Le iscrizioni online mettono a rischio l'universalità del diritto all'istruzione
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
La FLC CGIL ribadisce l’universalità del diritto all'istruzione, al di là della condizione sociale in cui si vive sul territorio italiano, e chiede al Ministro Profumo di correggere la procedura di iscrizione online alle scuole. Il modulo che i genitori devono compilare online al proprio PC o a quello della segreteria della scuola prevede infatti di inserire il codice fiscale, che i genitori senza permesso di soggiorno non hanno.
Mai prima d’ora in questo paese era stato messo in discussione il diritto di tutti ad andare a scuola: l’articolo 38 del Testo Unico sull’immigrazione prevede che i minori stranieri presenti sul territorio siano soggetti all’obbligo scolastico e l’articolo 45 del Regolamento di attuazione precisa che i minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dall’acquisizione del permesso di soggiorno e nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.
La FLC CGIL in una lettera al Ministro ha chiesto al MIUR di provvedere immediatamente a eliminare questo ostacolo, di porre immediatamente rimedio, di darne informazione a tappeto, capillare ed efficace chiarendo che tutti, anche i figli di coloro che non hanno il permesso di soggiorno, hanno diritto di andare a scuola e che questa Repubblica ha il dovere di garantirglielo.
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Roma, 24 gennaio 2013
Al Prof. Francesco Profumo
Ministro Istruzione, Università e Ricerca
e p.c. Al Dott. Marco Rossi Doria
Sottosegretario al Ministero Istruzione,
Università e Ricerca
Alla Dott.ssa Elena Ugolini
Sottosegretario al Ministero Istruzione,
Università e Ricerca
Egregio Signor Ministro,
è necessario un Suo immediato intervento per porre rimedio ad un grave vulnus all'universalità del diritto all'istruzione che si è prodotto nella procedura di iscrizioni on line. Il modulo che i genitori debbono compilare prevede, come obbligatorio, anche l'inserimento del codice fiscale. Questo determina l'impossibilità ad iscrivere i figli di immigrati irregolari, oltre a suscitare nei genitori il timore di entrare in relazione con la scuola che invece è la principale
agenzia di inclusione e integrazione. Occorre superare questo vulnus, con l'urgenza dettata dalla gravità della circostanza e, contestualmente, provvedere ad informare con capillarità ed efficacia della riparazione avvenuta. Garantire a tutti i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze presenti nel paese il diritto ad andare a scuola, rassicurare sul fatto che nessuno deve temere che iscrivere i figli a scuola possa in qualche modo nuocere.
A fronte di questo gravissimo, problema e dei molti altri che si stanno palesando con l'attivazione delle procedure on line di iscrizione, appare opportuno mantenere attiva accanto alla procedura on line la possibilità di effettuare le iscrizioni secondo la modalità tradizionale.
Contiamo sulla Sua coscienza democratica e restiamo in attesa di conoscere le Sue determinazioni.
Distinti saluti.
Domenico Pantaleo
Segretario generale FLC CGIL