Riparte la mobilitazione per il rinnovo dei contratti. Il 28 novembre manifestazione nazionale
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
Riparte la mobilitazione in tutti i luoghi della conoscenza per rinnovare i contratti, cambiare radicalmente la pessima legge sulla scuola, contro le scelte contenute nella legge di stabilità che taglia il turn over e il salario accessorio, non stanzia risorse per il diritto allo studio, non investe nei settori della conoscenza e conferma la deriva della privatizzazione dei saperi.
La manifestazione nazionale del 28 novembre intende unificare le mobilitazioni intrecciando la riconquista del contratto nazionale con le tante emergenze e criticità che stanno devastando le scuole, le università, la ricerca e l’AFAM. Il diritto al rinnovo del contratto nazionale è stato sancito dalla Corte costituzionale e il Governo non può eludere quella sentenza.
Non accettiamo ricatti e elemosine ma rivendichiamo risorse adeguate e l'eliminazione dei vincoli alla contrattazione decentrata. La legge 107 deve essere modificata radicalmente perché sono evidenti il fallimento nel migliorare la qualità della scuola pubblica, i caratteri autoritari, il tentativo di cancellare la contrattazione, la forte penalizzazione del personale ATA e dei precari inseriti nelle seconde fasce, dei TFA e della scuola dell'infanzia.
Nella legge di stabilità si confermano i tagli al personale ATA che mettono le scuole nelle condizioni di non garantire una offerta formativa di qualità.
E' necessario che le tante iniziative programmate a livello territoriale coinvolgano tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati perché a fronte di un attacco senza precedenti alle condizioni di lavoro e ai diritti costituzionali si deve rispondere allargando il fronte delle alleanze sociali.
Se non ci saranno risposte sia sul fronte contrattuale che sulle questioni che attengono i comparti della conoscenza, verrà proclamato lo sciopero di tutti i settori pubblici e della scuola.