Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Attualità » Sindacato » La risposta dell’Assessore Buffardi alla nostra lettera

La risposta dell’Assessore Buffardi alla nostra lettera

Pubblichiamo la lettera inviataci dall’Assessore della Regione Campania, dott.ssa A.Buffardi, in risposta alla nota che come Cgil e Cgil scuola inviammo lo scorso mese di Agosto.

19/09/2002
Decrease text size Increase  text size

Pubblichiamo la lettera inviataci dall’Assessore della Regione Campania, dott.ssa A.Buffardi, in risposta alla nota che come Cgil e Cgil scuola inviammo lo scorso mese di Agosto. Nella nostra lettera rilevavamo:

  • la necessità che le scadenze previste dal D.L.vo n°112 fossero rispettate;

  • l’opportunità che si attivasse un tavolo di confronto anche con i sindacati di categoria per affrontare i problemi gestionali derivanti dal decentramento;

  • l’esigenza che le Regioni assumessero l’unitarietà delle ragioni fondanti del sistema scolastico come un vincolo di carattere costituzionale e, pertanto, non si rendessero disponibili ad accordi separati fra Regioni e MIUR su questioni che riguardano l’assetto complessivo dell’istruzione.

Registriamo con soddisfazione che le nostre ragioni sono condivise e che ci sia l’impegno dell’ Assessore Buffardi a sostenere le nostre richieste all’interno del Coordinamento degli Assessori all’istruzione.

Roma, 19 settembre 2002

Testo lettera

Giunta Regionale della Campania

Oggetto: attuazione del DLGS 112/98. Protocolli d’intesa MIUR- Regioni

Napoli, 30 agosto 2002

Prot.n. 90 CI

Al Segretario Nazionale CGIL
Dott. Giampaolo Patta
Corso d’Italia n.25
00198 Roma

Al Segretario Generale CGIL Scuola
Prof. Enrico Panini
Via Leopoldo Serra n.31
00153 Roma

e,p.c. Al Presidente della Conferenza
dei Presidenti delle Regioni e
delle Province Autonome
dott. Enzo Ghigo
c/o CINSEDO
Via Parigi 11
00185 Roma

All’Associazione Nazionale Comuni Italiani
Via dei Prefetti 46
00186 Roma

All’Unione Province Italiane
Piazza Cardarelli 4
00186 Roma

Alla Ministra dell’Istruzione
Universita’ e Ricerca Scientifica
Dott.ssa Letizia Moratti
Viale Trastevere 76 a
00153 Roma

Al Ministro per gli Affari Regionali
Dott. Enrico La Loggia
Via della Stamperia 8
00187 Roma

L’esercizio delle funzioni e dei compiti da parte delle Regioni e delle autonomie locali, in materia di istruzione, previsto dal decreto legislativo 112/98, è argomento da tempo all’ordine del giorno del Coordinamento degli Assessori all’istruzione che, unanimemente, sono convinti che il trasferimento di competenze in atto sia una importante occasione per il miglioramento complessivo del sistema educativo e formativo del Paese e delle singole realtà territoriali.

La nota delle SS.LL. – per la quale ringrazio- trova quindi le Regioni estremamente interessate ad un confronto con tutti gli interlocutori istituzionali e con le organizzazioni sindacali (confederali e di categoria), anche perché, pur se con diversità di sfumature, all’interno del Coordinamento sono largamente condivise molte delle preoccupazioni manifestate e vi è estrema attenzione affinchè, a decorrere dal 1° settembre 2002, nulla possa compromettere a un regolare articolarsi del processo di trasferimento avviato dal 112.

Già in questi ultimi mesi il Coordinamento ha affrontato – in sede tecnica ed in sede politica- molte delle problematiche sollevate da Cgil e CGIL Scuola, sollecitando più volte la Ministra Moratti all’apertura di tavoli di confronto che dirimessero alcune delle questioni più controverse.

Penso, in particolare, al trasferimento delle risorse, alla programmazione della rete scolastica, al sostegno alle scuole non statali. Anche le modalità e i tempi della sperimentazione nella scuola elementare che il MIUR si accinge a varare, nonché i protocolli di intesa stipulati in alcune Regioni, protocolli che, in taluno, destano allarme in quanto forieri di possibili disparità di trattamento, sono state, pur nella diversità di punti di vista, oggetto di attento dibattito.

Posso, pertanto, assicurare che, all’interno del Coordinamento, mi farò carico di rappresentare l’esigenza di allargamento del confronto alle organizzazioni sindacali, certa di trovare su tale questione la più ampia condivisione, come è già accaduto per la definizione degli standard nazionali di competenze e certificazioni e per la formulazione del recente documento programmatico per gli IFTS.

Cordialmente

Adriana Buffardi