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FIAT: Camusso, bocciato modello autoritario, serve consenso

All'indomani del referendum di Mirafiori il Segretario Generale CGIL, nel corso del Direttivo Nazionale, ha affermato "ora subito accordo pattizio su regole democrazia e rappresentanza".

15/01/2011
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da www.cgil.it

"Il voto di Mirafiori, per il quale Rsu e iscritti FIOM si sono spesi, dimostra che non c'è la possibilità di governare la fabbrica senza il consenso dei lavoratori e quindi nega il ritorno del modello autoritario delle fabbriche-caserme. Sappiano Marchionne e Confindustria che così non si governa. Si tratta di un voto che conferma l'esigenza di definire regole di rappresentanza e democrazia per tutti". Lo ha dichiarato questa mattina il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, in un passaggio della sua relazione introduttiva al Direttivo Nazionale convocato a Roma per discutere la proposta della Confederazione su democrazia e rappresentanza, all'indomani del voto di Mirafiori.

Analizzando nel dettaglio il voto espresso dai lavoratori dello stabilimento torinese, Susanna Camusso ha spiegato che "tra gli operai direttamente interessati alla produzione è prevalso il no". Il totale dei voti contrari all'accordo firmato da tutti i sindacati, ad eccezione della FIOM, si è attestato su 2.307 no. "Siccome la FIOM a Mirafiori ha circa 600 iscritti - ha affermato Camusso -, e ha ottenuto oltre 900 voti all'ultima elezione delle Rsu, l'area dei voti contrari è molto più vasta, una rappresentanza che va molto oltre".

Il Segretario Generale della CGIL, anche alla luce di questo risultato a Mirafiori, ha detto che "l'obiettivo è raggiungere un accordo con gli altri sindacati e le associazioni di impresa sulle regole della rappresentanza e sulla democrazia. L'accordo pattizio dovrà essere la base di una legge che abbia valenza 'erga omnes'". Rivolgendosi al mondo politico, il Segretario Generale, a proposito della legge sulla rappresentanza, ha invitato ad "una coerenza con le scelte assunte dalle parti sociali". La CGIL chiede quindi un sostegno diretto alla sua proposta che possa finalmente dare attuazione all'articolo 39 della Costituzione sui temi della rappresentatività e della rappresentanza. Su questo punto, Camusso ha annunciato che "da oggi partirà una grande campagna nazionale per la democrazia" e ha invitato tutta la CGIL "a mobilitarsi per avere la piena riuscita dello Sciopero Generale dei metalmeccanici promosso dalla FIOM per il 28 gennaio".

Rivolgendosi al Segretario Generale della CISL, Raffaele Bonanni, il leader di Corso d'Italia ha detto che "la CGIL è sempre stata d'accordo con il concetto di pluralismo sindacale. Ma il pluralismo va riconosciuto sempre, ed è in contraddizione con gli accordi ad excludendum". Per quanto riguarda la proposta organica sulla rappresentanza e sulla democrazia, "la CGIL si misura attraverso novità con quanto è successo a partire dallo strappo sulle regole del modello contrattuale del 2009. Per questo – ha spiegato – ci esercitiamo sulla funzione del mandato e dell'allargamento della coalizione per non lavorare nella logica dell'esclusione, insieme al tema della libertà dei lavoratori di scegliere ed eleggere i loro rappresentanti attraverso la generalizzazione del voto delle Rsu". Questi i contenuti della proposta sui temi della rappresentanza e della democrazia su cui si dovrà esprimere in serata il direttivo. "Ma - ha concluso il Segretario Generale - il tempo della discussione è finito. Il tempo della decisione è oggi".

Documento conclusivo del Comitato Direttivo CGIL