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L’emendamento sui precari della Pubblica Amministrazione va nella direzione giusta, necessario completarlo con risorse adeguate

Finalmente una norma coerente con le nostre richieste

06/11/2007
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La Commissione bilancio del Senato ha approvato nei giorni scorsi un emendamento al disegno di legge sulla finanziaria che risponde alle nostre rivendicazioni e agli accordi sottoscritti nei mesi scorsi.

La norma conferma i requisiti previsti dal comma 519 della legge finanziaria 2007, posticipandone però il termine al 28 settembre 2008 ma soprattutto estende le stabilizzazioni ai collaboratori coordinati e continuativi che abbiano prestato attività lavorativa per almeno 3 anni. Si fa riferimento a tutte le amministrazioni dello stato comprese le università, superando definitivamente le ambiguità della finanziaria 2007.

Inoltre, finalmente, rende operativa la norma della finanziaria 2007 circa la stabilizzazione dei precari a prescindere dalla tipologia contrattuale, attraverso la definizione di piani pluriennali nei quali si devono definire i requisiti professionali e le caratteristiche delle prove selettive (qualora non fossero state effettuate). Questo significa che anche gli assegnisti di ricerca e le altre tipologie che operano nelle università e negli enti di ricerca rientrerebbero nel processo di stabilizzazione.

Il limite principale è rappresentato dalla esiguità delle risorse che ammontano a 20 milioni di Euro e alla mancata previsione della proroga automatica. E’ evidente che le risorse devono essere ben altre e che anche i lavoratori parasubordinati devono godere degli stessi diritti degli altri precari con contratto a tempo determinato.

Sconcertante che nel dibattito al Senato si strumentalizzi anche un argomento come quello del precariato come dichiarato dal Segretario generale della FLC Cgil.

Roma, 6 novembre 2007