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Rinnovo contratti pubblici. Ancora una fumata nera, anzi: nerissima!!!

Assolutamente inconcludente il secondo incontro convocato dall'Aran su mandato del ministro Brunetta.

31/07/2008
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Si è tenuto nella serata di ieri, 30 luglio 2008, un secondo incontro convocato dall'Aran con tutte le confederazioni e sindacati di categoria del pubblico impiego sul rinnovo dei contratti. Un incontro del tutto inconcludente come già dichiarato dal segretario generale della FLC Cgil Enrico Panini.

Il presidente dell'Aran, nell'introdurre la riunione, ha informato i sindacati di avere puntualmente dato conto al ministro Brunetta sugli esiti del precedente incontro del 14 luglio 2008 e della totale insoddisfazione da parte di tutti i sindacati rispetto alle disponibilità economiche per il rinnovo dei contratti pubblici. La ragione per cui l'Aran ha riconvocato i sindacati è dovuta al fatto che il ministro ha di nuovo scritto all'Aran per formulare alcune considerazioni in merito alle richieste di chiarimenti avanzate dai sindacati, e per formulare nuove proposte di lavoro.

Il chiarimento riguarderebbe la questione risorse. Il ministro Brunetta, in vista della prossima finanziaria, precisa ancora una volta che l'ammontare delle risorse per il rinnovo dei contratti nazionali per il biennio 2008-2009 saranno quelle derivanti dall'inflazione programmata prevista nella manovra economica del governo, ma che si sta anche lavorando per accertare l'effettiva consistenza dei risparmi che sarà possibile realizzare al fine di reperire ulteriori risorse. Queste potranno essere destinate anche al rinnovo dei contratti, ma esclusivamente sul secondo livello di contrattazione e quindi da collegare al merito e alla produttività.

Rispetto poi alle nuove proposte avanzate dal ministro, si suggerisce la costituzione di tre gruppi di lavoro Aran – sindacati, da attivare alla ripresa di settembre, per affrontare alcuni temi.
In uno la questione dei rinnovi contrattuali sul secondo biennio 2008-2009 anche alla luce dell'andamento degli aumenti retributivi degli ultimi rinnovi contrattuali.

In un secondo gruppo di lavoro si propone di affrontare la questione del modello contrattuale, tema oggetto del confronto in corso tra le Confederazioni Cgil, Cisl e Uil e Confindustria per i settori privati, per verificare e valutare le possibili modalità di armonizzazione, tra pubblico e privato, con quanto verrà lì convenuto, tenendo anche conto che tematiche oggetto di confronto su quel tavolo, quali la rappresentanza e la contrattazione di secondo livello, nel pubblico già sono regolate per legge. Infine nel terzo la questione dei decreti delegati per dare attuazione al d.d.l. delega di riforma della pubblica amministrazione.

Rispetto a quanto illustrato dall'Aran, la FLC Cgil, presente al tavolo come sindacato di categoria insieme alla Cgil Funzione Pubblica, ha dichiarato la totale insoddisfazione rispetto a quanto prospettato sul versante delle risorse per il rinnovo contrattuale. In sostanza una "non risposta" da parte del ministro Brunetta rispetto alle richieste avanzate da tutti i sindacati. Inaccettabile che il 2008 sia nei fatti un anno vuoto e che per il 2009 le risorse siano quelle derivanti da un'inflazione programmata all'1,7% che è molto al di sotto della metà dell'inflazione reale già accertata nell'anno in corso. Il dato di oggi pubblicato dall'ISTAT conferma un'inflazione al 4,1% in più rispetto al giugno dello scorso anno. Tra l'altro questo quadro si inserisce in un contesto in cui ci sono diversi contratti pubblici che non hanno ancora sottoscritto né il quadriennale normativo né il primo biennio economico. A queste condizioni non ci può essere alcun confronto e non rimane che la mobilitazione di tutti i lavoratori. Irritante poi quanto prospettato dal ministro rispetto a possibili incrementi di risorse che potrebbero derivare dall'accertamento di risparmi da realizzare, risorse che sarebbero disponibili, secondo il ministro, esclusivamente per la contrattazione di secondo livello. Come dire che si propone che siano gli stessi lavoratori, con i tagli previsti dalla manovra economica, a finanziare il rinnovo del proprio contratto di lavoro e, per giunta, nemmeno con incrementi sul tabellare derivanti dal contratto nazionale, ma solo con possibili incrementi sul salario accessorio.

Rispetto poi alla proposta di attivare all'Aran più tavoli di confronto su diverse questioni la FLC Cgil ha confermato la propria disponibilità, facendo però presente che questi tavoli non possono né surrogare né sostituire corrette relazioni sindacali che ad oggi non ci sono state né con il Governo né con il ministro della Funzione Pubblica sulla manovra economica per le sue ricadute nei settori pubblici. Così come nessun confronto reale c'è stato sul d.d.l. riguardante il cosiddetto "piano industriale" per la pubblica amministrazione, provvedimento che va in tutt'altra direzione rispetto al memorandum sottoscritto con il precedente Governo.

La tematica riguardante poi la riforma del modello contrattuale, in discussione tra Confederazioni e Confindustria per il privato, non si affronta all'Aran ma direttamente con il Governo. Cosi come il confronto sui decreti delegati che dovranno essere predisposti in attuazione del d.d.l. già varato dal Governo.

Dunque massima disponibilità al confronto da parte della FLC Cgil, ma nelle sedi proprie e non in tavoli inconcludenti che nascondono solo la mancanza di relazioni sindacali e che cercano di surrogare un vero confronto politico tra le parti, confronto che, nella realtà, non si vuole. Non accettiamo che l'Aran svolga un ruolo improprio di intermediazione tra Governo e parti sociali per verificare la possibilità di raggiungere intese sui vari temi.
Insomma, su troppi temi importanti e complessi non ci siamo proprio! E' evidente che se a settembre il contesto rimarrà quello di oggi, al sindacato non rimane che il ricorso alla mobilitazione dei lavoratori.

Roma, 31 luglio 2008

Nonno, cos'è il sindacato?

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