Il referendum è una grande prova di democrazia sindacale
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
Il referendum sul rinnovo del secondo biennio contrattuale della scuola è stato una straordinaria prova di democrazia.
Al segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima, vorrei ricordare che avevo proposto di tenere insieme la consultazione ed il voto certificato dei lavoratori. Ci è stato risposto di no con argomentazioni che rispetto ma che giudico molto deboli.
Ho più volte ribadito che il referendum non era contro le altre organizzazioni sindacali firmatarie dell'intesa ma aveva il senso, colto fino in fondo dai lavoratori, di discutere del contratto, delle condizioni materiali delle persone, delle politiche devastanti del Governo sulla scuola. La larga partecipazione al voto e l'esito finale dovrebbero essere terreno di riflessione per tutti e per quanto ci riguarda intendiamo riconquistare il contratto nazionale e il diritto alla contrattazione, notevolmente indebolito dal rinnovo del biennio, dall'accordo separato sul modello contrattuale e dagli interventi legislativi del Governo.
Allo stesso tempo riteniamo indispensabile rilanciare una forte azione di mobilitazione contro le scelte del Governo nei settori della conoscenza che determinano un netto peggioramento della qualità dell'istruzione pubblica, il licenziamento di migliaia di precari, una grande quantità di personale in esubero o in soprannumero.
Su questi obiettivi abbiamo proclamato lo sciopero dei comparti della conoscenza il 18 Marzo.
Quello che ritengo sbagliato, anche in presenza di profonde divisioni tra le organizzazioni sindacali, è il venir meno del rispetto per le opinioni e scelte assunte dalle singole sigle, non rinunciando ad esporre le proprie ragioni con il necessario vigore.
Non si dovrebbero mai utilizzare le controparti per tentare di contrastare quelle scelte, come è successo nel referendum e come qualche volta ho riscontrato in incontri, peraltro sempre inconcludenti, con il Ministro.
Da parte mia non verrà mai meno la ricerca dell'unità, ma essa andrà sempre realizzata nella massima chiarezza e coerenza delle rispettive posizioni e con la partecipazione democratica dei lavoratori.
Il referendum non è stato una parentesi ma sarà pratica ordinaria nel modo d'intendere la funzione di sindacato confederale e generale da parte della FLC.
Roma, 24 febbraio 2009