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Verso l'8 Novembre. Parte la campagna nazionale negli enti di ricerca, nelle università e nell'AFAM

Per cambiare verso davvero partendo dal rinnovo del contratto collettivo e dalla stabilizzazione dei precari.

29/09/2014
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Il Governo Renzi aggiunge un altro tassello all’attacco al pubblico impiego, estendendo il blocco contrattuale e degli scatti stipendiali anche al 2015. Si confermano fino ad oggi nella sostanza, tutti i provvedimenti spacciati per “riformisti” dei passati governi volti a scaricare il peso della crisi economico-sociale del Paese in particolare sui lavoratori pubblici attraverso la loro “criminalizzazione” e la devastazione delle loro retribuzioni col blocco della contrattazione nazionale e integrativa e la ri-legificazione di importanti materie di contrattazione.

Come dimostrano i fatti degli ultimi giorni si confermano le logiche suicide della politica economica su cui si fonda l'unione monetaria e si annunciano nuovi pesantissimi tagli uniti all'obiettivo dichiarato di ridurre i salari e cancellare i residui diritti.

Il verso è sempre lo stesso.

Per cambiarlo davvero l'8 novembre tutti i lavoratori dei settori pubblici e della conoscenza saranno in piazza contro le finte riforme che nascondono tagli veri, per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro, lo sblocco della contrattazione decentrata e degli aumenti salariali, la stabilizzazione dei precari.

Verso l'8 Novembre

Scarica i volantini/piattaforma

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Unitariamente lanciamo una campagna di assemblee e una petizione per chiedere lo sblocco del contratto e la stabilizzazione dei precari

Raccolta firme petizione

#sbloccacontrattostabilizzaprecari Ricerca

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Questi i recapiti per inviare le firme raccolte per la FLC: via mail a organizzazione@flcgil.it o via fax al n. 065883926.