Precari scuola, siamo in piena emergenza sociale ma il Ministro Gelmini parla d'altro
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil.
Il Governo si disinteressa dei 25.000 precari della scuola che rimarranno senza lavoro e senza salario per colpa dei tagli alla scuola pubblica.
Siamo in piena emergenza sociale con migliaia di insegnanti, ausiliari, tecnici e amministrativi licenziati, graduatorie nel caos e uffici scolastici assediati mentre il Ministro Gelmini parla d'altro.
Infatti, in questi giorni abbiamo ascoltato dal Ministro i soliti giudizi sulla scuola che non funziona, per arrivare ad avanzare proposte che calpestano la nostra Costituzione, come quella di finanziare allo stesso modo le scuole statali e quelle paritarie, ma nessun impegno per risolvere il dramma di tantissime persone che sono le vittime della sua idea di demolire l'istruzione pubblica in questo Paese.
Per il Ministro la scuola non è un bene pubblico fondamentale ma semplicemente un costo da ridurre per far quadrare il bilancio.
L'inizio del nuovo anno scolastico vedrà una scuola più povera di contenuti formativi e didattici, con classi più affollate, con una forte riduzione dei tempi-scuola e con l'impossibilità di garantire adeguati processi di apprendimento.
Le proteste di questi giorni indicano la necessità che si apra un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio che rimetta in discussione i tagli alla scuola pubblica, riprenda i processi di stabilizzazione, a partire da tutti i posti vacanti, estenda gli ammortizzatori sociali e affronti la drammatica situazione del Mezzogiorno.
Non consentiremo ulteriori perdite di tempo, non accetteremo soluzioni pasticciate e parziali perché intendiamo difendere tutti i precari.
Roma, 1 settembre 2009