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9 ottobre 2015: la FLC CGIL con gli studenti per una idea diversa e alternativa di scuola e università
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
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La FLC CGIL sostiene la mobilitazione degli studenti del 9 ottobre per cambiare radicalmente la legge sulla brutta scuola e per costruire una via di uscita dalla crisi dell’università.
La legge 107/15 non risolve i problemi della scuola anzi li aggrava perché è priva di un orizzonte strategico per innalzare i livelli d’istruzione, garantire un’effettiva gratuità degli studi, migliorare la qualità dell’offerta formativa, a partire dal sud, valorizzare il lavoro, superare il precariato, riformare i cicli scolastici, innovare profondamente la didattica e affermare una valutazione narrativa e non punitiva.
La riforma della scuola imbocca invece la strada dell’autoritarismo, della gerarchizzazione e della privatizzazione dei saperi mettendo in discussione libertà, democrazia e contrattazione. La missione della scuola della Repubblica viene stravolta per lasciare campo libero alle disuguaglianze sociali e territoriali.
L’università da anni mostra i tratti dell’emergenza a causa dei tagli e del sottofinanziamento. L’assemblea nazionale dell’università dell’1 e 2 ottobre promossa dalla nostra organizzazione ha indicato le criticità e le proposte per ridare centralità all’istruzione universitaria nei percorsi di vita e di lavoro partendo dal diritto allo studio e la qualità del lavoro negli atenei.
Occorre costruire relazioni e coalizioni per promuovere dal basso una idea diversa e alternativa di scuola e università all’altezza delle domande e dei sogni delle nuove generazioni.
La FLC CGIL continuerà a lavorare per favorire l’unità delle organizzazione sindacali e di tutte le soggettività, coniugando la rivendicazione del rinnovo del contratto nazionale in tutti i settori pubblici con il diritto a una istruzione di qualità.