Contratto “Istruzione e Ricerca” 2019-2021, prosegue la trattativa: incontro settore Università
Il resoconto della riunione del 27 settembre sull’ordinamento professionale e i Collaboratori Esperti Linguistici.
Si è svolta il 27 settembre, la riunione di contrattazione all’ARAN su rinnovo contrattuale 2019/2021. L’ordine del giorno prevedeva la discussione sulla proposta di un nuovo ordinamento professionale e le conseguenti regole per le progressioni all’interno e tra le aree che sostituiranno le attuali categorie (PEO e PEV).
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L’ARAN nell’introduzione, oltre a illustrare l’aggiornamento della proposta sull’ordinamento (declaratorie delle aree e indennità) ha prodotto un approfondimento sulle retribuzioni dei Collaboratori Esperti Linguistici e ha descritto un’ipotesi tecnica (definita esercizio economico-finanziario), di innalzamento della retribuzione base da 17 mila euro (attuale) a 19 mila euro utilizzando parte delle risorse destinate al rinnovo contrattuale di tutti i dipendenti.
Nel nostro intervento abbiamo sostenuto queste richieste:
- la riforma degli ordinamenti, in coerenza con il lavoro svolto dalla commissione paritetica prevista dal contratto precedente, deve prevedere norme per consentire avanzamenti stipendiali all’interno delle aree con minori rigidità rispetto alle precedenti progressioni orizzontali e si devono definire percorsi semplificati, in prima applicazione, per le progressioni tra le aree (PEV);
- l criteri di valutazione per le progressioni e il loro peso devono essere differenziati in funzione dell’area (l’anzianità di servizio deve avere un peso maggiore per le categorie degli operatori e collaboratori piuttosto che per quella dei funzionari) come già previsto nell’attuale contratto;
- l’indicazione di utilizzare la scheda di valutazione annuale come elemento per le progressioni orizzontali non è coerente con la realtà dei processi di valutazione che oggi ci sono negli Atenei e pertanto va superata;
- i limiti proposti per le indennità legate agli incarichi, (sia quelli sull’esclusione di determinate aree che quelli economici proposti) rappresentano addirittura un arretramento rispetto all’attuale contratto e devono essere rimossi per produrre un avanzamento che tenga conto dell’elevato grado di professionalità sviluppatosi negli atenei;
- in difformità da quanto proposto nella bozza di lavoro dell’ARAN c’è la necessità che per l’area delle elevate professionalità permanga un sistema di progressione economica come previsto per le altre aeree e come oggi previsto per la corrispondente categoria (EP);
- Il CCNL 2019/2021 dovrà prevedere l’introduzione della figura del Tecnologo a tempo indeterminato come previsto dal DL 36/2022, figura che abbiamo fortemente voluto. Sempre in riferimento al DL 36/2022 abbiamo fatto presente che si dovrà provvedere e normare la figura del contratto di ricerca sia per l’aspetto retributivo che per gli altri aspetti del contratto di lavoro;
- per quanto riguarda la problematica relativa ai CEL abbiamo ribadito per l’ennesima volta che coerentemente con quanto discusso e concordato nell’ambito della commissione paritetica c’è una perfetta corrispondenza tra l’attività dei CEL e degli ex Lettori di madre lingua, ne consegue quindi che la retribuzione di riferimento per un impegno di 500 ore di lavoro non può che essere quella dei ricercatori a tempo definito. Le risorse necessarie per finanziare la distinta e nuova disciplina di Insegnante di madre lingua dovranno essere reperite all’interno dei bilanci degli atenei, anche utilizzando le risorse previste dall’articolo 11 della legge 117 del 2017 che residuano dalla soluzione del contenzioso degli ex Lettori, e non certo a discapito delle già esigue risorse stanziate per la generalità dei dipendenti.
La FLC per l’ennesima volta ha richiesto che le risorse aggiuntive stanziate nella legge finanziaria, i 50 milioni per la valorizzazione del personale TAB, devono essere utilizzate per finanziare istituti stabili della retribuzione. La natura di questo finanziamento che abbiamo conquistato in confronto difficile e lungo con il MUR non può che determinare un primo riavvicinamento delle retribuzioni di tutto il personale del nostro settore a quelle degli altri comparti.
Su queste sollecitazioni l’ARAN proporrà un documento per consentire il proseguimento della trattativa prima della prossima riunione che si terrà il prossimo 11 ottobre, vi terremo informati dell’evoluzione del confronto.