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Lavoro e saperi siano centrali per il nuovo Governo

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

08/03/2013
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Il 10 aprile la FLC CGIL ha in programma un presidio sotto il Ministero dell'Istruzione per "rivendicare piani di stabilizzazione dei precari e aumento degli organici in tutti i comparti della conoscenza". L'iniziativa è stata annunciata dal segretario generale della FLC CGIL con un comunicato stampa nel quale ha  dichiarato che "occorre restituire dignità sociale e salario a tutti i lavoratori della conoscenza rinnovando i contratti nazionali".

"Sulla conoscenza - afferma Pantaleo - è arrivato il tempo di una netta inversione di tendenza rispetto alle scelte devastanti dei Governi Berlusconi e Monti sonoramente sconfitte dal voto. Occorre ridare centralità all'intervento pubblico finalizzato a fare del lavoro e dei saperi i pilastri del benessere e della democrazia".

Per Pantaleo, "la politica deve tornare ad essere credibile su questi temi e la costituzione del nuovo Governo deve avere al centro un progetto di innovazione della scuola, dell'università, della ricerca e dell'AFAM. Bisogna superare le controriforme della Gelmini per innalzare i livelli d'istruzione e formazione portando l'obbligo scolastico a 18 anni". Alcune delle nostre richieste:

  • investire 20 miliardi di euro in 5 anni nella conoscenza e nella ricerca
  • dare priorità all'investimento per il diritto allo studio, cancellando il fondo del merito e i prestiti d'onore
  • eliminare la precarietà che è diventata ormai strutturale in tutti i comparti della conoscenza.

"Su questi temi - prosegue Pantaleo - vogliamo continuare a confrontarci con tutte le forze politiche con la consapevolezza che non si può più galleggiare ma serve al Paese un radicale cambiamento".

Pantaleo è tornato anche ad affermare che "bisogna fermare il Ministro Profumo che violando le più elementari norme democratiche procede in modo autoritario con provvedimenti assurdi e finalizzati a indebolire l'istruzione e la ricerca pubblica".