Scuola, Sinopoli: inaccettabile l’arretramento sulle misure di sicurezza. Controproducente green pass “imposto” con pesanti sanzioni. No a scaricare costi e responsabilità sui lavoratori
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
“Nella scuola la copertura vaccinale del personale deve andare insieme a tutte le altre misure di protezione”, dichiara Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL a commento dell’ultimo incontro sul protocollo per la sicurezza nelle scuole col Ministero dell’Istruzione e del varo del Decreto in Consiglio dei ministri.
“Il virus si diffonde in modo sempre più veloce e in fasce d’età inferiori. Nel contesto scolastico, con 8 milioni di studenti, almeno 4 che non potranno mai essere vaccinati. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: se vogliamo difendere la scuola in presenza bisogna approntare tutti gli interventi necessari, ad iniziare dalla garanzia del distanziamento, alla riduzione del numero di alunni per classe, alla conferma dell’organico straordinario, dal nodo dei trasporti alla gestione delle quarantene. Serve investire sulla medicina scolastica, effettuare uno screening costante e garantire il tracciamento”. “Insomma - conclude il segretario generale della FLC CGIL - non basta aprire la scuola a settembre, ma serve, soprattutto, mantenerla aperta per l’intero anno scolastico”.
Infine, rincara Sinopoli, “sull’applicazione del green pass nelle scuole e nelle università non accetteremo penalizzazioni per i lavoratori e scarichi di responsabilità sui dirigenti scolastici. In ogni caso i tamponi dovranno essere gratuiti per studenti e lavoratori. Alla scuola non servono misure sanzionatorie ma un potenziamento delle scarse risorse messe in campo dal governo per affrontare la riapertura di settembre. Nella realtà il governo attuale sta investendo molto meno di quello precedente. La scuola torna ad essere una voce nella spesa corrente da ridurre anche nella pandemia. Questo è il bilancio ad oggi”, conclude il segretario Sinopoli.