Sequenza estero addio?
Nel CCNL 2008/2009 relativo al secondo biennio economico non v’è nessun cenno sulle code contrattuali ancora aperte. Per la FLC Cgil la mancata definizione delle sequenze è un motivo in più per dire no all’accordo. Un ragione in più per votare no al referendum sull’accordo promosso dalla nostra organizzazione.
Come è noto Il 23 gennaio u.s., dopo il parere favorevole espresso dal comitato di settore e la certificazione positiva da parte della Corte dei Conti, è stato sottoscritto, dall’Aran e dalle OO.SS. di Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda/Unams, in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al comparto scuola per il secondo biennio economico 2008/2009.
E’ altrettanto noto che la FLC Cgil non ha firmato né l’ipotesi di accordo né il testo finale per motivi che sono riassunti sinteticamente nella “ Dichiarazione a verbale” depositata lo stesso 22 gennaio dove si ricorda che la FLC Cgil ha promosso la consultazione refendaria delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola sul CCNL 2008/2009 della scuola rinviando all’esito del referendum la propria decisione finale.
Il no della FLC Cgil è chiaro: nell’accordo sul secondo biennio economico non vengono adeguati gli stipendi all’inflazione reale, viene ridotto il fondo di istituto, non vengono rispettati gli impegni assunti dal precedente contratto su personale precario, personale Ata transitato dagli enti locali e inquadramento dei DSGA, non vengono chiuse le sequenze contrattuali relative al personale all’estero, all’educazione degli adulti, ai compensi relativi alle ore eccedenti l’insegnamento e le aree a rischio.
Non v’è dubbio che la mancata definizione delle sequenze contrattuali ci consegna un contratto monco anche sulla parte normativa con il fondato rischio che la discussione su quei temi venga rinviata al prossimo futuro ovvero alla prossima stagione contrattuale che si annuncia già complessa in sé per via “dell’accordo separato” sul modello contrattuale contrattazione sottoscritto, lo scorso 22 gennaio, da Governo/Padronato/Cisl-Uil-Ugl e non dalla CGIL.
In particolare la mancata definizione della sequenza estero e degli impegni assunti con il CCNL 2006/2009 rappresenta per la FLC Cgil l’assenza della volontà di andare ad una definizione di una normativa più chiara e più cogente per il personale in servizio all’estero che rimuovesse le discrasie presenti nel testo contrattuale nella direzione di quanto concordato con l’Aran all’art. 126 del CCNL2006/2009.
Gli impegni riassunti in questo articolo vanno mantenuti e devono essere definitivamente resi esigibili attraverso appunto la relativa sequenza contrattuale proprio per superare quelle contraddizioni e quelle discrasie presenti nell’attuale testo.
Oltre alla dichiarazione a verbale la FLC Cgil nei prossimi giorni reitererà la richiesta all’Aran di apertura immediata delle sequenze contrattuali con particolare riferimento a quella relativa al personale della scuola in servizio all’estero.
Roma, 30 gennaio 2009