Ricerca ambientale e tutela del territorio: il Governo non investe in prevenzione
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
Il grave dissesto idrogeologico che ha colpito nei giorni scorsi la costa orientale della Sicilia, con l’elevatissimo prezzo in vite umane, riporta alla luce le disattenzioni del Governo e la sconsiderata politica di prevenzione, salvaguardia e gestione del territorio in capo al Ministero dell’Ambiente.
Questo disastro è l’ennesima dimostrazione degli allarmi e delle preoccupazioni che la FLC Cgil lancia da tempo rispetto alle problematiche nel campo della ricerca ambientale e del sistema dei controlli, evidenziando l’inadeguatezza delle risorse finanziarie ed umane che il Governo destina alla conoscenza e alla prevenzione del territorio, nonché alla sua protezione.
Il Dipartimento per la Difesa del Suolo dell’ISPRA, all’interno del quale insiste il Servizio Geologico d’Italia, consta di oltre 100 unità di personale a tempo indeterminato, alcuni tempi determinati in scadenza i primi di novembre (di cui non è dato sapere il proprio destino) e oltre 15 contratti di collaborazione attualmente licenziati. Tra le competenze del Servizio vi è la definizione, attraverso studi e ricerche, delle caratteristiche geologiche e ambientali dell’intero territorio nazionale.
I due principali progetti di ricerca realizzati a cura del Servizio Geologico hanno come obiettivo quello di cartografare le caratteristiche geologiche del territorio (progetto CARG di cartografia geologica nazionale alla scala di 1:50.000) e di censire tutti i fenomeni di dissesto geomorfologico (progetto IFFI di Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia).
Il contenuto tecnico-scientifico dei due progetti permette di identificare in dettaglio le aree del territorio maggiormente soggette a rischio idrogeologico e di effettuare una corretta pianificazione territoriale, ragionando quindi in termini di prevenzione delle calamità naturali e non in termini di intervento post-evento.
Il necessario aggiornamento delle informazioni riguardo ai dissesti classificati da questi progetti è al momento impedito dalla assoluta mancanza di finanziamenti fermi al 1999 per quanto riguarda la cartografia geologica e al 2004 per l’inventario dei Fenomeni franosi.
In questo desolante scenario, ancora una volta la FLC Cgil denuncia come il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che vigila sull’SPRA, oltre a non investire risorse finanziarie in attività di ricerca e prevenzione sul territorio, sembra non conoscere nemmeno le potenzialità offerte dall’Istituto al punto da non richiedere l’intervento dei geologi ISPRA nemmeno in questa fase emergenziale.
Anche per queste ragioni la CGIL e la FLC organizzano il 28 ottobre una Conferenza di Produzione dell’ISPRA per rilanciare una proposta sulle politiche ambientali per la tutela e la protezione del territorio chiamando a confronto tutti i soggetti istituzionali e sociali.
Roma, 6 ottobre 2009