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No all’istruzione di classe della Ministra Gelmini
Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
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In un Paese profondamente ingiusto perché profondamente disuguale, nel quale il successo formativo dipende in gran parte della condizioni economiche delle famiglie, non esistono politiche che sostengano il diritto allo studio e si tagliano risorse ai settori della conoscenza, la Ministra Gelmini e il Governo decidono di attivare, attraverso una fantomatica fondazione, borse di studio che non tengono conto della condizione economica dello studente.
Si nega così a migliaia di giovani, soprattutto in una situazione di crisi del Paese e con provvedimenti devastanti come quelli contenuti nella manovra finanziaria, la possibilità di studiare. L’obiettivo del Governo è proprio quello di non garantire più a tutti il diritto allo studio e le epocali controriforme della Gelmini hanno esattamente quel segno regressivo.
Ancora una volta si colpiscono le nuove generazioni ed anche per questa ragione occorre scendere in piazza il 6 settembre che è solo l’inizio di una lunga e dura fase di mobilitazione per affermare un’Italia più giusta e più democratica.