L’emendamento sui precari della Pubblica Amministrazione va nella direzione giusta, necessario completarlo con risorse adeguate
Finalmente una norma coerente con le nostre richieste
La Commissione bilancio del Senato ha approvato nei giorni scorsi un emendamento al disegno di legge sulla finanziaria che risponde alle nostre rivendicazioni e agli accordi sottoscritti nei mesi scorsi.
La norma conferma i requisiti previsti dal comma 519 della legge finanziaria 2007, posticipandone però il termine al 28 settembre 2008 ma soprattutto estende le stabilizzazioni ai collaboratori coordinati e continuativi che abbiano prestato attività lavorativa per almeno 3 anni. Si fa riferimento a tutte le amministrazioni dello stato comprese le università, superando definitivamente le ambiguità della finanziaria 2007.
Inoltre, finalmente, rende operativa la norma della finanziaria 2007 circa la stabilizzazione dei precari a prescindere dalla tipologia contrattuale, attraverso la definizione di piani pluriennali nei quali si devono definire i requisiti professionali e le caratteristiche delle prove selettive (qualora non fossero state effettuate). Questo significa che anche gli assegnisti di ricerca e le altre tipologie che operano nelle università e negli enti di ricerca rientrerebbero nel processo di stabilizzazione.
Il limite principale è rappresentato dalla esiguità delle risorse che ammontano a 20 milioni di Euro e alla mancata previsione della proroga automatica. E’ evidente che le risorse devono essere ben altre e che anche i lavoratori parasubordinati devono godere degli stessi diritti degli altri precari con contratto a tempo determinato.
Sconcertante che nel dibattito al Senato si strumentalizzi anche un argomento come quello del precariato come dichiarato dal Segretario generale della FLC Cgil.
Roma, 6 novembre 2007