INAPP: nonostante una condanna per condotta antisindacale continua la gestione autoreferenziale e arrogante dei vertici dell’Ente
Comunicato stampa di Francesco Sinopoli, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
“All’INAPP è indispensabile ripristinare relazioni sindacali corrette per stabilizzare al meglio i lavoratori precari e per procedere alla imminente applicazione del primo contratto del comparto Istruzione e Ricerca”, scrive Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL.
“Grazie alla mobilitazione dei lavoratori, l’INAPP ha ottenuto in Legge di Bilancio le risorse per le stabilizzazioni di tutto il personale precario. Avrebbe potuto stabilizzare tutti i lavoratori in un solo colpo, come è avvenuto in altri Enti (ANPAL o CREA), e invece ha deciso di spaccare il personale, avviando un processo lungo e frazionato di stabilizzazioni, che si concluderà soltanto nel 2020. Ha intrapreso questa strada procedendo in modo unilaterale, senza coinvolgere le organizzazioni sindacali in merito al ‘Piano di fabbisogno del personale 2017-2019’, in barba sia a quanto prevede la riforma Madia sia a quanto prescritto dalla Circolare n. 3/2017 della Funzione Pubblica in tema di partecipazione sindacale e di atti ricognitivi condivisi sul personale da stabilizzare. In seguito a questo atteggiamento, che è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi in cui l’amministrazione si è mostrata sorda ad ogni richiesta di confronto avanzata dalle organizzazioni sindacali, come FLC CGIL abbiamo intentato all’INAPP una causa per ‘condotta antisindacale’. Il giudice ci ha dato ragione, ma ciò non ha impedito ai vertici dell’Ente di proseguire nella loro condotta arrogante, in aperta violazione delle norme contrattuali e di legge che la stessa sentenza richiama. Ci saremmo aspettati una convocazione immediata per ‘rimuovere gli effetti della condotta antisindacale relativa all’omessa informazione preventiva in merito al piano di fabbisogno del personale 2017-2019’ e invece si è scelto di proseguire su una strada solitaria, che accresce il disagio del personale e la conflittualità interni.
Ed è proprio per evitare che la condotta del vertice INAPP continui a danneggiare i lavoratori che chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto, anche in vista della definizione del ‘Piano di fabbisogno 2018-2020’ verificando la possibilità di utilizzare le risorse istituzionali disponibili nel bilancio di istituto al fine di ampliare la platea di lavoratori precari stabilizzati già a fine 2018.
L’obiettivo evidentemente non è solo quello di promuovere la doverosa stabilizzazione di tutti i lavoratori attualmente ancora precari, ma anche di riavviare il confronto su tutti gli istituti contrattuali sui quali fino ad ora – nonostante le nostre ripetute richieste – non è stato possibile procedere”, conclude Francesco Sinopoli.