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Francia: liceali di nuovo in piazza
Anche in Francia riforma delle secondarie rinviata. Ma il rinvio non calma gli studenti.
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Sarà una coincidenza ma anche il Ministero dell’Educazione francese ha deciso di rinviare di un anno la sua riforma dei licei. La proposta, che sostanzialmente trasforma i tre anni terminali della secondaria in un percorso a moduli anziché con indirizzi e classi, aveva avuto accoglienze diverse presso i tre principali sindacati della scuola (Snes-Fsu, Sgen_Cfdte Se-Unsa), ma tutti e tre avevano chiesto il rinvio di un anno per preparare il mondo della scuola a questa radicale trasformazione, evitando che potesse essere accolta solo come un pretesto per ridurre gli orari scolastici ( da 30 settimanali a 27) e di conseguenza gli organici.
La cosa però non sembra aver convinto gli studenti i quali sono scesi in piazza numerosi di nuovo martedì scorso, 16 dicembre. La protesta è forte soprattutto nell’ovest della Francia: a Bordeaux (8.000 dimostranti), a Rennes (6.000), a Le Mans, a Bayonne e in tutte le principali città della Bretagna. A Parigi i dimostranti erano invece poche migliaia, ma lì il movimento ha preso la forma dell’occupazione dei licei: nell’Ile de France si sono registrati incidenti davanti ad alcune scuole e scontri con le autorità scolastiche.
La Federazione dei Liceali Fidl, vicina a Sos Racisme, è la principale animatrice del movimento: quella del Governo è solo una ritirata strategica, dicono i suoi dirigenti. Il Ministro dell’Educazione Darcos dal canto suo spergiura di non voler fare la riforma senza i giovani e Sarkozy stesso è sceso in campo parlando di “ascolto” e “concertazione”.
Intanto per giovedì 18 dicembre la Fidl e il sindacato studentesco Unl hanno indetto un’altra giornata di manifestazioni.
Roma, 17 dicembre 2008