Libri di testo: ennesima circolare per affermare l’ovvio
Il Ministro Gelmini non si rassegna ed anche quando perde prova a sostenere il contrario. Il Consiglio di Stato respinge la sua richiesta di sospensiva ma lei afferma che è tutto coerente con le sue circolari.
Ennesima puntata della storia infinita dell'adozione dei libri di testo: nonostante il Consiglio di Stato abbia respinto la sua richiesta di sospensiva della sentenza del Tar del Lazio del luglio scorso sui libri di testo, il Ministro Gelmini prende carta e penna ed emana, fuori tempo, la circolare n. 80 del 15 settembre, data in cui le scuole sono alle prese con ben altri problemi, conseguenti ai tagli di organico, all’avvio dei nuovi regolamenti nel primo ciclo e al licenziamento dei precari.
In essa si afferma che la circolare n. 16/2009 (quella impugnata dal gruppo di docenti milanesi, sostenuti dalla FLC territoriale e su cui il TAR Lazio aveva accolto le ragioni dei ricorrenti) va interpretata secondo il dispositivo di quelle sentenze e ricorda che il semplice avvicendamento dei docenti non è elemento sufficiente a superare il vincolo temporale stabilito per le adozioni.
Ciò è esattamente quanto accade da sempre nella scuola italiana!
La scuola reale ringrazia per tanta cura ed ostinazione: noi non avevamo dubbi. Le circolari non possono contraddire le leggi e la legge n. 169/08 stabilisce una scadenza quinquennale per l’adozione dei libri di testo per la scuola primaria e sessennale per la secondaria, fatte salvo “specifiche e motivate esigenze”.
Ora anche il Ministro lo sa e lo conferma in una apposita circolare, in cui tenta ostinatamente di darsi ragione, affermando che così era nella circolare n. 16/09, anche se non era esattamente scritto così.
Roma, 22 settembre 2009