Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Attualità » Sindacato » I Comitati Insegnanti Precari aderiscono allo sciopero dell'11 dicembre

I Comitati Insegnanti Precari aderiscono allo sciopero dell'11 dicembre

Comunicato stampa dei C.I.P. di adesione allo sciopero proclamato dalla FLC Cgil.

09/12/2009
Decrease text size Increase  text size

Con il comunicato che pubblichiamo di seguito, i Comitati Insegnanti Precari aderiscono allo sciopero dell'11 dicembre proclamato dalla FLC Cgil per tutti i settori della conoscenza.

"Ancora una volta - si legge nel comunicato - i precari della scuola scioperano per il diritto dei giovani ad un'istruzione pubblica libera e di qualità, perché oggi, ancor più che ieri, la nostra precarietà lavorativa si sta saldando con quella esistenziale delle future generazioni, specie quelle culturalmente e socialmente più svantaggiate. Questo governo sta, a noi e a loro, rubando il futuro".

Roma, 9 dicembre 2009
___________________

Comunicato stampa

I C.I.P. aderiscono allo sciopero della scuola dell'11 dicembre2009

I C.I.P. aderiscono allo sciopero dell'11 dicembre in opposizione alle iniziative del governo in materia di politica scolastica. Questa maggioranza, nonostante la palese e diffusa opposizione del mondo della conoscenza, continua nelle sue politiche distruttive della scuola pubblica a vantaggio di una visione gretta e mercantile dell'istruzione.

Il ministro Gelmini, anche con la riforma della scuola secondaria superiore, ha dato prova della sua inconsistenza ed ignoranza in materia. Forzando i tempi, per ottemperare ai diktat del ministro Tremonti, si avvia a varare un piano di ristrutturazione che è solo una banale semplificazione affiancata dalla conferma dell'impianto "gentiliano" della scuola pubblica.

Una riforma che ha come obiettivo ideologico la fine, come dagli stessi artefici dichiarato,delle "innumerevoli sperimentazioni, figlie della cultura sessantottina" come se la colpa dei bassi livelli di competenza degli studenti italiani fosse da imputare ad un impianto ideologico particolare, piuttosto che al bassissimo livello di investimenti fino ad oggi ottusamente perseguito.

Niente di nuovo, quindi, se non la solita scure de i tagli.
Alla luce di tutto ciò non possiamo che riconfermare le motivazioni che più volte, in questi ultimi anni, hanno fatto scendere in piazza i C.I.P. contro le politiche scolastiche attuate da questo governo.

I C.I.P. si oppongono con forza ai tagli delle cattedre, al dissennato aumento degli alunni per classe, alla sottrazione del sostegno agli alunni portatori di handicap, alla riduzione del tempo scuola, alla chiusura delle scuole, alla limitazione degli indirizzi scolastici, alla negazione delle risorse per il recupero, alla decurtazione dei fondi di gestione degli istituti e a tutto ciò, in conclusione, che è contro il sacrosanto diritto all'istruzione.

"Ancora una volta i precari della scuola scioperano per il diritto dei giovani ad un'istruzione pubblica libera e di qualità, perché –chiarisce Maristella Curreli, presidente nazionale dei C.I.P. comitato insegnanti precari– oggi, ancor più che ieri, la nostra precarietà lavorativa si sta saldando con quella esistenziale delle future generazioni, specie quelle culturalmente e socialmente più svantaggiate. Questo governo sta, a noi e a loro, rubando il futuro".

Roma,8 dicembre 2009

C.I.P. - Comitato Insegnanti Precari