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Ricerca è futuro. Quali politiche per uscire dalla crisi

Il 19 novembre 2009 l'iniziativa organizzata dalla FLC insieme con la CGIL.

03/11/2009
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Il nostro Paese è afflitto da criticità che vanno ben oltre l’attuale fase recessiva.

Il basso potenziale di crescita dell’economia, aggravato dalla crisi globale, affonda le proprie radici nel declino produttivo dell’ultimo decennio, caratterizzato da perdita di produttività, ristagno dei redditi e aumento del divario competitivo con gli altri Paesi industrializzati.

È fondamentale aggredire alla radice le cause del declino, legate alle anomale peculiarità del tessuto produttivo, poco incline a investire in ricerca e innovazione.

Per tali ragioni, gli effetti della crisi rischiano di essere particolarmente pesanti, soprattutto per ciò che riguarda le ricadute sui livelli occupazionali.

Il governo della crisi deve quindi associare alle necessarie misure di sostegno all’occupazione l’adozione di una progettualità di medio-lungo periodo che sostenga il Paese verso una nuova capacità di presidiare settori produttivi a elevata intensità di conoscenza.

Rispetto a tali ineludibili obiettivi, ricerca e innovazione possono e devono assumere una funzione centrale.

In una fase cruciale in cui le scelte politiche incideranno in modo significativo sulle prospettive di sviluppo del Paese, riteniamo importante avviare una fase di approfondimento che, da subito, veda il coinvolgimento di alcuni dei principali soggetti interessati.

Pertanto, con la CGIL abbiamo organizzato un’iniziativa pubblica dal titolo «Ricerca è futuro. Quali politiche per uscire dalla crisi», che si terrà nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore di Sanità in viale Regina Elena, 299 – Roma, il 19 novembre 2009 dalle ore 9.30 alle ore 14.30.

I lavori saranno aperti da Domenico Pantaleo, Segretario Generale della FLC Cgil e conclusi da Susanna Camusso, Segretaria Confederale della Cgil.

Roma, 3 novembre 2009