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Accordo sindacale per le proroghe dei contratti a termine al CNR: un risultato positivo per tutti

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL e Alberto Civica, Segretario generale UIL RUA.

17/12/2012
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Abbiamo da sempre sostenuto che gli accordi decentrati fossero lo strumento da utilizzare negli enti di ricerca e nelle università al fine di prorogare oltre i 36 mesi previsti dalla legge o i 60 mesi del CCNL i contratti a termine in scadenza. Infatti è nostra convinzione che l'accordo sindacale sia non solo utile alle amministrazioni e ai lavoratori interessati, ma rappresenti proprio lo strumento che la direttiva europea ammette per derogare ai limiti temporali imposti alla durata dei contratti a tempo determinato e al periodo di stacco fra un contratto e il successivo.

Diversamente da altri sindacati, spesso in sintonia con le amministrazioni contrarie ad avvalersi di questa opportunità o pronti a rinunciare ad accordi sottoscritti alla prima alzata di ciglio dei vertici degli enti, abbiamo sempre difeso tale metodo nell’esclusivo interesse di salvaguardare i posti di lavoro in una fase in cui per motivi più che evidenti non ci sono alternative credibili.  

L’accordo al CNR è una conferma ulteriore della  sensatezza di questa nostra posizione, pertanto salutiamo con favore i ripensamenti dei colleghi delle altre organizzazioni che adesso rivendicano la firma.

Ma soprattutto speriamo che quest’ ultima intesa convinca la politica della necessità di far salve le condizioni di miglior favore, quindi gli accordi decentrati così come sono stati siglati, nella norma che dovrebbe prorogare i contratti precari della PA inserita all’interno del DDL stabilità. Un limite temporale inferiore a quello previsto dagli accordi rappresenterebbe infatti una impropria prevaricazione da parte del legislatore che, nel caso specifico dei contratti a termine, è chiamato a recepire la linea negoziale delle parti come previsto dalla disciplina comunitaria.

Naturalmente chiediamo, a questo punto, di essere convocati per la sigla di accordi analoghi in tutti gli enti e gli atenei dove ciò si renda necessario e l’applicazione, senza indugi, da parte dell’amministrazione dell’INGV di quanto già sottoscritto.