Rinnovo RSU: CGIL, no al blocco del voto nel pubblico impiego
La CGIL e le categorie della FP e della FLC pronte a far valere il diritto dei lavoratori pubblici di votare per il rinnovo delle proprie rappresentanze sindacali.
Dopo l'incontro che si è svolto il 30 agosto all'ARAN, la CGIL dice no a qualsiasi tentativo di non procedere al voto per il rinnovo delle RSU tra i 3 milioni di lavoratori pubblici.
In una nota il Segretario Confederale dell'organizzazione sindacale, Nicola Nicolosi, afferma che "dopo il rinvio delle elezioni delle RSU del settore della scuola avvenuto nel 2009 grazie alla legge Brunetta, si corre oggi il rischio di impedire ai lavoratori pubblici di votare per il rinnovo delle proprie rappresentanze sindacali e di esprimersi sulla politica che il governo sta portando avanti contro il sistema pubblico e il lavoro".
Secondo Nicolosi "i lavoratori e le lavoratrici dei settori pubblici e della conoscenza debbono votare per il rinnovo delle RSU" mentre invece "si vorrebbe abrogare nei fatti l'unica legge con la quale nel paese è regolata la rappresentatività sindacale con il voto dei lavoratori e delle lavoratrici in tutti i posti di lavoro pubblici. Magari qualcuno - aggiunge il dirigente sindacale - pensa che sia più utile tornare ad un sistema nel quale la rappresentatività sindacale è frutto di scambi avvenuti nel silenzio dei lavoratori".
La CGIL e le categorie della FP e della FLC "sono fermamente contrarie a qualsiasi tentativo di non procedere al rinnovo delle RSU e faranno valere questa loro volontà nei posti di lavoro con la mobilitazione dei lavoratori e in tutte le sedi".