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FLC CGIL e associazioni del mondo della scuola per una riforma degli organi collegiali democratica e partecipata
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
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Roma, 19 febbraio – Oggi, in occasione del convegno nazionale “Organi Collegiali di scuola: democrazia, partecipazione, professionalità, autonomia scolastica”, promosso dalla FLC CGIL e dall’associazione professionale Proteo Fare Sapere, è stata sottoscritta dai promotori dell’iniziativa e dall’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), Centro Iniziativa Democratica Insegnanti (CIDI), Movimento Cooperazione Educativa (MCE), Rete degli Studenti Medi (RdS), Unione degli Studenti (UdS) e Coordinamento Genitori Democratici (CGD) la dichiarazione di intenti sulla riforma degli organi collegiali.
Ispirata ai principi costituzionali della libertà di insegnamento e dell’universalità del diritto sociale all’istruzione da garantire in maniera uguale su tutto il territorio nazionale, la dichiarazione auspica che gli interventi di revisione degli organi collegiali vadano nella direzione di una maggiore partecipazione dei soggetti interessati allo sviluppo e alla promozione dell’autonomia delle unità scolastiche. Il rilancio di quest’ultima è, infatti, funzionale all’espressione del più elevato livello di qualità possibile del sistema educativo di istruzione e formazione ed è alla base del diritto all’apprendimento delle nuove generazioni e di un’educazione democratica per la più ampia e profonda formazione del cittadino.
Nel documento sottoscritto, la FLC CGIL e le realtà associative evidenziano le caratteristiche su cui si deve fondare il nuovo protagonismo collegiale: una dirigenza priva di connotati aziendalistico/produttivistici, una docenza che sia libera da formalità burocratiche, una componente genitoriale in grado di avanzare proposte per la comunità e la generazione del domani, una componente studentesca protagonista del processo di apprendimento e coprotagonista dell’esercizio del diritto allo studio come garanzia di crescita dell’intera comunità, un personale ata coinvolto attivamente nel percorso scolastico.
“Ogni intervento semplificatorio, che prescinda dal coinvolgimento e dal confronto con tutte le soggettività e sensibilità della più vasta comunità sociale e civile, è destinato al fallimento giacché la scuola è fatta, innanzitutto, di persone ed è destinata alla persona”. Si legge nella dichiarazione di intenti.
In allegato, la dichiarazione di intenti sulla riforma degli organi collegiali.