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Elezioni RSU scuola: assumersi le proprie responsabilità in modo trasparente

Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario Generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

26/09/2009
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>> Speciale elezioni RSU scuola 2009 <<

Ora lo scenario è finalmente chiaro.

Si spiega perché solo la FLC ha manifestato contro l'inserimento nel decreto legislativo "Brunetta" del comma che consente il rinvio delle elezioni RSU (era il 7 maggio); perché ad indire le elezioni RSU (era giugno 2009) è stata la sola FLC; perché hanno fatto andare a vuoto due riunioni presso l'ARAN (era luglio) per rinviare il più possibile la firma del protocollo per l'avvio delle procedure elettorali; perché il Ministro Brunetta ha pubblicato una inconsueta nota per dire che lui intende rinviare le elezioni RSU non per sua convinzione ma per esplicita richiesta delle organizzazioni sindacali ad esclusione della CGIL. Fino ad arrivare, finalmente, alle esplicite dichiarazioni di questi giorni di chi fra le organizzazioni sindacali dichiara di aver sempre sostenuto il rinvio delle RSU.

In un quadro ancora molto confuso, nel quale l'accordo separato sulle regole contrattuali si è rilevato, come aveva sostenuto la CGIL, sbagliato e pericoloso perché non garantisce la crescita delle retribuzioni, non fornisce alcuna certezza per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, determinando l'indebolimento della contrattazione nazionale e decentrata, il decreto Brunetta intende assestare un ulteriore colpo al potere contrattuale del sindacato. Peraltro, le ipotesi sugli accorpamenti dei contratti pubblici sono confuse e contraddittorie e certamente richiederanno tempi lunghissimi per la definizione dei comparti, a meno che non s'intenda sottrarli alla contrattazione e deciderli nelle segrete stanze del Ministro Brunetta.

Ma intanto non ci sono le risorse per rinnovare i contratti pubblici e non partono le trattative. Il Governo nella finanziaria prevede di riconoscere solo l'indennità di vacanza contrattuale pari a 20 euro lorde per i prossimi tre anni a meno che non si recuperino risorse dalla scudo fiscale che è il più grosso regalo fatto agli evasori di questo Paese e, peraltro, con previsioni del tutto incerte in termini di entrate.

Allora, qual è la ragione per rinviare le elezioni delle Rsu dato che, se si vogliono rinnovare i contratti, come chiedono tutte le organizzazioni sindacali, ci vogliono prioritariamente le risorse e poi sicuramente per la prossima tornata si dovrà tener conto degli attuali comparti o comunque di una fase transitoria?

Non è forse vero che c'è il tentativo di mettere in discussione le regole della rappresentanza - basta analizzare i contenuti del decreto Brunetta e il disegno di legge Aprea? Come non sospettare che il rinvio serva esattamente a questo scopo?

Anziché polemizzare si risponda a questi interrogativi!

A questo va aggiunto che, in migliaia di scuole, le RSU sono ormai decadute per sostituzioni, trasferimenti e pensionamenti. Chi contratterà in questi luoghi di lavoro, i rappresentanti eletti democraticamente dai lavoratori o solo le segreterie provinciali dei sindacati?

Chi scambia la difesa della democrazia sui posti di lavoro e la richiesta di rispetto delle regole per propaganda ha abdicato alla funzione stessa di un'organizzazione sindacale confederale.

Alla FLC non interessa prendere qualche voto in più o in meno. Vogliamo che i lavoratori possano eleggere i propri rappresentanti, che possano votare sugli accordi, che possano essere i reali protagonisti nelle scelte del sindacato, contribuendo dal basso a ricomporre l'unità sindacale.

Vorrei ricordare, inoltre, che confederalità significa farsi carico dei più deboli. Nella vertenza precariato bisogna difendere tutti ed avere chiaro che l'obiettivo deve essere la stabilizzazione e non qualche estemporaneo meccanismo come i contratti di disponibilità che non risolveranno nulla e divideranno i precari.

Noi, quindi, non saremo mai subalterni a chi vuole distruggere il sistema pubblico di istruzione e a chi vuole rompere la solidarietà tra i lavoratori, pronti a trovare le mediazioni sui tavoli di trattativa, ma anche a mettere in campo il conflitto quando non condividiamo le scelte.

Lo abbiamo fatto sempre in modo trasparente e coerente parlando la stessa lingua a Roma e nei territori, negli incontri al Ministero e nelle Piazze.

Voglio ribadire alla Cisl Scuola che non giochiamo al più uno per il semplice fatto che questo Governo, in tutti i comparti della conoscenza, ha semplicemente imposto le sue politiche perché ritiene i sindacati, tutti, degli intralci da spazzare via nell'opera di demolizione delle conquiste democratiche, sociali e civili.

La FLC Cgil fa "propaganda" solo dei valori per i quali si è sempre battuta. Continuerà a farlo insieme alle tante lavoratrici e lavoratori che, come noi, non si rassegnano.

Le elezioni delle RSU sono, quindi, un debito d'onore nei confronti dei lavoratori e l'identico atto di responsabilità lo chiediamo alle altre organizzazioni sindacali.

Roma, 26 settembre 2009