TTIP: 18 aprile 2015, giornata mondiale di mobilitazione contro i trattati di libero scambio
Il 17 aprile seminario nazionale CGIL a Roma “TTIP, le ragioni del NO”.
Da www.cgil.it
Associazioni della società civile, sindacati, agricoltori, giovani, donne, movimenti locali, semplici attivisti hanno lanciato un appello per una Giornata Mondiale di Mobilitazione, il prossimo 18 aprile, “per fermare le trattative sulla liberalizzazione degli scambi commerciali e degli investimenti e promuovere una economia che serva allo sviluppo dei popoli e del pianeta”. Infatti – si legge ancora nell'appello “Negli scorsi decenni accordi segreti sui commerci e sugli investimenti ci sono stati imposti sotto la pressione delle grandi corporazioni e dei governi, calpestando i nostri diritti e danneggiando l’ambiente”.
L'appello alla mobilitazione cade mentre - a livello mondiale - il WTO sta proseguendo i negoziati “tecnici” applicativi dell'accordo sulle “Trade Facilitations” raggiunto a Bali, come preludio per il proseguimento del Doha Round avviato nel 2001, e i paesi “più avanzati” stanno spingendo per la definizione di “nuove regole” globali, attraverso accordi bilaterali o plurilaterali.
Gli Usa, in particolare, sono attivi su più fronti, con il TPP, Accordo Trans Pacifico con altri 11 paesi (Cina esclusa) e con il TTIP, accordo di partenariato transatlantico su investimenti e commercio con l'Unione Europea.
Su quest'ultimo negoziato la CGIL – come la CES e il sindacato americano – hanno già espresso chiaramente le loro posizioni volte ad evitare l'ulteriore compressione della democrazia – grazie a “cooperazione regolatoria” e meccanismi di disputa investitori/stati – così come a vedere compressi i diritti ambientali, sociali e del lavoro e gli stessi livelli occupazionali generali e/o settoriali.
Come noto, la Commissione Europea – su mandato del Consiglio Europeo, cioè dei governi dell'Unione – è molto attiva sul piano dei trattati commerciali e di investimento e, accanto al negoziato TTIP, sta conducendo altri importanti e pericolosi negoziati bilaterali (come quello sugli investimenti con la Cina) o plurilaterali, come quello TISA sui servizi, mentre ha appena siglato l'accordo CETA con il Canada (“cavallo di troia” per il TTIP) che dovrà essere tra breve posto alla ratifica di Consiglio e Parlamento europei.
La CGIL invita le proprie strutture a partecipare alla giornata di mobilitazione del 18 aprile, con proprie iniziative o in raccordo con altre associazioni e movimenti (campagna Stop TTIP, consumatori, associazionismo ecologista, ecc.).
Un'iniziativa seminariale di carattere nazionale è prevista per il 17 aprile con le conclusioni del segretario generale, Susanna Camusso.
I documenti della CGIL e del sindacato europeo sul tema.