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ENEA, Fracassi: nomina dei vertici sempre più urgente

Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

10/02/2025
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Roma, 10 febbraio 2025 - Sono trascorsi più di tre mesi da quando l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) è priva di un presidente e di un consiglio di amministrazione.

L’ENEA, vigilato dal MASE, è il secondo più grande ente di ricerca italiano con oltre 2200 dipendenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ha un ruolo strategico imprescindibile per le politiche energetiche e ambientali di questo Paese ed è, inoltre, coinvolto nel progetto DTT (che ha comportato l’acquisizione di un mutuo da 250 milioni di euro) il cui obiettivo è contribuire alla progettazione e realizzazione di componenti critiche di quello che sarà il prototipo di reattore a fusione.

Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL, interviene così sulla mancata nomina dei vertici dell’Ente: “Cosa aspetta il ministro Pichetto Fratin a nominare il vertice di ENEA? Nelle ultime settimane del 2024, il MASE, con proprio decreto, nominò l’attuale Direttore Generale anche rappresentante legale dell’Ente per consentire a ENEA di portare a termine le operazioni amministrative legate alla chiusura di fine anno. Ma ora il principale Ente di Ricerca Tecnologica del nostro Paese non può approvare quei documenti di programmazione necessari allo svolgimento delle attività (Piano delle attività e piano dei fabbisogni di personale) e, pertanto, la nomina dei vertici diventa sempre più urgente e improrogabile”.

“Non vorremmo – aggiunge la dirigente sindacale- che Presidente e CdA di ENEA fossero entrati nel ‘valzer delle nomine’ dei vertici di partecipate e autorità nell’ambito dell’energia, perché questo farebbe male alla ricerca pubblica italiana e all’ENEA che, in qualità di Ente di Ricerca, rientra fra le Istituzioni che godono dell’autonomia prevista dall’articolo 33 della nostra Costituzione”.

“Il Ministro dovrebbe preoccuparsi di nominare al più presto i vertici e dovrebbe darsi da fare per trovare le risorse necessarie ad incrementare il Contributo Ordinario dello Stato che, in ENEA, non copre nemmeno le spese per il personale”, conclude Fracassi.

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