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Esami di Stato: definiti i compensi

Con la nota 6299 del 15 giugno, il Ministero - ad appena quattro giorno dal'inizio degli esami di stato - definisce i compensi per le Commissioni degli esami di maturità per l'a.s. 2006-2007

18/06/2007
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Di fatto, a quattro giorni dall’inizio degli esami di stato della scuola secondaria superiore il Ministero ha definito i compensi per le commissioni d’esame . La cosa è stata fatta senza nessun ulteriore incontro con le parti sindacali: l’ultimo incontro risale ad un mese fa e, oltre alla non precisazione definitiva dei compensi, lasciava aperte numerose questioni che restano tuttora da definire.
D’altra parte la stessa nota di accompagnamento del Ministero parla di determinazione dei compensi “nelle more del perfezionamento del provvedimento”.

Le cifre vengono erogate in due quote una correlata alla funzione, e soggetta a trattenute fiscali, e una correlata alla trasferta, che non dovrebbe essere soggetta. Si è in qualche modo aggirato perciò il testo normativo che parlava di compensi in soluzione unica, il che avrebbe comportato una diminuzione dei compensi netti, rispetto a quelli erogati negli anni precedenti.

Le cifre lorde sono più alte di quelle dello scorso anno per i commissarie esterni (dai 128 ai 159 euro in più) e per i presidenti (dai 28 ai 49 euro), quasi identiche per i commissari interni. Sono leggermente più alte anche di quelle prospettate nell’ultimo incontro (si va da un minimo di 9 euro in più per i commissari interni a un massimo di 52 euro per i presidenti “ a lunga distanza”).

Praticamente inalterati i compensi (e i limiti dei compensi) per gli esami preliminari, che gli insegnanti hanno già svolto senza sapere quanto sarebbero stati retribuiti.
Si ricorda che tutta la materia è ancora oggetto di confronto e non di contrattazione, anche se la legge di riforma (la Legge n.1 del gennaio 2007) ha previsto che passi a contrattazione col prossimo contratto.

Roma, 18 giugno 2007

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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