Scuola: su come ritornare in presenza necessaria chiarezza da parte del Governo. Le proposte estemporanee allontanano dagli interventi indispensabili
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza.
27/11/2020
Roma, 27 novembre - La scuola per poter ritornare in presenza ha bisogno di misure chiare e tempestive: un forte coordinamento tra i soggetti istituzionali che sul territorio hanno un ruolo nella programmazione dell'offerta formativa; la condivisione dei dati sui contagi nelle scuole: ad oggi non esistono dati precisi che permettano di giustificare le scelte differenziate per ciascuna regione.
Velocità nell'effettuazione dei tamponi con una corsia preferenziale per il personale; implementazione dei servizi di medicina sul territorio; disponibilità di tutti i dispositivi di sicurezza necessari per il personale e per gli studenti; aggiornamento immediato e continuo del protocollo nazionale sottoscritto da Ministero dell'Istruzione e sindacati il 6 agosto scorso.
Il ruolo dei trasporti in questa fase rappresenta uno snodo fondamentale e sono gravi le omissioni riguardo al rafforzamento e alla costituzione di un trasporto scolastico dedicato che renda sicuro il tragitto di milioni di studenti evitando che diventi invece una delle principali cause di trasmissione del contagio.
Le eventuali rimodulazioni orarie dovranno essere affidate alle autonomie scolastiche e tenere conto dei tempi di vita e di studio degli studenti e delle studentesse, ma non potranno prescindere da un serio investimento nei trasporti.
Sono diversi i punti critici che stanno mettendo a dura prova lo sforzo che l'intera comunità scolastica sta facendo per garantire il diritto allo studio a 8 milioni di studenti e che rischiano di vanificare tutti gli sforzi fatti fin dall’estate per consentire il rientro in presenza. In questo senso anche le estemporanee e più disparate proposte (allungamento delle lezioni nelle vacanze di natale o altre trovate) non fanno altro che aggirare le vere e necessarie misure di intervento.