Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Comunicati stampa » Comunicati FLC CGIL » Università, FLC CGIL: fermare la degenerazione della formazione e la compravendita di titoli universitari per l’abilitazione all’insegnamento

Università, FLC CGIL: fermare la degenerazione della formazione e la compravendita di titoli universitari per l’abilitazione all’insegnamento

Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

02/09/2024
Decrease text size Increase  text size

“Frequenti testimonianze rilasciate agli organi di stampa e pervenute anche alla nostra organizzazione confermano il mercato dei crediti e dei titoli di studio governato da alcune università, in particolare telematiche, e da associazioni formative farlocche, con grave responsabilità di ministeri dell’Istruzione e dell’Università che non hanno saputo, o voluto, garantire un sistema di formazione iniziale per i docenti efficace e di qualità”. È quanto si legge in una nota della Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL.

“Risulta anche che vengono garantite certificazioni linguistiche o acquisizione all’estero di abilitazioni/specializzazioni alla modica cifra di 7.500 euro, bypassando selezioni in ingresso, tirocini, esami finali e - 'non occorre nemmeno compilare le crocette di un questionario online' – assicura l’operatore di una di queste università interpellata da un aspirante docente”, continua la nota.

“Una situazione vergognosa che stiamo denunciando da tempo, segnalando ai due ministri la spudorata pubblicità di un’università telematica che garantisce percorsi abilitanti online da 30 CFU per la scuola secondaria con una durata di soli 17 giorni. Ad oggi, di questa segnalazione ai ministri Valditara e Bernini, non abbiamo avuto ancora alcun riscontro”. Chiosa la FLC CGIL.

“Riteniamo necessario porre fine a questa degenerazione sempre più ampia del sistema, che colpisce la credibilità e la qualità della formazione terziaria del nostro Paese, a discapito delle università e dei soggetti formativi che garantiscono percorsi seri. Naturalmente – sottolinea il sindacato di categoria - per farlo è essenziale anche che l’università ritorni a essere adeguatamente finanziata, che si investa sul diritto allo studio, aspetti che oggi ci vedono fanalino di coda nel contesto internazionale”.

“La FLC CGIL – conclude la nota -  intende portare avanti con decisione la propria azione per contrastare il malaffare e il mercato dei crediti e dei titoli di studio, continuando a denunciare l’assenza di controlli e anche richiedendo, là dove se ne ravvisassero le condizioni, l’intervento dell’autorità giudiziaria”.