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Legge di stabilità: maxiemendamento, altra norma punitiva per i dipendenti pubblici

Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

10/11/2011
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La norma contenuta nel maxi emendamento alla legge di stabilità circa la possibilità del ricorso alla cassa integrazione e poi il licenziamento dei dipendenti pubblici è un ulteriore attacco al lavoro pubblico.

Nella scuola quella norma  potrebbe comportare il licenziamento di ulteriori 10.000 docenti  e  300 ATA se non  saranno collocati obbligatoriamente in altre funzioni o trasferiti verso altre amministrazioni. Dopo due anni di cassa integrazione scatta  automaticamente il licenziamento. Siamo alla follia! Non basta aver ridotto in tre anni 140.000 posti di lavoro tra docenti ed ATA e devastata l'istruzione pubblica. Nei comparti della conoscenza bisogna tornare ad assumere e ad  investire e non licenziare perché ormai non si è più in grado di garantire una qualità accettabile dell'offerta formativa a causa della carenza di personale.

Reagiremo con decisione a questa ennesima provocazione. Il Governo Berlusconi si dimostra fino alla fine autoritario, arrogante e  inconcludente. Ma si sappia che qualsiasi sia il prossimo Governo non subiremo passivamente quel provvedimento e siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni di lotta possibili per difendere i lavoratori con la stessa coerenza e determinazione dimostrata  in questi anni contro il Governo Berlusconi.

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