Scuola: chiediamo un governo nazionale degli interventi. Basta autonomia differenziata
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma, 15 gennaio 2021 - Nelle scorse settimane abbiamo denunciato con forza come il caos delle aperture e delle chiusure delle scuole a seconda delle decisioni dei singoli presidenti delle Regioni sommato all’incapacità di coordinamento del governo, stia conducendo verso concrete forme di autonomia differenziata, che la FLC CGIL considera il pericolo più grave per il sistema nazionale di istruzione e, di conseguenza, per l’unità del nostro Paese.
La confusione si sta trasferendo, inevitabilmente, anche nelle aule di tribunale. Il TAR Lombardia e il TAR Emilia con specifici provvedimenti cautelari, hanno annullato le ordinanze di sospensione delle attività didattiche adottate dalle rispettive Regioni. Il TAR Sicilia e il Tar Puglia invece, hanno respinto i ricorsi contro analoghi provvedimenti delle Regioni. Nei tribunali si inizia a verificare se i provvedimenti delle Regioni siano coerenti con il perimetro delle competenze definite dalla nostra Costituzione.
La misura è colma. Il rinvio dell’apertura delle attività didattiche era e deve essere del governo nella sua collegialità senza delegare più nulla alle Regioni a causa dell’incapacità del governo stesso di decidere. Per questo chiediamo a governo e Parlamento di cancellare da subito i poteri inopinatamente attribuiti alle Regioni anche sulla scuola, dal decreto legge 33/20.
La FLC CGIL, nel proprio ruolo di garante delle migliori condizioni di esercizio del diritto allo studio e alla salute, continuerà a collaborare per la riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza, ma in mancanza di risposte credibili e in tempi brevi, metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazione consentite dalla situazione che stiamo vivendo.