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Bozze regolamenti attuativi: il Miur peggiora sé stesso

Le bozze ufficiali smentiscono anche gli impegni presi a Palazzo Chigi e rendono evidente la pesante riduzione degli organici, unico obiettivo di questo Governo.

23/12/2008
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Il Miur ha reso pubbliche nella giornata di ieri le due bozze di regolamenti licenziati dal Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2008 relative, rispettivamente, alla riorganizzazione della rete scolastica e alla revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.

Come già affermato ieri, da una prima lettura dei documenti, emergono alcune disposizioni peggiorative rispetto alle bozze in nostro possesso e altre palesemente in contraddizione con gli impegni assunti dal governo nell' del 11 dicembre 2008.incontro di Palazzo Chigi

  • Infatti, per quanto riguarda ad esempio, i limiti massimi degli alunni per classe si stabilisce che nell'anno scolastico 2009/2010 rimarranno confermati gli attuali parametri" per le istituzioni scolastiche individuate in un apposito piano generale di riqualificazione dell'edilizia scolastica adottato dal MIUR d'intesa con il MEF". Questo ci fa comprendere che viene meno "il congelamento" tali limiti per tutte le istituzioni scolastiche, indistintamente previsto dalla lettera f) del verbale.

  • L'estensione del tempo pieno nella scuola primaria e del tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado viene subordinata "ad una verifica preventiva da parte del MIUR di concerto con il MEF della sussistenza di economie aggiuntive realizzate per effetto degli interventi definiti con il regolamento concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del primo ciclo dell'istruzione". Vengono quindi cancellate le disposizioni che prevedevano l'utilizzo delle maggiori disponibilità di orario rispetto alle 40 ore del modello di tempo pieno per una maggiore diffusione del tempo pieno medesimo.

  • Si conferma soppressione delle ore di compresenza in tutte le classi dalla prima alla quinta, comprese quelle a tempo pieno.

  • Si ribadisce che il modello organizzativo nella scuola primaria è quello dell'insegnante unico, cancellando i riferimenti all'insegnante prevalente, presenti nelle precedenti bozze.

  • Si chiarisce che la scelta delle famiglie sarà possibile solo tra le 24 e le 27 ore, in quanto la richiesta delle 30 ore sarà soddisfatta "nei limiti delle risorse dell'organico assegnato". E come saranno assegnate le risorse? Il testo ci chiarisce anche questo qualche comma più avanti. Per le classi prime la dotazione organica sarà determinata sulla base delle 27 ore settimanali!

Questa ultima versione dei testi regolamentari rende evidente e palese quanto da noi denunciato in questi mesi e, da ultimo, anche all'indomani dell'incontro dell'11 dicembre, in relazione all'impoverimento delle risorse della scuola e all'accanimento ideologico nei confronti del modelli organizzativi, modulo e tempo pieno nella scuola primaria.
È chiaro inoltre che le parole spese dal Ministro e dal Presidente del Consiglio sull'estensione del tempo pieno (aumenterà del 50%!!) e sulla possibilità di scelta delle famiglie trovano il limite invalicabile della riduzione degli organici e i tagli previsti nella legge 133/2008 (per il solo 2009/2010 il taglio ammonterà ad 1 miliardo di euro).
Inoltre appare oltremodo imbarazzante che il Governo smentisca sé stesso a distanza di poco più di due settimane rispetto agli impegni unilateralmente assunti nell'incontro dell'11 dicembre 2008.

Nei prossimi giorni pubblicheremo una scheda dettagliata di commento sulle bozze di regolamento.

Roma, 23 dicembre 2008

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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