Il 6 settembre sciopero generale: per uscire dalla crisi nessuna rassegnazione
Un'altra manovra è possibile: paghi di più chi ha di più e chi non ha mai pagato, per investire su lavoro, occupazione giovanile e istruzione.
La manovra varata dal Governo con il Decreto Legge del 13 agosto incassa una completa bocciatura da parte della CGIL. Con questo provvedimento si "condanna il Paese alla recessione e alla disgregazione sociale" per difendere invece "le grandi ricchezze e gli interessi che rappresentano la base di consenso del Governo". La manovra è "depressiva" e "socialmente iniqua", perchè non viene destinata alcuna risorsa né alla crescita, né all'occupazione, mentre i redditi e i consumi dei cittadini continuano a ridursi. Per la CGIL ad essere colpiti dal provvedimento sono, ancora una volta, i soggetti sociali più deboli: lavoratori, pensionati, famiglie, mentre si continua ad evitare di intervenire sull'evasione fiscale, sulle rendite finanziarie e sulle grandi ricchezze.
La CGIL non si rassegna e con lo sciopero di martedì 6 settembre vuole sostenere le proprie proposte in funzione di un diverso modello di sviluppo che favorisca la crescita e l’occupazione, più giustizia redistributiva della ricchezza ed un diverso modo di produrla.
Neanche le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza si rassegnano e aderiranno allo sciopero per l'intera giornata.
CON QUESTA MANOVRA CONTINUA A PAGARE CHI HA SEMPRE PAGATO TUTTO. CHE DICI, QUESTO SCIOPERO TI RIGUARDA? |
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Quali sono i contenuti del Decreto Legge 138 del 13 agosto 2011? Quali sono le principali misure che riguardano i settori della conoscenza? I dieci motivi per cui si sciopera nel pubblico impiego. Vuoi saperne di più sulle ragioni dello sciopero? Vuoi conoscere le proposte della CGIL? Lavori nella scuola? Ecco come aderire. Sul sito della CGIL uno speciale dedicato allo sciopero. |
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