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Le novità sui licei

Nuove bozze dei regolamenti: 12 licei invece di 6, ci sono anche lo scientifico-tecnologico e l’economico-sociale. Gestione paritetica con esperti aziendali. Nessuna area comune nel biennio: il sistema resta non unitario e fortemente asimmetrico.

04/06/2009
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Oggi pomeriggio, 4 giugno, avrà luogo l’incontro tra Ministero e OO.SS. su futuri licei. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dei regolamenti di istituti tecnici e professionali, ora tocca a quelli dei licei, “rimasti momentaneamente indietro” rispetto ai tempi di approvazione.
Lunedì prossimo è previsto anche un incontro sulle nuove classi di concorso, tema su cui non è mai avvenuto un confronto con il Ministero.
In previsione dell’incontro odierno ci è stato recapitato un nuovo schema relativo a regolamento, piani orari, confluenze, profilo dello studente ecc. L’impianto complessivo non si discosta molto da quanto già detto in merito nelle note precedenti, a cui comunque rimandiamo. Vi sono però alcune significative novità, che elenchiamo qui di seguito.

Orario dei bienni

L'orario dei bienni di tutti i licei (tranne gli artistici e i musicali) viene abbassato a 27 ore settimanali contro le trenta previste fin dall'inizio. Solo il liceo classico compensa nel triennio questa riduzione di orario arrivando a 31 ore settimanali. La riduzione di orario comporta, come minimo, una ulteriore perdita di organico del 2% nel liceo classico e di perdite superiori fino all'8% nelle altre sezioni. La cosa si riflette anche sul carattere non unitario e non simmetrico del sistema aumentando le differenze tra liceo classico e altri licei da una parte e tra licei e istituti tecnici e professionali dall'altra.

Liceo scientifico-tecnologico

Come già anticipato a seguito dell’incontro su tecnici e professionali viene previsto un percorsi liceale di tipo scientifico-tecnologico. Esso si configura non come una sezione o un indirizzo ma come una opzione, da attivarsi senza oneri ulteriori per lo Stato, formulazione tutta da esplorare, che sembra rimandare allo status quo di questa sperimentazione che passerebbe dunque in ordinamento.
Il modello orario prevede rispetto allo scientifico la scomparsa del latino e l’introduzione di discipline tecnico-scientifiche come informatica, chimica e tecnologia nonché il rafforzamento orario di biologia.
E’ una scelta questa, che in qualche modo rimette in pista il liceo scientifico-tecnologico, che la FLC Cgil, unitamente a numerose sperimentazioni scientifico-tecnologiche, aveva sostenuto e caldeggiato e che aveva visto il mese scorso anche un’iniziativa dell’ufficio facente capo all’ex-ministro Berlinguer per un “liceo scientifico scientifico”. Ma non è escluso che alla scelta abbia contribuito anche la scelta di rimettere in qualche modo in pista il liceo tecnologico della Moratti.
Resta ora da vedere l’attuazione del percorso: il testo, come dicevamo, lo riferisce ad una opzione da attivarsi nei licei scientifici, ma sappiamo che i due terzi delle sperimentazioni scientifico-tecnologiche attuali è negli istituti tecnici e un’altra parte cospicua negli ex-magistrali.

Liceo economico-sociale

Una novità assoluta è l’introduzione a fianco del liceo delle scienze umane di una opzione economico-sociale, con le stesse caratteristiche istitutive e con le stesse cautele più sopra evidenziate per il liceo scientifico-tecnologico. Le quali saranno oggetto nell’incontro di oggi delle stesse richieste di chiarimento.
Il modello orario anche qui prevede, al posto di latino, discipline quali diritto e economia e un rafforzamento delle discipline afferenti all’area delle scienze sociali rispetto a quelle afferenti all’area psico-pedagogica.
Anche in questo caso la scelta sembra far tesoro delle critiche che come FLC avevamo rivolto al percorso di scienze sociali, troppo simile a nostro avviso al profilo pedagogico del vecchio istituto magistrale. Naturalmente fa tesoro anche della mobilitazione che le sperimentazioni dei licei scienze sociali avevano messo in campo. Ma anche in questo caso, almeno nella denominazione che al sociale associa l’economico (alla francese!), non è eslcuso che si possa ritrovare una traccia del liceo economico della Moratti.

Liceo classico

Scompare dalla caratterizzazione del liceo classico la formulazione che solo per questo e non per gli altri licei e istituti faceva riferimento alla spendibilità del diploma in tutte le facoltà universitarie. Si tratta anche in questo caso di una richiesta più volte avanzata dalla FLC, che leggeva in quella formulazione il rischio di un ritorno a prima della liberalizzazione degli accessi universitari e, soprattutto, della parificazione dei titoli superiori del 1970.

Liceo musicale-coreutico

E’ prevista l’attivazione in prima battute di 40 sezioni di liceo musicale e di 10 di liceo coreutico. Eventuali altre sezioni potranno essere attivate di concerto col Ministero dell’economia e delle finanze. Ma l’attivazione è subordinata alla esistenza di risorse assicurate attraverso convenzioni con i conservatori e con l’Accademia di danza (o altre istituzioni accreditate), l’esistenza di risorse finanziarie o umane, ivi compresi docenti di educazione musicale con specializzazione nella classe A077 nei limiti delle dotazioni organiche regionale.
Siamo di fronte a una serie di vincoli poco chiari ma sicuramente ristretti, sia sul fronte dei numeri (40 + 10), che dell’autonomia delle nuove istituzioni, le quali, come si può desumere dal testo, sono ancora molto vincolate a conservatori e accademie.

La flessibilità

La flessibilità didattica, concepita, come abbiamo già più volte segnalato, come flessibilità curricolare, originariamente limitata per i licei (a differenza di tecnici e professionali) al 20% comprensivo delle competenze regionali, viene alzata al 30% nelle terze e nelle quarte, per poi tornare al 20% nelle quinte.
Il percorso quindi si configura anche in questo caso come un 2 + 2 + 1 , con rispettivamente 20%, 30%, 20% di flessibilità.

L’organizzazione didattica e la gestione.

Anche per licei come per gli istituti tecnici e professionali si prevede l’organizzazione della didattica per dipartimenti disciplinari che fanno capo a un comitato scientifico ( la parola tecnico qui è scomparsa, quasi non si addicesse ai licei!!!!). Quest’ultimo si configura come paritetico tra soggetti interni e soggetti esterni, questi ultimi individuati in esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, dell’università e dell’AFAM con funzioni “consultive e di proposta” in merito agli spazi di “autonomia e flessibilità”.
In merito la FLC Cgil mantiene ed estende tutte le critiche del caso già espresse per gli istituti tecnici e professionali.

Unitarietà e simmetricità del sistema

Bisognerebbe dire disunitarietà e asimmetricità. Infatti i nuovi licei, come avevamo già denunciato in precedenza, avevano fin dalla prima stesura e conservano tuttora nell’articolazione disciplinare e oraria forti elementi di scoordinamento tra loro e con i percorsi tecnici e professionali . Anzi lo scoordinamento con l’introduzione delle nuove opzioni è persino aumentato, a partire dal fatto che a questo punto i percorsi liceali sono di fatto 12 contro i 6 ufficializzati (2 licei monopercorso, 4 opzioni tra scientifico e scienze umane, 2 sezioni nel musicale-coreutico, 3 indirizzi di cui uno di fatto diviso in 2 opzioni nell’artistico).
In questi 12 licei non si trovano aree comuni per discipline ed orario, tanto meno nel biennio iniziale.
Se rispetto ai primi piani orari scompaiono alcune asimmetrie disciplinari dovute a discipline calderone uniche (storia e filosofia, matematica e fisica in alcune sezioni) ne compaiono però di nuove (storia e geografia materia unica con voto unico ma non ovunque), mentre persiste un insegnamento non coordinato tra biennio iniziale e triennio terminale dell’insegnamento delle scienze naturali, al quale si aggiungono anche differenze di denominazione (scienze naturali, scienze della terra, biologia).

Roma, 4 giugno 2009

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