Finanziaria 2007, le Organizzazioni Sindacali dell'Università e della Ricerca incontrano la VII Commissione del Senato
Comunicato delle segreterie nazionali di FLC Cgil, CISL F.I.R., CISL Università, UIL P.A. U.R.
Nella giornata di ieri le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil dell’Università e della Ricerca sono state ascoltate dalla VII Commissione del Senato, che ha incominciato l’esame del testo della Finanziaria già votato dalla Camera.
Le OO.SS. hanno esposto alla Commissione il senso ed il contenuto delle richieste di emendamento unitariamente elaborate sul testo del cosiddetto “maxi-emendamento”.
Le richieste di emendamento tengono ovviamente conto dell’evoluzione del testo della Finanziaria: dalla prima versione di fine settembre al testo votato il 19 novembre dalla Camera. Il contenuto degli emendamenti verte naturalmente sulle priorità che sono state al centro dello sciopero e della manifestazione del 17 novembre, e restano ferme naturalmente le richieste già presentate e non accolte nel testo della Camera: il finanziamento delle Università e degli Enti, con la cancellazione dei tagli del decreto Bersani e del cosiddetto “tagliaspese”; il reclutamento e il precariato, con norme di stabilizzazione che garantiscano tutte le forme di precariato esistente, il ripristino del reclutamento, l’aumento del finanziamento dedicato; infine due emendamenti destinati a sanare definitivamente il trattamento giuridico normativo dei lettori e CEL ed un ulteriore emendamento per gli Enti di Ricerca per la modifica della norma che consente di intervenire sugli Enti stessi per regolamenti ministeriali anziché per decreti di delega.
Proprio su quest’ultimo punto si è prodotta l’unica novità della giornata, che era dedicata all’ascolto da parte della Commissione, e non prevedeva quindi risposte né impegni: oggi il Senato ha approvato un ordine del giorno che invita il Governo a riformulare tale articolo prevedendo l’uso dello strumento legislativo per il riordino degli Enti. Un primo risultato importante, ottenuto grazie alla mobilitazione, e di cui il Governo dovrà tenere conto.
Continueremo a seguire passo per passo l’avanzamento della discussione e ad informare iscritti e lavoratori.
Roma, 23 novembre 2006