolare la curva delle aliquote che colpisce a morte la fascia dei redditi da 28.000 euro a 55.000 euro. Infatti, in questa fascia si concentra una pressione fiscale molto elevata (+ 11 %) e che non ha eguali nel resto degli altri scaglioni.
Ecco la curva dell'aliquota Irpef per scaglioni di reddito prevista dalla normativa vigente
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15.000 23%
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oltre 15.000 e fino a 28.000 27%
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oltre 28.000 e fino a 55.000 38%
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oltre 55.000 e fino a 75.000 41%
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oltre i 75.000 euro 43%
Il conguaglio fiscale 2008 mette a nudo l'inadeguatezza degli interventi del governo a favore del mondo del lavoro così duramente colpito dalla crisi. La Cgil ha chiesto da tempo interventi legislativi per ridurre la pressione fiscale dei redditi da lavoro dipendente, non ottenendo alcuna risposta da parte dei decisori politici.
Roma, 8 aprile 2009