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Programma annuale 2010. La voce delle scuole

"Finanziamenti certi e regole trasparenti": il punto di ascolto on line con prese di posizione e iniziative per dare voce alle scuole sul tema delle sofferenze finanziare.

13/07/2010
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La nota sulla formazione dei bilanci delle scuole diffusa dal Miur il 22 dicembre scorso (con data 14 dicembre) sta suscitando non solo le proteste e le critiche degli addetti ai lavori (Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi) che la ritengono problematica su molti punti ma sta coinvolgendo anche gli Enti locali, e i Consigli di Istituto preoccupati delle conseguenze che i tagli alle scuole operati attraverso l’impoverimento dei bilanci si riversino sulle famiglie e sulle amministrazioni locali.

In questo spazio iniziamo la pubblicazione dei documenti che, tramite il punto di ascolto on line (scrivere a programmaannuale2010@flcgil.it), ci stanno inviando gli addetti ai lavori, ma non solo loro.

Da questi emergono le problematicità derivanti dall’applicazione tout court della nota del 14 dicembre 2009 con riferimento al diritto allo studio e all’attuazione dei piani dell’offerta formativa.

Stiamo ricevendo numerosi contribuiti anche dei singoli che arricchiscono la nostra elaborazione ai fini del confronto con il Miur che si terrà la prossima settimana.

Roma, 23 febbraio 2010
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Indice delle prese di posizione e delle iniziative

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Documento Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi FLC Cgil Piemonte

I Dirigenti Scolastici e i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi della FLCGIL del Piemonte intendono esprimere, con il presente documento, un forte impegno comune a difesa della scuola pubblica e della sua autonomia.

La nota ministeriale prot. n. 9537 del 14/12/2009, con la quale vengono fornite le indicazioni per la predisposizione del Programma Annuale, è ambigua, in molti casi tecnicamente inapplicabile e spesso in contraddizione con altre fonti normative gerarchicamente superiori.

Non viene mai citato il Decreto Interministeriale n. 44 del 2001; la "dotazione finanziaria d'istituto" (prevista dall'art. 1 comma 2 del citato decreto interministeriale) diventa "risorsa finanziaria su cui la scuola può fare affidamento", è diversa da scuola a scuola e non vengono esplicitati i criteri utilizzati per la sua determinazione.

Non viene in alcun modo applicato il Decreto Ministeriale n. 21/2007. Il decreto in questione prevede, infatti, che i fondi per il funzionamento e per le supplenze vengano assegnati alle scuole sulla base di criteri e parametri certi e trasparenti. La circolare li attribuisce, invece, "per differenza" (?), detraendo dalla risorsa finanziaria assegnata i fondi per il miglioramento dell'offerta formativa, i fondi per i contratti di fornitura dei servizi di pulizia e sorveglianza e quelli per gli esami di stato.

Il Ministero contraddice se stesso in materia di supplenze; con la nota prot. 14991 del 6/10/2009, infatti, invitava i Dirigenti a coprire sempre le assenze del personale per garantire il diritto allo studio, poiché ritenuto priorità della scuola pubblica, ora prevede che:

  • ulteriori entrate per coprire le spese per supplenze brevi debbano avere carattere di "eccezionalità".

  • lega la possibilità di ottenere ulteriori fondi per coprire la spesa sostenuta al superamento o meno del " tasso di assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola" (parametro generico e attualmente non quantificato) e alla verifica dell'effettiva inderogabilità dell'ulteriore fabbisogno.

La spesa per i contratti di fornitura dei servizi di pulizia viene ridotta del 25% con conseguenze molto gravi sulla qualità del servizio, sulla riorganizzazione del lavoro ausiliario e sui carichi di lavoro dei collaboratori scolastici; la norma con la quale s'impone la riduzione della spesa è quasi centenaria (questo di per sé non è un problema, visto che siamo i primi a sostenere, a differenza di altri, l'attualità e la modernità della nostra costituzione troppo spesso accusata di essere vecchia e superata), e viene utilizzata in modo strumentale: l'art 11 del Regio decreto n. 2440 del 18 novembre 1923 prevede, infatti, che la spesa di un contratto possa essere ridotta se viene meno, almeno in parte, il presupposto stesso del contratto in essere (nel nostro caso, ad esempio, chiusura di un plesso, diminuzione delle classi ecc…).

Il Ministero ci invita a utilizzare l'avanzo di amministrazione corrispondente al fondo di cassa al netto dei residui passivi per far fronte a eventuali "deficienze di competenza" (?), in poche parole far pagare alle famiglie le spese per le supplenze e per il normale funzionamento della scuola.

Il Ministero definisce opportuno inserire nell'aggregato Z (disponibilità finanziaria da programmare) i residui attivi maturati nei confronti del Ministero. Opportuno per chi? In tal modo:

  • si potrebbe determinare un disavanzo di amministrazione (non previsto dalle attuali norme contabili che regolano i bilanci delle scuole);

  • si determinerebbe un paradosso: tutte le scuole che, negli anni passati, hanno fatto anticipi di cassa per far fronte alle spese obbligatorie di personale finirebbero per pagare con fondi propri ciò che è di competenza del ministero. Si arriverebbe alla radiazione dei residui attivi di provenienza ministeriale senza aver coinvolto le scuole e condiviso un percorso, aggravando pesantemente le già precarie situazioni economiche delle istituzioni scolastiche.

È in atto un tentativo, nemmeno troppo velato, di "privatizzazione" della scuola pubblica spostando su altri enti e sulle famiglie le spese per il funzionamento, per le supplenze e per tutti gli impegni finanziari di competenza dell'amministrazione: in buona sostanza se si vuole una scuola di qualità, o meglio se si vuole una scuola, bisogna pagarsela.

Il Ministero, per nascondere o minimizzare le gravi sofferenze finanziarie in cui versano le scuole statali per i mancati accreditamenti dei finanziamenti dovuti, forza il regolamento contabile e si muove verso una gestione di cassa.

Va fermamente respinta la logica, iniziata nel 2009 con l'assegnazione dei fondi per il funzionamento alle sole scuole in "sofferenza economica" (?) e proseguita quest'anno con la nota ministeriale 9537, di assegnare i fondi ministeriali alle scuole in conformità a bisogni strettamente finanziari e non come diritto riconosciuto dalla costituzione e da norme tuttora vigenti.

La scuola deve poter contare su risorse certe, adeguate, attribuite con trasparenza, comunicate e assegnate in tempi utili per la redazione e l'attuazione dei piani dell'offerta formativa.

La scuola pubblica non va salvata dal fallimento, assegnando ogni tanto pochi spiccioli, a chi ne ha più bisogno, va invece messa in condizione di svolgere il fondamentale compito cui è chiamata.

Torino, 19 febbraio 2010

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Comunicato presidenti consiglio di circolo di Piacenza

Comune di Piacenza
Assessore al futuro: infanzia, adolescenza,scuola, formazione e politiche giovanili

Piacenza 16 febbraio 2010

Oggetto: comunicato dell’Assessore “al Futuro” del Comune di Piacenza e dei Presidenti dei Consigli di Circolo e di Istituto delle scuole primarie e secondarie di primo grado in merito alla situazione finanziaria delle proprie scuole

I Presidenti dei Consigli di Circolo e di Istituto delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Piacenza si sono riuniti su invito dell’Assessore del Comune di Piacenza per analizzare la situazione relativa ai bilanci e ai finanziamenti delle scuole.

Sulla base della discussione si sono assunti l’impegno, in accordo e con la partecipazione dell’Assessore, di continuare gli incontri per definire tutte le iniziative volte a coinvolgere i genitori e la cittadinanza su tali tematiche.

Hanno, inoltre, condiviso la stesura del seguente documento, che sarà portato all’attenzione dei rispettivi consigli per l’approvazione, destinato ad essere inoltrato agli organismi Ministeriali.

Documento:

I Presidenti dei Consigli di Circolo e di Istituto delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Piacenza si sono riuniti su invito dell’Assessore del Comune di Piacenza per analizzare la situazione relativa ai bilanci e ai finanziamenti delle scuole

La situazione delle scuole piacentine è grave e preoccupante.

I firmatari di questa lettera hanno l’incarico di approvare i bilanci delle proprie istituzioni scolastiche e possono verificare quali siano le ripercussioni sul funzionamento delle relative scuole conseguenti alle decisioni che il Ministero ha assunto.

Tali pronunciamenti minano alla base l’effettivo godimento, da parte dei nostri figli, di un diritto quale è quello allo studio.

Apprendiamo che le risorse economiche destinate alla scuola, da parte del Ministero, nel 2010 sono state ulteriormente ridotte (227 totali di cui 129 milioni di euro sul personale e 98 sul funzionamento) rispetto a quelle previste per il 2009, già soggette a tagli; se si aggiunge il fatto che le scuole piacentine vantano crediti per circa 6 milioni di euro (il dato è riferito alla Provincia di Piacenza), si può ben capire quale sia la natura della nostra seria preoccupazione.

Ma non solo, si apprende che viene data indicazione ai Dirigenti Scolastici di non considerare completamente tali crediti nella stesura dei propri bilanci, violando di fatto ogni norma per la regolare stesura degli stessi.

I Dirigenti Scolastici, sulla base dei fondi destinati alle scuole, avranno la possibilità di coprire solo in parte le supplenze e saranno nella necessità di aumentare ulteriormente i crediti nei confronti del Ministero.

Riteniamo questa situazione insostenibile e rivendichiamo, per i nostri figli, il diritto ad avere una scuola di qualità, pubblica nel significato più autentico del termine, dove il diritto allo studio sia garantito a tutte le fasce di popolazione, con l’assicurazione di un docente di riferimento e la garanzia di un supplente ove sia necessario, che possa avere risorse sufficienti per le spese di funzionamento senza dover contare, come accade ora, solo sui contributi dell’Amministrazione Comunale e su quelli volontari dei genitori stessi.

Per quanto riguarda la scuola piacentina, molto è stato fatto in termini di razionalizzazione del sistema e tagli lineari come quelli prospettati avrebbero l’unico risultato di mettere in ginocchio le scuole della nostra città.

Rivendichiamo quindi che siano garantiti tutti i contributi necessari per il corretto funzionamento delle scuole e la restituzione dei crediti da loro vantati. Esortiamo, inoltre il Ministero a destinare maggiori risorse alla scuola affinché questa possa accompagnare degnamente i nostri figli nel processo di apprendimento per il quale è stata chiamata.

Assessore “al Futuro”

Presidenti 2°, 3°, 4°, 5°, 7° circolo; medie: “Calvino”, “Faustini-Frank-Nicolini”, “Dante-Carducci”

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Documento dei Dirigenti scolastici del 1° ciclo di istruzione del Comune di Perugia

Al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Al Ministero dell'Economia e delle Finanze
Al Capo Dipartimento per l'Istruzione
Al Capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione
delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Direttore Generale per la politica finanziaria e per il bilancio
Al Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Umbria
Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale
Al Sindaco del Comune di Perugia
Al Presidente della Regione Umbria
Al Presidente della Provincia di Perugia
Alla Consulta dei Dirigenti Scolastici dell'Umbria
Alle Organizzazioni Sindacali comparto scuola

Oggetto: Programma annuale E.F. 2010

I Dirigenti Scolastici
del 1° ciclo di istruzione del Comune di Perugia preso atto della nota prot. n. 9537 del 14 dicembre 2009, avente per oggetto " Indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l'anno 2010", evidenziano quanto segue:

  • La nota con cui il M.I.U.R. ha comunicato ad ogni scuola la risorsa finanziaria su cui può fare affidamento è arrivata ben oltre il 15 dicembre, termine entro il quale i Consigli di Circolo/Istituto, devono approvare il programma annuale per l'anno successivo, secondo quanto previsto dal D.I. n. 44/01, art, 2, comma 3 e molto oltre il termine del 31 ottobre, fissato dal medesimo Decreto per la proposta al Consiglio da parte della Giunta esecutiva, del documento predisposto dal dirigente scolastico;

  • La risorsa finanziaria comprende:

  • 8/12 del finanziamento destinato al Contratto collettivo integrativo d'Istituto per l'a.s. 2009/2010;

  • Il finanziamento dei contratti di fornitura dei servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie (c.d. ex appalti storici), la cui spesa deve essere prevista nella misura massima del 75% del corrispettivo pattuito nel contratto in essere;

  • il finanziamento finalizzato alle commissioni per gli esami di Stato;

  • Il finanziamento per le supplenze brevi;

  • Il finanziamento per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

  • La nota indica chiaramente l'importo specifico per il finanziamento relativo al contratto integrativo d'Istituto e il modo in cui è stato calcolato il finanziamento per le commissioni degli esami di Stato; il finanziamento per le supplenze brevi e il funzionamento delle istituzioni scolastiche deve essere calcolato "per differenza";

  • viene disatteso il disposto del D.M. n. 21 del 1 marzo 2007, il quale prevede che, a decorrere dal 2007, si stabiliscano parametri nazionali certi per la determinazione della dotazione finanziaria da assegnare alle scuole;

  • l'indicazione di applicare l'avanzo di amministrazione nell'entità pari al fondo di cassa al netto dei residui passivi, per far fronte ad eventuali deficienze di competenza e di collocare nell'aggregato " Z – disponibilità da programmare" l'intero ammontare dell'avanzo di amministrazione determinato da residui attivi, manderà in grave disavanzo i molti Istituti che, per coprire le spese relative alle assenze del personale, hanno già fatto ricorso alla disponibilità di cassa.

Alla luce delle suddette osservazioni i dirigenti scolastici esprimono profonda preoccupazione per la condizione nella quale le scuole sono indotte a redigere il programma annuale 2010, disapplicando sostanzialmente le procedure contabili che accertano una parte rilevante degli stanziamenti sui quali dovrebbero poter contare legittimamente,

  • comportando una previsione non corrispondente alla realtà e ambigua delle risorse,

  • non consentendo di fatto la possibilità di produrre investimenti necessari per l'offerta formativa,

  • lasciando nell'incertezza la previsione riguardante le spese per il personale, soggette a determinarsi nel tempo in ragione di parametri non conosciuti.

Pur comprendendo le motivazioni correlate al contenimento delle spese dello Stato, tale condizione (e le modalità con le quali essa viene imposta) sostanzia una sorta di cambio delle regole in divenire e fa venire meno uno dei presupposti fondamentali dell'autonomia scolastica.

Si invitano dunque i destinatari della presente a prendere atto delle gravi conseguenze e, allo scopo di limitarne gli effetti, si avanzano le seguenti proposte:

  • rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per supplenze brevi e saltuarie, evitando di fare riferimento ad "un tasso di assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola" e mettendo in atto un sistema efficace che rilevi l'effettivo fabbisogno delle scuole;

  • dare rassicurazioni riguardo alla possibilità di copertura dei residui attivi dei precedenti esercizi finanziari; nel caso in cui il M.I.U.R. procedesse alla radiazione dei residui, si chiede che vengano messi in atto interventi al fine di evitare il dissesto finanziario nel quale verrebbero a trovarsi molti Istituti.

I Dirigenti Scolastici
del 1° ciclo di istruzione del Comune di Perugia ritengono principio prioritario l'erogazione del servizio scolastico con la massima regolarità rispondendo a due diritti costituzionalmente garantiti: il diritto all'istruzione e il diritto alla sicurezza degli alunni che frequentano le nostre scuole

Nella riunione del 05/02/2010, i Dirigenti Scolastici hanno pertanto concordato di impiegare le risorse finanziarie, rimanenti dopo la detrazione di quanto previsto d'obbligo dalla citata nota del 14 dicembre 2009, destinate al funzionamento e alle supplenze nel seguente modo:

  1. di utilizzare per le supplenze solamente la "quota base";

  2. di utilizzare la parte rimanente per il funzionamento;

  3. di assegnare l'incarico di supplenza, qualora non vi sia altra possibilità di sostituire l'insegnante assente con personale in servizio, anche dopo aver esaurito la quota base calcolata;

  4. di non pagare l'insegnante supplente se non dopo aver ricevuto in fondi necessari.

Per quanto concerne la obbligatorietà di nomina di supplente temporaneo si ricordano qui:

  • Sent. 59/2004 della CORTE DEI CONTI Sezione Terza Giurisdizionale Centrale d'Appello: "… il meccanismo di sostituzione dei docenti assenti ha consentito la regolare prosecuzione dell'attività didattica senza interruzioni o, comunque, alterazioni di qualsiasi natura…".. "Alla luce, quindi, dell'effettiva attuazione, nella specie, del principio della continuità didattica…"

  • Nota prot. n. 3545 Roma, 29 aprile 2009 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio - Ufficio I avente per oggetto: Finanziamenti alle scuole. Chiarimenti. "…Una prima richiesta riguarda la possibilità di conferire supplenze brevi anche nel caso in cui la scuola abbia esaurito sia l'assegnazione base sia l'integrazione entro il limite massimo del 50% della somma corrispondente all'assegnazione base, assicurate in sede di formulazione delle indicazioni per la predisposizione del programma annuale." … "In proposito, si ritiene opportuno ribadire quanto già rappresentato con nota prot. n.3338 del 25 novembre 2008, e cioè che - ferma restando l'esigenza di contenere il conferimento delle supplenze nella misura del possibile - va comunque assicurato l'ordinato svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento, giacché il diritto allo studio va in ogni caso garantito."

  • Nota 6 ottobre 2009, Prot. n. AOODGPER 14991 a firma del Direttore Generale Luciano Chiappetta avente per oggetto Supplenze temporanee personale docente "… al fine primario di non incorrere in una sospensione della didattica nei riguardi degli allievi interessati, i dirigenti scolastici possono provvedere, per periodi di assenza anche inferiori a 15 giorni, alla nomina di personale supplente temporaneo."

Fiduciosi in un tempestivo intervento, si porgono distinti saluti.

Perugia, 10/02/2010

Per i Dirigenti Scolastici
Il Coordinatore Prof. Rossano Rosignoli

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Documento dei Dirigenti Scolastici e Direttori dei servizi delle Marche

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Al Capo Dip. per la Programmazione e per il Bilancio del MIUR
Al Direttore Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche
All’Assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Marche
Ai Presidenti e Assessori all’Istruzione delle Province di
Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Urbino
Ai Presidenti dell’UPI, ANCI, UNCEM
Agli Organi di Stampa

Oggetto: Disposizioni in merito alla formazione del Programma Annuale delle Istituzioni Scolastiche e.f. 2010.

I Dirigenti Scolastici e i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi delle Marche esprimono profonda preoccupazione in merito alla predisposizione del Programma Annuale delle Istituzioni Scolastiche 2010.

Le indicazioni contenute nella nota n. 9537 del 14 dicembre 2009 della Direzione Generale del MIUR sono ambigue, spesso in contraddizione con fonti normative gerarchicamente sovraordinate e di dubbia applicabilità, mentre le risorse stanziate sono decisamente insufficienti a garantire anche l’ordinaria attività didattica.

Escludendo le risorse contrattuali, che non possono essere stornate a favore di altri interventi, vengono di fatto azzerate le risorse per la copertura delle supplenze e per il funzionamento didattico e amministrativo delle scuole; non si menziona il finanziamento per le ore eccedenti; non sono previste risorse per la terza area, nonostante costituisca attività curriculare negli istituti professionali.

Vengono eluse le norme contenute nel Regolamento di Contabilità (DI 44/01) e i parametri previsti dal DM 21/07, mettendo in discussione competenze, prerogative e obblighi istituzionali delle scuole e degli organi collegiali nel sistema dell’autonomia.

In particolare per quanto riguarda le supplenze, obbligatorie e necessarie per garantire l’erogazione del servizio agli utenti, si lasciano le scuole in uno stato di grave incertezza, perché le risorse residue per retribuire i supplenti e le ore eccedenti sono assolutamente insufficienti. Se da un lato il MIUR invita a tutelare il diritto allo studio con tempestiva sostituzione dei docenti assenti (nota n. 14991 del 6 ottobre 2009), dall’altro non assicura la copertura di tali spese.

Si ritiene particolarmente preoccupante l’indicazione di collocare nell’aggregato “Z – disponibilità da programmare”, l’avanzo di amministrazione determinato dai residui attivi ascrivibili ai mancati trasferimenti dal MIUR; negli ultimi anni le scuole hanno fronteggiato le spese obbligatorie (supplenze brevi, esami di Stato, ore eccedenti, ecc.) con anticipazioni di cassa, in attesa dei relativi trasferimenti dal MIUR che non sono mai arrivati. L’applicazione di tale indicazione comporterebbe per molte scuole l’impossibilità di approvare il bilancio, mentre altre si trovano già nell’impossibilità di far fronte ai pagamenti per mancanza di disponibilità di cassa.

La spesa per i contratti di fornitura dei servizi di pulizia e vigilanza vengono ridotte del 25% con inevitabili ripercussioni sulla qualità del servizio e sulla riorganizzazione del lavoro ausiliario.

Si ritiene infine inapplicabile l’indicazione di utilizzare l’avanzo di amministrazione costituto dai contributi delle famiglie e di altri soggetti pubblici e privati, poiché tali contributi sono in gran parte finalizzati al finanziamento di progetti di miglioramento dell’offerta formativa e non possono essere utilizzati per il funzionamento ordinario e per le supplenze.

Inoltre, la disponibilità dei contributi delle famiglie versati in bilancio è vincolata alla realizzazione di progetti di ampliamento dell’offerta formativa resi possibili mediante contratti di prestazione d’opera da parte di esperti esterni che vengono retribuiti in più rate entro la conclusione dell’anno scolastico. L’interruzione di tali contratti comporterebbe l’apertura di inevitabili contenziosi che vedrebbe soccombente l’amministrazione scolastica

Tutto ciò premesso, i Dirigenti Scolastici e i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi chiedono al Ministero:

  • trasparenza sui criteri adottati delle risorse;

  • ripristino dell’assegnazione di tutte le risorse utili al normale funzionamento didattico e amministrativo delle Istituzioni Scolastiche;

Dichiarano infine l’indisponibilità ad applicare direttive che si trovino in palese contrasto con le fonti normative gerarchicamente sovraordinate.

8 febbraio 2010

I Dirigenti Scolastici e i Direttori del Servizi Generali e Amministrativi delle Marche
(seguono 52 firme)

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L'odg del coordinamento FLC CGIL, Csil scuola e Uil Scuola dei Dirigenti e Direttori di Lecce

COORDINAMENTO
PROVINCIALE DIRIGENTI SCOLASTICI
FLC CGIL - CISL - UIL

Al Dr. Giovanni Biondi Capo Dipartimento per la programmazione
Al Dr. Marco Ugo Filisetti Direttore Generale per la politica finanziaria e per il bilancio
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA
Alla DOTT.SSA LUCREZIA STELLACCI USR -PUGLIA Viale CASTROMEDIANO 123 -BARI

A SUA ECCELLENZA DOTT. MARIO TAFARO PREFETTO di LECCE

Oggetto: Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010.

I Dirigenti scolastici e i DSGA della Provincia di LECCE , riunitisi in data 10 febbraio 2010 su convocazione delle OO.SS. FLC-CGIL, CISL, UIL per discutere le indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010 contenute nella nota del Miur prot. n° 9537 del 14 dicembre 2009, esprimono la loro FORTE PREOCCUPAZIONE per la SOFFERENZA FINANZIARIA in cui da tempo versano le scuole e intendono evidenziare le ulteriori difficoltà che possono derivare dall’applicazione di dette indicazioni.

In particolare sottolineano le seguenti criticità:

  1. Una volta detratte le risorse relative al FIS (8/12), ai contratti di pulizie (decurtati del 25%) e, per gli istituti d’istruzione secondaria superiore, agli esami di Stato, rimangono nella disponibilità dell’istituto SOMME decisamente INSUFFICIENTI per la copertura delle supplenze brevi e per il funzionamento didattico e amministrativo.Gli obblighi di legge relativi alla nomina del RESPONSABILE del SERVIZIO per la PREVENZIONE e PROTEZIONE previsto dalla T.U. 81/2008 per la SICUREZZA, per la nomina dell' Amministratore di SISTEMA per la PROTEZIONE della PRIVACY diventano di difficile attuazione e la cui omissione comporta responsabilità penali per i Dirigenti Scolastici . In alcuni casi gli impegni già assunti per le supplenze di fatto azzerano la disponibilità per il funzionamento e ciò rende particolarmente critica la situazione di quelle scuole che non hanno ricevuto nel corso del 2009 finanziamenti a ciò destinati.

  2. Relativamente alle supplenze brevi, se da un lato il Ministero invita a tutelare il diritto allo studio (nota 14991 del 6 ottobre 2009) con una tempestiva sostituzione dei docenti assenti, dall’altro nella circolare suddetta non assicura la copertura di queste spese, perché le aggancia ad un “tasso di assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola”, superato il quale occorre “una verifica dell’effettiva inderogabilità dell’ulteriore fabbisogno”. Il tasso medio di assenteismo può essere rilevante a livello statistico ma ha poco a che fare con il fabbisogno delle scuole, legato a fattori spesso non prevedibili e conseguenti a disposizioni di legge, al di fuori quindi dalle possibilità di gestione del Dirigente. Inoltre, nella migliore delle ipotesi (ammettendo un invio non scontato delle risorse necessarie), questo meccanismo di verifica dilata i tempi di erogazione da parte del Miur e fa slittare i termini per onorare gli impegni di pagamento da parte delle scuole.

  3. La decurtazione del 25% dei contratti con le ditte esterne di pulizia (contratti storici), a sei mesi dalla loro scadenza, costringe le scuole ad una riduzione del servizio (in termini di metri quadri oppure di giorni oppure di livello di pulizia) con conseguente aumento dei carichi di lavoro dei collaboratori scolastici (il cui organico rimane inalterato) o con conseguente diminuzione della qualità del servizio. Senza considerare la diminuzione occupazionale del 25% dei lavoratori di tali ditte.

  4. Particolarmente preoccupante e di difficile attuazione è l’indicazione di collocare nell’aggregato “Z – disponibilità da programmare” l’avanzo di amministrazione determinato da residui attivi ascrivibili a mancati trasferimenti dal MIUR. Negli ultimi anni le scuole hanno fronteggiato le spese obbligatorie di personale (esami di Stato, supplenze brevi, ore eccedenti, ecc.) con anticipazioni di cassa, in attesa di un rimborso anche parziale che non è avvenuto. Il rischio per molte scuole è un forte disavanzo di amministrazione.

  5. La carenza grave di risorse finanziarie porta le scuole a fare affidamento, per il funzionamento didattico e amministrativo, sui contributi delle famiglie, con il rischio di dover chiedere loro contributi superiori a quelli attualmente versati.

Di fronte a queste difficoltà Dirigenti e DSGA chiedono al Miur di:

  1. rivedere i parametri sulla base dei quali sono state assegnate le risorse, in modo che si possano assicurare finanziamenti atti a garantire agli studenti il diritto allo studio costituzionalmente sancito mediante un’immediata sostituzione del personale assente e il funzionamento didattico e amministrativo;

  2. rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per supplenze brevi e saltuarie e assicurare le risorse adeguate;

  3. far carico alle Direzioni Provinciali dei servizi vari del Tesoro delle supplenze “brevi” conseguenti ad applicazioni di normative di legge e contrattuali, così come è stato operato per le astensioni obbligatorie (sostituzioni per congedi parentali facoltativi, aspettative per motivi di lavoro...);

  4. rimborsare i residui attivi degli anni passati, con un piano di rientro pluriennale programmato e certo;

  5. garantire per tutti gli istituti scolastici una dotazione adeguata per spese di funzionamento;

  6. annullare la riduzione degli appalti e aspettare la fine dei contratti per ridefinire la situazione;

  7. dare indicazioni su alcune voci di spesa non comprese nella nota su citata: ore eccedenti per la sostituzione dei docenti assenti, compensi ai revisori dei conti, indennità di direzione ai docenti che sostituiscono il Dirigente scolastico e al personale che sostituisce il DSGA, rimborsi ai Presidenti degli esami di scuola secondaria di 1° grado;

  8. garantire risorse adeguate per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa (legge 440/97).

  9. velocizzare ,inoltre, le procedure di assegnazione fondi per la implementazione dei progetti PON –F.S.E e FERS

ASUA ECCELLENZA SIG. PREFETTO, si chiede di voler attivare un incontro con la deputazione parlamentare salentina per illustrare Loro la drammatica situazione finanziaria in cui versano le Istituzioni Scolastiche della nostra Provincia.

DIRIGENTE SCOLASTICO

ISTITUZIONE SCOLASTICA

D S G A

ISTITUZIONE SCOLASTICA

Luigi Martano

Ist. Comprensivo Corigliano d’Otranto

Maria Grazia REFOLO

Ist. Comprensivo Corigliano d’Otranto

COSIMO ROLLO

Ist. Comprensivo SQUINZANO

GAETANI LUCA

SC.SEC.I°GRADO “A. GRANDI” LECCE

Ciriolo Pasquale

Ist. Comprensivo ANDRANO

Pia BONOMO

Ist. Comprensivo ANDRANO

DANIELA SECLI’

Ist. Comprensivo

GALLIPOLI 1 POLO

Ist. Comprensivo

GALLIPOLI 1 POLO

GIUSEPPE RUSSO

4° CIRCOLO DIDATTICO LECCE

ORLANDO LUIGI

Ist. Comprensivo 2°POLO CASARANO

ANNA ANTONICA

I° CIRCOLO DIDATTICO GALATINA

Marco Graziuso

I° CIRCOLO DIDATTICO GALATINA

MARGHERITA MELE

I° CIRCOLO DIDATTICO LIZZANELLO

ORNELLA DANIELI

° CIRCOLO DIDATTICO LIZZANELLO

RUCCO MARIA ANTONIETTA

Ist. Comprensivo GUAGNANO

Elia Luciano

S.M.S. MAGLIE

MARIA ANTONIA DE CARLO

Ist. Comprensivo SAN PIETRO IN LAMA

PANTALEO TOMMASI

CIRC DID. MARTANO

RAFFAELLA CARLINO

Ist. Comprensivo SAN DONATO DI LECCE

MARIA ROSARIA LONGO

“A. DIAZ” LECCE

LONGO CARLO

SC.MEDIA 1NUCLEO –NARDO

MUCI SIMONETTA

SC.MEDIA 1NUCLEO –NARDO

FRANCO DE PADOVA

SC MEDIA- GALATINA

IOLANDA QUARTA

“S. AMMIRATO “

MAGLIO ANTONIO

Ist. Comprensivo GALLIPOLI 1 POLO

PRETE GIUSEPPE

DIR. DID MATINO

ROBERTO MUCI

ITC MAGLIE

ITC MAGLIE

GAETANO DE VITO

Ist. Comprensivo Maglie

Cursano UBALDO

Ist. Comprensivo Poggiardo

ANNA MARIA MONTI

CIRC, DID. CAMPI SALENTINA

SERAFINI GERARDI

CIRC, DID. CAMPI SALENTINA

ZINGARELLO ADDOLORATA

2° CIRC. DIDATTICO LECCE

ANTONELLA MANCA

2° POLO CARMIANO

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Rete Aurora. Scuole statali di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Teramo

RETE di SCUOLE STATALI “ AURORA
SCUOLA CAPOFILA - ISTITUTO COMPRENSIVO FALERONE (FM )
P.zza della Libertà 1 0734710165 - apic825004@istruzione.it

Documento seduta del 19 gennaio 2010

Al Ministro della Pubblica Istruzione
On. Gelmini
Al Dr. Giovanni Biondi
Capo Dipartimento per la programmazione
Al Dr. Marco Ugo Filisetti
Direttore Generale per la politica finanziaria e il bilancio
Viale Trastevere, 76/a
00153 Roma
Al direttore dell’Ufficio scolastico per le Marche
Dott. Antonio Coccimiglio
Via XX settembre n.
Ancona

Oggetto: Indicazioni per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010.

Questa Rete, costituita nel 2002, composta da 71 Istituti Scolastici Statali delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Teramo, in relazione alla nota prot. 9537 del 14 dicembre 2009 a firma del Direttore Generale dott. Marco Ugo Filisetti, pur apprezzando la decisione di comunicare alle scuole la dotazione finanziaria ad inizio esercizio 2010, e lo sforzo fatto dal MIUR per unificare i sistemi di contabilità per migliorare sempre più i monitoraggi, rileva l’insufficienza della risorsa finanziaria a fronte dei molteplici e non eludibili impegni che le scuole sono obbligate ad affrontare .

Ciò sicuramente aggrava la situazione finanziaria delle stesse, già appesantita da numerosi residui attivi per spese obbligatorie che le Scuole sono state costrette a sostenere a fronte di finanziamenti insufficienti o mancanti.

Con la presente si vuole evidenziare le problematiche emergenti ed avanzare alcune proposte

- Una volta detratte dalla dotazione annuale le risorse relative al FIS (8/12), la spesa per i contratti di pulizie (decurtati del 25%) e, per gli istituti d’istruzione secondaria superiore, l’importo per gli esami a carico delle classi terminali, resta nella disponibilità dell’Istituto una esigua differenza che dovrebbe coprire le spese per le supplenze brevi e il fabbisogno per il funzionamento.

Dai primi calcoli effettuati e dai dati storici delle Scuole associate risulta che le risorse non vincolate sono assolutamente inadeguate al fabbisogno e ai parametri previsti nel DM n. 21/07, al punto che l’intera disponibilità in molti casi viene completamente assorbita dagli impegni già assunti per le supplenze, lasciando scoperto il secondo quadrimestre ed escludendo ogni disponibilità relativa al funzionamento didattico e amministrativo.

  • Nel caso specifico delle supplenze brevi, inoltre, l’assunzione degli impegni è strettamente dipendente dal determinarsi di situazioni concrete ed inderogabili, pena la vanificazione del diritto all’istruzione; a fronte di tale inderogabilità, richiamata anche dalla nota ministeriale 14991 del 6 ottobre 2009, la nota ministeriale non sembra garantire la certezza delle risorse necessarie.

  • L’indicazione di inserire “ opportunamente” nell’aggregato “Z – disponibilità da programmare” l’intero ammontare dell’avanzo di amministrazione determinato da residui attivi ascrivibili a mancati trasferimenti dal MIUR non tiene conto del fatto che le spese finanziate con tali entrate sono state già sostenute dalle Scuole e quindi, in generale, non resta alcuna disponibilità da accantonare.

Ove invece si tratti di importi non accreditati e non impegnati si conviene che anche il Regolamento di Contabilità vieta l’utilizzo senza …” l’effettiva disponibilità finanziaria…” comma 3 art. 3 D.I. 44/2001

Alla luce delle suddette osservazioni si ritiene, quindi, doveroso avanzare alcune richieste, al fine di garantire il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche:

1. occorre rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per supplenze brevi e saltuarie, evitando di ricorrere a tassi medi di assenteismo, che non hanno alcun valore statistico, e attivando un sistema efficace di rilevazione telematica che riesca a fotografare (e a finanziare) l’effettivo fabbisogno delle scuole. Occorre, in sostanza, garantire il finanziamento per l’effettivo fabbisogno o rivedere le norme che regolano la materia e prevedere diverse soluzioni per la sostituzione degli assenti;

2. è urgente assumere una decisione definitiva rispetto ai residui attivi dei precedenti esercizi finanziari (2004, 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009) predisponendo un piano pluriennale di ripianamento di quelli corrispondenti a spese già sostenute o impegnate e la radiazione di quelli per i quali non sono stati assunti impegni giuridici.

3. va aggiornato il D.M. n. 21/07 alla attuale situazione finanziaria, rivedendo i parametri di quantificazione delle risorse, ma garantendo a tutti gli istituti una adeguata dotazione relativa alle spese di funzionamento;

4. va anche presa una decisione in merito ai contratti di servizio, che per l’esercizio 2009 hanno assorbito il 90% delle spese per il funzionamento. La riduzione automatica alla fonte del 25% delle risorse produrrà o la rescissione dei contratti o un peggioramento significativo del servizio. Anche in questo caso è opportuna una scelta definitiva;

5. è necessario, altresì, risolvere il problema del finanziamento di tre tipologie di spesa:

  • le ore per la sostituzione dei colleghi assenti per le quali è stata effettuata la rilevazione con avviso del 29.10.2009;

  • l’indennità di funzioni superiori, di direzione e di reggenza per le quali non è stata neppure avviata la rilevazione;

  • il compenso e i rimborsi spese ai revisori dei conti del quale non si ha più notizia;

6. Va, infine, fatta certezza riguardo ad una serie di finanziamenti in precedenza sempre garantiti anche se in maniera esigua, quali:

  • adempimenti relativi alla sicurezza obbligatori per legge;

  • formazione e aggiornamento,

  • attività ex legge 440/97 necessarie per il miglioramento dell’offerta formativa.

Si confida in una sollecita e attenta valutazione di quanto sopra rilevato e proposto con l’auspicio che venga posto un argine alla gestione emergenziale del servizio scolastico che le scuole stanno fronteggiando oramai da alcuni anni.

Distinti saluti

Per la Rete Aurora
Il Dirigente della Scuola capofila
f.to Vincenzo Trobbiani

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Il comunicato del Collegio dei Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche della Provincia di Pesaro-Urbino, allargato ai Direttori dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA)

Al Miur
All’USR Marche
All’USP Pesaro-Urbino

Oggetto: comunicato situazione finanziarie istituzioni scolastiche

Il Collegio dei Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche della Provincia di Pesaro-Urbino, allargato ai Direttori dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA) delle relative scuole, riunito in data 27 gennaio 2010 presso l’Istituto Alberghiero “S. Marta” di Pesaro, ha preso in esame le problematiche connesse alla predisposizione del programma annuale per l’anno 2010, rilevando che la nota prot. N. 9537 del 14/12/2009 della Direzione Generale del MIUR desta grande preoccupazione per le ragioni sotto indicate.

Come già segnalato da colleghi di altre province, le indicazioni contenute in detta nota sono ambigue, spesso in contraddizione con fonti normative gerarchicamente superiori (D.I. 44/2001, Regolamento di Contabilità delle Istituzioni Scolastiche e D.M. 21/2007) e di dubbia applicabilità. Le risorse stanziate sono inoltre decisamente insufficienti a garantire anche l'ordinaria attività didattica; rimangono del tutto inadeguati i finanziamenti per la copertura delle supplenze e per il funzionamento didattico e amministrativo; inoltre non si menzionano i fondi per interventi economicamente impegnativi come le ore eccedenti (per la sostituzione del personale docente assente che non è possibile sostituire con supplenze), i compensi per i revisori dei conti e per la terza area (attività curricolare negli Istituti Professionali).

In particolare, per quanto riguarda le supplenze, obbligatorie e necessarie ma non sempre preventivamente programmabili, si lasciano le scuole in uno stato di grave incertezza.

Vi è inoltre il timore che il Ministero intenda disattendere gli impegni contratti negli scorsi anni scolastici e che hanno determinato un forte credito (residuo attivo) delle istituzioni scolastiche nei confronti del Ministero stesso, il quale ora invita esplicitamente a non utilizzare detti crediti per il sostegno ai progetti e alle attività delle scuole, dopo che queste in passato hanno anticipato con la propria cassa o con impegni di spesa (residui passivi) somme importanti per consentire il pagamento delle spettanze al personale e ai fornitori.

L’indicazione contenuta nella suddetta nota ministeriale del 14.12.2009 di inserire nell’aggregato Z01 (Disponibilità da programmare fino alla riscossione) i residui attivi maturati nei confronti del MIUR determinerebbe in molte istituzioni scolastiche un disavanzo di amministrazione con impossibilità di approvare il bilancio, mentre altre non possono più effettuare pagamenti perché non hanno disponibilità di cassa. Pertanto, molte scuole della Provincia, nel predisporre il programma annuale, si trovano nell’impossibilità di accogliere tale indicazione suggerita dalla nota sopra citata.

Il Collegio dei Dirigenti Scolastici allargato ai DSGA della provincia di Pesaro e Urbino ribadisce il massimo impegno per mantenere alto il livello di qualità e di efficacia del sistema scolastico provinciale; chiede al Ministero competente una completa trasparenza per quanto riguarda i criteri adottati nell’assegnazione delle risorse ed il ripristino di tutte le risorse dovute dalla normativa e utili al normale funzionamento didattico e amministrativo delle istituzioni scolastiche; chiede all’USR Marche un incontro urgente sulla questione.

Pesaro, 27 gennaio 2010
F.to, Il Collegio dei Dirigenti Scolastici (Pesaro-Urbino)

Comunicato stampa

Oggetto: comunicato situazione finanziarie istituzioni scolastiche

Il Collegio dei Dirigenti delle Scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Pesaro-Urbino, allargato ai Direttori dei Servizi Generali Amministrativi delle relative scuole, si è riunito in data 27 gennaio 2010 presso l’Istituto Alberghiero “S. Marta” di Pesaro ed ha preso in esame le problematiche connesse alla predisposizione del programma annuale per l’anno 2010 (il vero e proprio bilancio preventivo delle Scuole). Ha inviato al Ministero, all’Ufficio Scolastico Regionale e all’Ufficio Scolastico Provinciale una nota nelle quale manifesta grande preoccupazione. Trattandosi di una questione che chiama in causa un bene pubblico importante come la Scuola, ritiene utile darne conto anche a livello di pubblica opinione attraverso gli organi di stampa.

Il Ministero dell’Istruzione ha emanato una nota (datata 14.12.2009) che dà indicazioni sulla predisposizione del programma annuale 2010 (il vero e proprio bilancio) per le Scuole. Come già segnalato da colleghi di altre province, le indicazioni contenute in detta nota sono ambigue, spesso in contraddizione con fonti normative gerarchicamente superiori e di dubbia applicabilità. Le risorse stanziate sono inoltre decisamente insufficienti a garantire anche l’ordinaria attività didattica; rimangono del tutto inadeguati i finanziamenti per la copertura delle supplenze e per il funzionamento didattico e amministrativo; inoltre, non si menzionano i fondi per interventi economicamente impegnativi come le ore eccedenti (per la sostituzione del personale docente assente quando non è possibile sostituirlo con supplenti) o i compensi per la terza area (attività curricolare negli Istituti Professionali).

Uno dei nodi del problema è il fatto che, da anni, il Ministero ha comunicato alle Scuole accertamenti di entrate che non sono mai stati effettivamente ancora riscossi dalle Scuole e che sono pertanto divenuti crediti (o residui attivi) a favore delle Scuole. Le Scuole però, legittimamente, contando sulla prossima effettiva corresponsione di tali crediti da parte ministeriale hanno effettuato impegni di spesa (per progetti educativi, supplenze, sostituzioni di docenti, esami di Stato, forniture, …) anticipandone la copertura con altre proprie risorse di cassa concretamente disponibili o hanno assunto impegni di spese non ancora pagate (residui passivi). Ora, la mancata effettiva erogazione degli impegni di pagamento assunti dal Ministero verso le Scuole ha fatto crescere un altissimo credito (residuo attivo) che le Scuole vantano verso il Ministero ma al quale il Ministro non fa fronte; anzi ora, con l’ultima nota del 14.12.2009, sembra invitare esplicitamente le Scuole a non considerare come disponibili detti crediti. Pertanto, molte scuole della Provincia, nel predisporre il programma annuale, si trovano nell’impossibilità di seguire l’indicazione suggerita dalla nota ministeriale sopra citata, perché l’avanzo di amministrazione (concreto fondo di cassa al netto dei residui passivi) se privato dei crediti spettanti (residui attivi) sarebbe negativo. L’alternativa sarebbe quella di non approvare i bilanci e commissariare le Scuole.

In gioco vi è il presente e il futuro dei nostri giovani. Da una parte si condannano le scuole alla mera sopravvivenza, se non peggio, per poi dire che non funzionano e giustificare i tagli. Dall’altra parte, sembra esservi in atto una iniziativa di “privatizzazione” dei bilanci scolastici, spostando sul carico degli Enti Locali e delle famiglie l'intero onere del funzionamento, della spesa per le supplenze e di altri impegni finanziari di competenza dell'amministrazione. Tutto ciò vogliamo denunciare, da operatori scolastici e da cittadini.

Pesaro, 27 gennaio 2010
Il Collegio dei Dirigenti Scolastici (Pesaro-Urbino)

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Documento poli scuole di Firenze e provincia su programma annuale e altro

Spett. Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Dott.ssa Mariastella Gelmini
Al Capo Dipartimento programmazione
e gestione risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Direttore per la politica finanziaria e bilancio

Oggetto: indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l'anno 2010. Nota M.I.U.R. Del 14/12/2009.

In riferimento all’oggetto i Dirigenti scolastici della Provincia di Firenze, pur comprendendo la situazione di estrema difficoltà che ha portato codesto spett.le ministero a fornire le indicazioni in oggetto, ritengono tuttavia doveroso segnalare le criticità che emergono dalla lettura della nota MIUR del 14.12.2009 per la stesura del Programma Annuale.
In particolare si segnala:

  • La dicitura riferita all’aggregato “Z” - Disponibilità da programmare”, nella quale “si invitano le Istituzioni scolastiche ad inserire l’avanzo di amministrazione determinato da residui attivi di competenza di questa Direzione Generale, fino alla loro riscossione”, provoca in molti casi il rischio di elaborare un programma annuale che riduca o esaurisca le poste ministeriali assegnate per la competenza a copertura del credito pregresso; l’alternativa a tale impiego di risorse statali di competenza 2010 è l’utilizzo di risorse eventualmente presenti nell’avanzo di amministrazione erogate da altri (privati, enti locali….);

  • le supplenze brevi sono così disciplinate: “…nel caso in cui si rendesse necessaria, in via eccezionale, un’ulteriore entrata per remunerare personale supplente breve, determinando una spesa complessiva superiore a quella data da un tasso d'assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola, potranno essere attribuite altre risorse previa verifica dell'effettiva inderogabilità dell'ulteriore fabbisogno”. Rischiano quindi di non ottenere la necessaria copertura finanziaria le supplenze relative ad assenze lunghe sulle quali il Dirigente scolastico non ha discrezionalità dovute a: malattia, assistenza familiari legge 104/92, astensione facoltativa per maternità, diritto allo studio, fruizione da parte del personale di ruolo di Dottorati o assegni di ricerca… D'altro canto è chiaro che si tratta di una spesa non programmabile in forma previsionale, ma solo a consuntivo, difficilmente ancorabile a dati statistici e necessaria a garantire un diritto costituzionale;

  • la difficoltà e la non correttezza di modificare ad anno scolastico avviato la contrattazione già in essere qualora non fossero erogate le risorse per le ore eccedenti (strumento particolarmente utilizzato quest’anno a seguito della forte riduzione delle compresenze nella scuola primaria e della riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre nella secondaria di I e II grado);

  • peggioramento complessivo del servizio a seguito della riduzione del 25% della spesa per i contratti di fornitura dei servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie di cui alla direttiva del Ministro n. 68/05 (c.d. ex appalti storici).

I Dirigenti scolastici della provincia di Firenze ritengono quindi necessaria l’adozione di una diversa modalità e tempistica da parte del Ministero affinché:

  • le indicazioni ministeriali arrivino in tempi utili tali da permettere alle Istituzioni scolastiche di programmare le eventuali riduzioni di budget al momento dell’avvio dell’attività, a settembre, non a dicembre;

  • i criteri di erogazione delle risorse siano improntati a certezza, chiarezza e trasparenza, anche ricorrendo eventualmente alla pubblicazione di tabelle generali dei finanziamenti ottenuti dalle singole scuole;

  • le criticità esposte precedentemente, soprattutto in relazione al problema della sostituzione dei docenti assenti (supplenze ed ore eccedenti), siano tenute in debito conto anche prevedendo di estendere alla competenza del Ministero del Tesoro i pagamenti di tutte le supplenze che si protraggono a lungo dovute ad assenze per diritti tutelati dalla legge, quali astensione facoltativa , Legge 104/92 etc.

  • siano attribuiti alle scuole i fondi per il funzionamento didattico-amministrativo anticipati dalle scuole stesse per conto dello stato per spese obbligatorie negli anni dal 2005 al 2008 e non ancora incassate.

Nel ribadire il massimo impegno dei dirigenti scolastici nel mantenere alto il livello di qualità del sistema scolastico, con efficacia, efficienza ed economicità, si auspica la condivisione delle difficoltà qui evidenziate ed un urgente intervento di codesto spett.le ministero che porti ad un riesame delle disposizioni ministeriali emanate con la nota citata.

P. I Dirigenti delle scuole della provincia di Firenze
I Dirigenti Scolastici Coordinatori delle reti di scuole

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L' Associazione delle scuole autonome di Sondrio chiede un incontro al Prefetto e al Presidente dell'Amministrazione Provinciale

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca On. Mariastella Gelmini
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze On. Giulio Tremonti
Al Direttore Scolastico Regionale Dott. Giuseppe Colosio
Al Prefetto di SondrioDr. Erminia Rosa Cesari
Al Dirigente USP di Sondrio Dott. Nicola Montrone
Al Presidente dell’Amministrazione Prov.le
All’On. Maurizio Del Tenno
All’On. Jonny Crosio
All’On. Benedetto Della Vedova
e,p.c. Al Capo Dipartimento per la Programmazione e per il Bilancio Dr. Giovanni Biondi
Al Direttore Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio Dr. Ugo Filisetti

OGGETTO: programma annuale 2010

L’assemblea dell’A.S.A.S., Associazione delle scuole della provincia di Sondrio,riunitasi in data 28 gennaio 2010;

Esaminata la nota ministeriale n. 9537 del 14/12/2009 relativa alla predisposizione del Programma annuale 2010 pervenuta alle scuole il 22 dicembre 2009;

Constatata la situazione di oggettiva e grave difficoltà che gli Istituti Scolastici si trovano ad affrontare:

  • l’assegnazione per le spese di funzionamento per l’esercizio finanziario 2009 non ancora quantificata ma comunque ulteriormente ridotta o addirittura non ancora erogata a molte istituzioni scolastiche;

  • l’esiguità delle risorse per il funzionamento amministrativo e didattico per l’esercizio finanziario 2010 da calcolarsi per differenza rispetto ai fondi contrattuali e alle spese per le supplenze e che di conseguenza possono ridursia zero;

  • il mancato finanziamento per gli Istituti professionali delle risorse per la III^ area che rappresenta una fondamentale attività didattica obbligatoria per gli alunni pari a 6 ore settimanali;

  • finanziamenti per le supplenze brevi per le istituzioni Scolastiche del tutto insufficienti rispetto alle effettive ed inderogabili esigenze per assicurare la continuità del servizio ed il diritto all’istruzione degli alunni tenendo altresì conto di quanto riportato nella circolare ministeriale sopraccitata “nel caso in cui si rendesse necessaria, in via eccezionale, un’ulteriore entrata per remunerare personale supplente breve, determinando una spesa complessiva superiore a quella data da un tasso d’assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola, potranno essere attribuire altre risorse previa verificadell’effettiva inderogabilità dell’ulteriore fabbisogno”;

  • l’irrisolto problema dei residui attivi, aggravato e reso ancora più aleatorio dalle nuove disposizioni ministeriali, allo stato non utile a produrre effetti concreti e quindi di fatto pesantemente penalizzante anche in considerazione che le Istituzioni Scolastiche presentano residui attivi, con una preponderante consistenza dovuta alle supplenze brevi, che variano dai 100.000 ai 450.000 €, e che le spese effettivamente sostenute negli anni per le supplenze, per gli esami di stato, per gli oneri a carico dello stato…. sono state liquidate utilizzando come cassa finanziamenti di natura diversa e finalizzati alla copertura di altre spese; di fatto le Istituzioni scolastiche sono state costrette ad operare come se il programma non fosse uno strumento di programmazione utile e necessario per gestire tutte le attività della scuola ma a ridurre il programma stesso ad un unico contenitore, la cassa, per poter far fronte a spese inderogabili per assicurare il servizio.

  • il dover ricorrere a deliberazioni del Consiglio d’istituto anche per variazioni al Programma relative da entrate e spese finalizzate con un appesantimento dei tempi e delle procedure.

RILEVATO

  • che le Istituzioni Scolastiche hanno finora assicurato il servizio pur con notevoli difficoltà, utilizzando, a livello di cassa, anche il finanziamento delle famiglie e altri fondi finalizzati e che di conseguenza i residui attivi di competenza del MIUR non possono di fatto essere cassati;

  • che non appare possibile e corretto non assicurare il servizio a fronte di documentate ed inderogabili esigenze che presuppongono la nomina di personale supplente;

  • che le Istituzioni Scolastiche non sono più in grado di procedere ad assumere impegni di spesa per l’acquisto di materiale di facile consumo e per la manutenzione delle attrezzature e dei sussidi didattici;

  • che gli Istituti professionali in particolare, per carenza di disponibilità finanziaria rischiano di non garantire le attività pratiche per mancanza di “materiale” nei laboratori;

  • che nella nota ministeriale sopraccitata non si fa cenno ad un intervento perequativo in ordine al debito contratto dalle Istituzioni Scolastiche ma si interviene con una mera operazione formale imputando i rilevanti residui attividi competenza del MIUR nell’aggregato “Z” e quindi nella disponibilità da programmare senza pertanto alcuna certezza per le scuole di un effettivo utilizzo delle risorse interessate;

  • che l’ammontare complessivo dei residui attivi a carico del Miur per le Istituzioni scolastiche della provincia di Sondrio risulta essere di € 6.829.941,41.

Preso atto del particolare momento di difficoltà che impone anche alle scuole scelte oculate ed orientate a possibili risparmi

C H I E D E

  • di poter continuare a garantire il diritto all’istruzione e la continuità del servizio scolastico anche mediante la sostituzione del personale assente per tutti i motivi previsti dalla vigente normativa;

  • una quantificazione certa delle risorse finanziarie che permetta alle Istituzioni Scolastiche la programmazione e la liquidazione, nei tempi dovuti, delle spese obbligatorie compresi quindi gli stipendi per il personale supplente ed il salario accessorio previsto dal CCNL del Comparto Scuola;

  • una indicazione puntuale circa l’utilizzo dei residui attivi degli esercizi finanziari precedenti e la loro esigibilità;

  • una puntuale applicazione del D.I. n. 44/2001 per quanto concerne entrate e spese finalizzate.

In considerazione di quanto sopra esposto l’Assemblea A.S.A.S chiede altresì di poter incontrare S.E. il Prefetto di Sondrio e il Presidente dell’Amministrazione Provinciale al fine di illustrare le oggettive e pesanti difficoltà e criticità che le Istituzioni Scolastiche si trovano a gestire per garantire un servizio essenziale per la collettività valtellinese.
L’assemblea A.S.A.S., consapevole delle difficoltà del momento assicura comunque il proprio impegno, certa di una fattiva attenzione.

Sondrio, 28 gennaio 2010

IL PRESIDENTE
Erminio Andreola

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La lettera alle autorità dei Dirigenti scolastici e dei Dsga della Provincia di Prato

On. Mariastella Gelmini
Al Capo Dipartimento per la Programmazione e per il Bilancio del M.I.U.R.
Al Direttore Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Direttore Generale U.S.R. della Toscana
Ai parlamentari della provincia di Prato Riccardo Mazzoni Andrea Lulli
All’Assessore alla P.I. della A.P. di Prato
Al Prefetto di Prato
Al Sindaco del Comune di Prato

Oggetto: Disposizioni in merito alla formazione del Programma Annuale delle Istituzioni Scolastiche e.f. 2010.

L'assemblea dei Dirigenti Scolastici della provincia di Prato, anche in nome e per conto dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi, esprime forti perplessità in merito ai contenuti delle disposizioni ministeriali relative alla formazione del Programma Annuale 2010 (bilancio preventivo), le quali contengono indicazioni ambigue, spesso in contraddizione con fonti normative gerarchicamente sovraordinate, e di dubbia applicabilità, in presenza, peraltro, di risorse decisamente insufficienti a garantire anche l'ordinaria attività didattica delle istituzioni scolastiche. Escludendo le risorse contrattuali (che non possono essere stornate a favore di altri interventi), vengono di fatto azzerate le risorse per la copertura delle spese delle supplenze e per il funzionamento didattico e amministrativo delle scuole, compreso il finanziamento per le ore eccedenti e per la terza area (attività curricolare). Vengono, altresì, eluse le norme contenute nel Regolamento di Contabilità (D.I. 44/2001) e ignorati i parametri previsti dal D.M. 21/2007, mettendo in mora anche le competenze riconosciute alle scuole e agli organi collegiali dal sistema dell'autonomia.

Consapevole che il Regolamento di contabilità è il pilastro dell'autonomia finanziaria delle scuole, perché fornisce criteri certi nella formazione del bilancio, dal momento che si basa sulla programmazione delle spese, sulla certezza delle risorse e sulla trasparenza delle assegnazioni, l’assemblea dei Dirigenti Scolastici della provincia di Prato rileva come il M.I.U.R. lanci messaggi contraddittori e contrastanti con le norme di contabilità generale dello Stato in merito alla gestione delle sostituzioni del personale assente. Con nota prot. 14991 del 6/10/2009, infatti, invitava i Dirigenti a coprire sempre le assenze del personale per garantire il diritto allo studio, in quanto ritenuto priorità della scuola pubblica, con nota prot. 7812 del 26/10/2009, invece, invitava a coprire le assenze nei limiti della dotazione finanziaria assegnata, condannando le scuole di fatto alla mera sopravvivenza e al non funzionamento, per poi giustificarne i tagli. Di fatto le scuole vengono obbligate a non onorare gli impegni contratti negli scorsi anni scolastici che hanno determinato un forte credito attivo delle istituzioni scolastiche nei confronti del M.I.U.R., il quale invita esplicitamente – in deroga alle più comuni norme in materia di contabilità – a non utilizzare detti crediti per il sostegno ai progetti e alle attività delle scuole, dopo che queste hanno anticipato con la propria cassa somme importanti per consentire il pagamento delle spettanze al personale e ai fornitori.

E' in atto una palese iniziativa di “privatizzazione” dei bilanci scolastici, spostando sul carico degli Enti Locali e delle famiglie l'intero onere del funzionamento, della spesa per le supplenze e di altri impegni finanziari di competenza dell'amministrazione.

L'assemblea dei Dirigenti Scolastici della provincia di Prato respinge questa impostazione e, nel ribadire il massimo impegno per mantenere alto il livello di qualità e di efficacia del sistema scolastico, chiede al Ministero competente il ripristino dell'assegnazione di tutte le risorse dovute e utili al normale funzionamento didattico e amministrativo delle istituzioni scolastiche; chiede altresì alla rappresentanza territoriale del Governo, ai parlamentari nazionali e regionali, agli Enti Locali, alle forze sociali, di attivare ogni utile iniziativa, in modo che le difficoltà qui evidenziate siano oggetto di riflessione e portino ad un riesame delle disposizioni ministeriali emanate.

L'assemblea ribadisce, infine, l'indisponibilità ad applicare direttive che si trovino in palese contrasto con fonti normative gerarchicamente sovraordinate.

Prato, 27 gennaio 2010

P. Il Coordinamento dei Dirigenti Scolastici della Provincia di Prato
Francesco Rossi

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Lettera dei Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi della rete R.O.S.A. (Umbria)

Al Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Umbria
Al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Al Ministero dell'Economia e delle Finanze
Alle Organizzazioni Sindacali del comparto scuola
Alle Amministrazioni Comunali di Assisi, Bastia Umbra e Bettona
Alla Amministrazione Provinciale di Perugia
Alla Regione Umbria
Alla Consulta dei Dirigenti Scolastici dell'Umbria

Questa lettera viene inviata dai Dirigenti Scolastici dai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi della rete R.O.S.A., formata dalle scuole dei comuni di Assisi, Bastia Umbra e Bettona, per portare alla vostra attenzione la difficile situazione finanziaria e gestionale in cui versano le nostre Scuole, come tutte le altre del Paese.

Le Scuole si trovano in una vera e propria situazione di emergenza, dovuta alle seguenti cause:

  • Sostanziale annullamento dei finanziamenti per la gestione didattica e amministrativa;

  • Riduzione dei fondi per le supplenze brevi e saltuarie;

  • Non erogazione dei fondi per le ore eccedenti l’orario di servizio in sostituzione dei docenti assenti fino a 15 giorni;

  • Mancata erogazione delle somme dovute che costituiscono un residuo attivo (credito che la scuola vanta nei confronti dello Stato);

  • Riduzione dei finanziamenti per corsi curricolari (area di professionalizzazione);

  • Non certezza della riscossione da parte della Scuola del credito.

Nonostante tutto le nostre Scuole hanno sempre tenuto come principio prioritario l’erogazione del servizio scolastico con la massima regolarità rispondendo a due diritti costituzionalmente garantiti: il diritto all’istruzione e il diritto alla sicurezza dei nostri ragazzi.

Da questi due diritti nascono altrettanti obblighi istituzionali ai quali la Scuola non è mai venuta meno facendo fronte ai mancati finanziamenti dello Stato con anticipazioni di cassa, sempre coniugando efficacia ed efficienza dell’azione istituzionale con l’economicità.

Nelle attuali condizioni tutto diventa più complesso e sempre più di difficile attuazione.

Sulle supplenze, per esempio, il Ministero lancia indicazioni contraddittorie: da un lato si afferma il dovere dell’Istituzione scolastica di garantire il servizio con la nomina dei supplenti, ricorrendone le condizioni, dall’altro si comunica che bisogna rimanere nei limiti di quanto finanziariamente assegnato. Ma la spesa per le supplenze e per le ore eccedenti non è programmabile che per ipotesi, perché nella realtà si verificano situazioni ed esigenze diverse.

Su queste spese non può che essere fatta una previsione di massima, mentre sulle altre spese di funzionamento didattico ed amministrativo possono essere fatti dei tagli: meno attività, meno carta, meno cancelleria, meno sussidi e strumenti didattici e meno manutenzione degli strumenti e meno prodotti per le pulizie.

E la qualità del servizio? Anche qui il segno meno.

E’ chiaro che in queste situazioni il carico si sposta sempre più verso le famiglie e gli Enti Locali.

Anche la recente circolare che indica alle scuole di inserire tutti i crediti (nonostante siano stati comunicati come assegnati) nelle somme da programmare, sembra avviarsi sulla strada della non riscossione da parte delle Istituzioni scolastiche, senza considerare che questi crediti sono stati impegnati e spesi per la normale attività didattica mantenendo un livello alto nell’erogazione del servizio.

Se la strada indicata è quella della non erogazione dei fondi dovuti dagli anni precedenti, c’è il rischio di attivare continui contenziosi nelle scuole a grave danno di un clima sereno e propositivo e avviare la scuola alla mera sopravvivenza.

Le nostre scuole continueranno a garantire il diritto all’istruzione ed alla sicurezza ai nostri ragazzi, grazie anche alla disponibilità e al senso del dovere di tutto il personale, con particolare riferimento all'impegno responsabile dei Dirigenti Scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi; ma è legittimo chiedersi:

FINO A QUANDO?

Considerate le difficoltà sopra esposte, è evidente che la predisposizione del Programma Annuale necessita di ulteriori riflessioni, e quindi di una proroga dei termini per la presentazione, sulla scorta di quanto formalmente richiesto ad esempio dal Direttore Generale dell'USR del Piemonte.

Le istituzioni interpellate sono invitate a dare alle Scuole il loro supporto per superare questa difficile situazione.

Firme

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Lettera dell'Associazione Scuole Autonome Milanesi

Associazione Scuole Autonome Milanesi
Sede della presidenza c/o I.C. Calvino via Frigia, 4 20126 Milano
tel mail asam.milano@gmail.com

Al direttore generale dell’USR Lombardia
Dott. Giuseppe Colosio
Al direttore dell’USP di Milano
Dott.ssa Giuliana Pupazzoni

Oggetto: Programma annuale 2010

Milano 3-2-2010

Il 2 febbraio 2010 si è tenuta un’assemblea di Dirigenti Scolastici e DSGA delle Scuole Autonome ASAM di Milano per approfondire le indicazioni diramate dal MIUR in ordine all’oggetto.

L’assemblea ha manifestato la forte preoccupazione delle scuole autonome a seguito della nota ministeriale n. 9537 del 14 dicembre 2009, poiché certamente si aggraveranno le situazioni finanziarie degli istituti, già pesantemente penalizzate dalla mancata assegnazione delle risorse relative ai residui attivi dei precedenti anni finanziari (supplenze brevi, esami,…)

La circolare aggrava la situazione di continuo depauperamento dell’ammontare dei finanziamenti alle scuola autonome. Non si riscontrano certezze né sull’entità dei finanziamenti per il P.O.F., né su altre voci di bilancio.

Dedotte infatti le risorse per il fondo dell’istituzione, che può essere impegnato solamente per il personale, la parte residua dovrebbe essere utilizzata per supplenze e funzionamento con limitazioni considerevoli.

La collocazione di tutti i residui attivi riconducibili al MIUR nell’aggregato”Z - disponibilità da programmare”, significa mettere le scuole in gravi difficoltà, in quanto tutti gli istituti hanno utilizzato la disponibilità di cassa per assicurare il pagamento degli stipendi ai supplenti, assicurando il diritto all’istruzione degli alunni, anche nel rispetto di disposizioni sulla vigilanza degli allievi (nota MIUR 3545 del 29/4/09 e 14991 del 6/10/2009.

Il parere dell’assemblea è che le indicazioni della circolare 9537 non debbano essere accolte sulla base del D.I. 44/2000. In un bilancio di competenza, quale dovrebbe essere quello relativo al piano annuale, un residuo attivo rappresenta un credito certo per la scuola e costituisce risorsa di progettazione.

Si considera inoltre che non possa dare certezza di avere risorse aggiuntive il riferimento al “tasso di assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola” e non a monitoraggi sui bisogni effettivi delle singole scuole.

Essendo a conoscenza di prossimi incontri a livello ministeriale chiediamo:

  1. Un rinvio nella compilazione del programma annuale, come già deciso dall’USR Piemonte

  2. Un confronto per capire quali azioni intendono intraprendere codesti USP e USR per rispondere alla protesta che sta coinvolgendo e inevitabilmente coinvolgerà le scuole, a fronte delle gravi difficoltà di gestione finanziaria dell’anno in corso.

L’ASAM intende chiedere inoltre un incontro con il Prefetto di Milano, ANCI e UPI della provincia di Milano, per evidenziare le oggettive difficoltà che incontreranno le autonomie scolastiche nella gestione di un siffatto programma annuale.

Il presidente ASAM
Aldo Acquati

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L'Associazione delle Scuole Autonome Bresciane scrive alle istituzioni scolastiche della provincia

ASAB
Associazione delle Scuole Autonome Bresciane
presso ACB, Via Creta n. 42 – Brescia

Prot. n. 8/2010 Corzano (BS), 25/01/2010

Alle Istituzioni Scolastiche della Provincia di Brescia
Loro sedi

Oggetto: Programma Annuale 2010.

Come è noto il 23 Gennaio 2010 si è tenuta una assemblea di Dirigenti Scolastici e DSGA delle Scuole Autonome ASAB presso l’ITG “Tartaglia” di Brescia su iniziativa di questa Associazione per approfondire le indicazioni diramate dal MIUR in ordine all’oggetto.

Alla predetta assemblea hanno partecipato DS e DSGA di oltre 80 scuole.

La presente nota costituisce la sintesi e i suggerimenti che si ritiene opportuno portare a conoscenza di tutte le istituzioni scolastiche per la redazione del Programma Annuale.

SPESE DI FUNZIONAMENTO
La maggior parte delle scuole medie, degli I.C. e degli Istituti superiori non hanno ricevuto il finanziamento 2009.
Per il 2010 la nota n. 9537 dà indicazione di desumerne l’importo per sottrazione dal budget complessivo.
Preso atto che il Budget messo a disposizione di ogni singola scuola risulta insufficiente per far fronte alle esigenze di un normale funzionamento didattico e amministrativo, in primo luogo si invitano le scuole in indirizzo a inviare al MIUR, e per conoscenza all’ASAB, un prospetto di finanziamenti occorrenti per l’anno 2010 calcolati in base alle indicazioni della nota ministeriale 9537 del 14/12/2009 e ai parametri previsti dal D.M. 21/2007 in ordine al finanziamento delle supplenze e del funzionamento.
(esempio) … omissis
Nella richiesta è opportuno invitare il MIUR a rendere noto le causali dei finanziamenti accreditati per consentire eventuali correzioni nelle previsioni adottate.

SPESE PER SUPPLENZE:
In molte realtà scolastiche già ora il budget, calcolato secondo i parametri ministeriale, risulta essere insufficiente per far fronte ai contratti stipulati e alle eventuali nuove esigenze che si verificheranno fino al termine delle lezioni.
La nota Ministeriale prevede la possibilità di attribuzione di nuove risorse previa autorizzazione ,”…verifica della effettiva inderogabilità… “senza definire il meccanismo
della richiesta e della risposta che deve essere agile e soprattutto tempestiva.
In ogni caso, qualora la scuola si trovi nella condizione di sottoscrivere un contratto per assicurare il normale funzionamento delle attività didattiche, è opportuno rappresentare agli interessati l’assenza, al momento, di copertura finanziaria e che quanto spettante sarà liquidato solo in presenza della disponibilità del finanziamento ministeriale.
Naturalmente tale avvertimento va esplicitato per iscritto agli interessati ogni qual volta la scuola si accinge ad assumere degli impegni finanziari.

ORE ECCEDENTI
Nella nota non si fa cenno al finanziamento delle ore eccedenti di insegnamento in sostituzione dei colleghi assenti.
Sembrerebbe che l’onere finanziario di tale attività debba gravare sul finanziamento già esiguo delle supplenze.
Al momento, in attesa di ulteriori chiarimenti, è opportuno non prevedere alcun finanziamento nel programma annuale e dare comunicazione al personale interessato.

SPESE PER CONTRATTI DI PULIZIA
La comunicazione del Ministero per la predisposizione del programma annuale 2010 prevede la riduzione del 25% della somma da stanziare per spese per Contratti di pulizia.
Si suggerisce alle scuole di comunicare tempestivamente alle ditte tale riduzione.
Rimane comunque un problema aperto da risolvere sotto l’aspetto giuridico

AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE – FINANZIAMENTO CORSI TERZA AREA NEGLI ISITUTI PROFESSIONALI
Secondo la comunicazione della Direzione regionale della Lombardia i fondi per la Terza area verranno accreditati alle scuole dall’USR , pari ad 1/3 del finanziamento totale dell’anno scolastico 2008/2009. Finanziamenti assolutamente insufficienti.
Pertanto si ritiene di dovere consigliare alle istituzioni scolastiche che avessero già assunto impegni superiori al budget che verrà assegnato presumibilmente, di inviare al MIUR un prospetto riassuntivo delle risorse minime indispensabili per il raggiungimento delle finalità previste dalla normativa di riferimento poiché si tratta di attività obbligatorie,.

PRELEVAMENTO DALL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
Considerato che la nota ministeriale suggerisce l’opportunità di appostare i residui attivi di competenza ministeriale nell’aggregato Z, si precisa che ciò, nella maggior parte dei casi, non è possibile in quanto trattasi di spese già sostenute utilizzando il fondo di cassa disponibile che, in misura prevalente, è costituito da fondi non statali ma proveniente da enti locali, e privati.
Nell’aggregato Z potrebbero essere appostati i residui attivi che costituiscono delle vere e proprie economie e non, come già sottolineato in precedenza, spese anticipate.
In alcuni casi la eventuale radiazione di residui attivi degli anni precedenti (2006-2007-2008) comporterebbe il verificarsi di un disavanzo di amministrazione che, in base alle norme vigenti, non può materializzarsi in una istituzione scolastica..
E’ comunque opportuno che ogni scuola, nel più breve tempo possibile, invii al Ministero un prospetto riepilogativo di tutti i residui attivi contabilizzati e suggeriamo di utilizzare il sotto indicato prospetto:

omissis

Anche molte associazioni di categoria hanno rappresentato con varie note le perplessità, le osservazioni e le incongruenze contabili e gestionali della nota inviata alle istituzioni scolastiche.
Nella assemblea, su richiesta dei partecipanti, è emersa la necessità di rappresentare a livello istituzionale le gravi difficoltà finanziarie in cui versano le scuole.
L’ASAB, in quanto associazione rappresentativa delle istituzioni scolastiche autonome, si impegna a segnalare ed evidenziare il disagio prima di tutto alla Direzione dell’Ufficio Regionale della Lombardia e a chiedere il rinvio dei termini stabiliti per l’approvazione del Programma Annuale, in attesa di chiarimenti.
Si invitano comunque i Dirigenti Scolastici a comunicare ai Consigli di Istituto, durante l’approvazione del Programma Annuale la grave situazione deficitaria in cui le scuole si trovano che sta inficiando lo svolgimento della normale attività didattica.

Il Presidente ASAB
Piero Maffeis

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Documento dell'Associazione dei Dirigenti scolastici del 1° ciclo della provincia di Verona

DVS - DIRIGENTI VERONA SCUOLE DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO
Associazione “Collegio dei dirigenti scolastici delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo nella provincia di Verona.”
(registrata a Verona il 15 luglio 1998 al n. 18339 atti privati serie 3°)
C/o Istituto Comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Nogara
Via G.Galilei, 6 37054 Nogara (Verona)

Al Capo Dipartimento per l’istruzione
Dott. Giuseppe Casentino
Viale Trastevere
Roma

Al capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione
delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Dott. Giovanni Biondi
Viale Trastevere
Roma

Al direttore Generale per la politica finanziaria e per il bilancio
Dott. Ugo Filisetti
Viale Trastevere
Roma

Al Direttore Generale
Ufficio Scolastico Regionale Veneto
Dott.ssa Carmela Palombo
Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale

Dott. Giovanni Pontara
Viale dei Caduti
Verona

Oggetto: Programma annuale E.F. 2010

I dirigenti scolastici dell’Associazione Collegio dei dirigenti scolastici delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo nella provincia di Verona”, preso atto della nota prot. n. 9537 del 14 dicembre 2009, avente per oggetto “Indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010, evidenziano quanto segue:

  • La nota con cui il M.I.U.R. ha comunicato ad ogni scuola la risorsa finanziaria su cui può fare affidamento è arrivata ben oltre il 15 dicembre, termine entro il quale i Consigli di Circolo/Istituto, devono approvare il programma annuale per l’anno successivo, secondo quanto previsto dal D.I. n. 44/01, art, 2, comma 3 e molto oltre il termine del 31 ottobre, fissato dal medesimo Decreto per la proposta al Consiglio da parte della Giunta esecutiva, del documento predisposto dal dirigente scolastico;

  • La risorsa finanziaria comprende:

  • 8/12 del finanziamento destinato al Contratto collettivo integrativo d’Istituto per l’a.s. 2009/2010;

  • Il finanziamento dei contratti di fornitura dei servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie (c.d. ex appalti storici), la cui spesa deve essere prevista nella misura massima del 75% del corrispettivo pattuito nel contratto in essere;

  • il finanziamento finalizzato alle commissioni per gli esami di Stato;

  • Il finanziamento per le supplenze brevi;

  • Il finanziamento per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

  • La nota indica chiaramente l’importo specifico per il finanziamento relativo al contratto integrativo d’Istituto e il modo in cui è stato calcolato il finanziamento per le commissioni degli esami di Stato; il finanziamento per le supplenze brevi e il funzionamento delle istituzioni scolastiche deve essere calcolato “per differenza”;

  • viene disatteso il disposto del D.M. n. 21 del 1 marzo 2007, il quale prevede che, a decorrere dal 2007, si stabiliscano parametri nazionali certi per la determinazione della dotazione finanziaria da assegnare alle scuole;

  • l’indicazione di applicare l’avanzo di amministrazione nell’entità pari al fondo di cassa al netto dei residui passivi, per far fronte ad eventuali deficienze di competenza e di collocare nell’aggregato “ Z – disponibilità da programmare” l’intero ammontare dell’avanzo di amministrazione determinato da residui attivi, manderà in grave disavanzo i molti Istituti che, per coprire le spese relative alle assenze del personale, hanno già fatto ricorso alla disponibilità di cassa.

Alla luce delle suddette osservazioni i dirigenti scolastici esprimono profonda preoccupazione per la condizione nella quale le scuole sono indotte a redigere il programma annuale 2010, disapplicando sostanzialmente le procedure contabili che accertano una parte rilevante degli stanziamenti sui quali dovrebbero poter contare legittimamente,

  • comportando una previsione non corrispondente alla realtà e ambigua delle risorse,

  • non consentendo di fatto la possibilità di produrre investimenti necessari per l’offerta formativa,

  • lasciando nell’incertezza la previsione riguardante le spese per il personale, soggette a determinarsi nel tempo in ragione di parametri non conosciuti.

Pur comprendendo le motivazioni correlate al contenimento delle spese dello Stato, tale condizione (e le modalità con le quali essa viene imposta) sostanzia una sorta di cambio delle regole in divenire e fa venire meno uno dei presupposti fondamentali dell’autonomia scolastica.

Si invitano dunque i destinatari della presente a prendere atto delle gravi conseguenze e, allo scopo di limitarne gli effetti, si avanzano le seguenti proposte:

  • rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per supplenze brevi e saltuarie, evitando di fare riferimento ad “un tasso di assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola” e mettendo in atto un sistema efficace che rilevi l’effettivo fabbisogno delle scuole;

  • dare rassicurazioni riguardo alla possibilità di copertura dei residui attivi dei precedenti esercizi finanziari; nel caso in cui il M.I.U.R. procedesse alla radiazione dei residui, si chiede che vengano messi in atto interventi al fine di evitare il dissesto finanziario nel quale verrebbero a trovarsi molti Istituti.

Fiduciosi in un tempestivo intervento, si porgono distinti saluti.

Presidente
Gabriella Piccoli

Componenti giunta
Emilia Bressanelli - Cristino Cabria - Enrico Cherubini - Ernesto Passante - Bruna Rossetti - Saverio Spinelli

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Coordinamento Presidenti dei Consigli di Circolo e di Istituto di Bologna e provincia

Al Dirigente dell’Ufficio scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna
Dott. Marcello Limina

Al Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale di Bologna
Dott. Vincenzo Aiello

e p.c.
Al Ministro della Pubblica Istruzione
All’ASABO
Agli organi di stampa nazionali e locali

Spettabili Dirigenti,

nelle nostre scuole accade sempre più frequentemente che in caso di malattia dell’insegnante i bambini ed i ragazzi vengano divisi, distribuiti e “parcheggiati in altre classi”, inficiando così il diritto allo studio previsto dalla Costituzione ed in molti casi anche andando contro le condizioni di sicurezza stabilite per legge.

Ovviamente tale “soluzione” (accettabile solo nel caso di assenza improvvisa per una giornata) non è mai stata prevista da nessuna legge o circolare, e del resto non potrebbe essere altrimenti. Anzi, da parte Ministero è stata correttamente più volte richiamata la necessità “ di nonincorrere in una sospensione della didattica nei riguardi degli allievi interessati” (Prot. n. AOODGPER 14991 del 6 ottobre 2009 a voi indirizzato affinché rappresentaste tale necessità alle istituzioni scolastiche di vostra competenza) perché “ va comunque assicurato l'ordinato svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento, giacché il diritto allo studio va in ogni caso garantito
( Prot. n. 3545 del 29/4/09).

I nostri Dirigenti scolastici, con cui volentieri e volontariamente collaboriamo al governo della scuola, ci hanno fatto “informalmente” capire di essere costretti a ricorrere a tale “necessità” perché fortemente preoccupati dell’esposizione finanziaria degli Istituti che non sarebbero in molti casi più in grado di garantire l’effettivo pagamento in caso di nomina dei supplenti necessari.

Il Ministero, già nel secondo quadrimestre dello scorso anno e più recentemente il 14 dicembre, ha sottolineato la “possibilità” di attribuire ulteriori risorse in caso di effettiva necessità ( Prot. n.3545 del 29/4/09:la possibilità di conferire supplenze brevi anche nel caso in cui la scuola abbia esaurito sia l'assegnazione base sia l'integrazione; Prot n. 0009537 del 14/12/09: “ Nel caso in cui si rendesse necessaria, in via eccezionale, un’ulteriore entrata per remunerare personale supplente breve, potranno essere attribuite altre risorse previa verifica dell'effettiva inderogabilità dell'ulteriore fabbisogno”).

Con la presente siamo perciò a chiederVi al più presto un incontro e di intervenire immediatamente affinché le supplenze necessarie ed i fondi ad esse indispensabili siano “garantiti”, perché non diventi sistematica una pratica che giudichiamo non più tollerabile e che provoca nei genitori profonda preoccupazione sia dal punto di vista della perdita didattica che della mancanza di sicurezza.

In attesa di un vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.

Seguono le firme di 38 Presidenti del Coordinamento dei Presidenti di Circolo e d’istituto Comprensivo di Bologna e provincia:

Ursula Montanari - 3° Circolo
Giovanni Solazzo - 5° Circolo
Domenico Fata - 8° Circolo
Stefania Marianucci - 10° Circolo
Gianluigi Monti - 13° Circolo
Luca Valenziano - IC 2
Angela Iacopetta - IC 3
Roberta Bonfiglioli - IC 5
Franco Tinarelli - IC 7
Claudio Moscati - IC 8
Federico Marabini - IC 9
Danilo Bacchelli - IC 10
Teresa di Camillo - IC 11
Mirko Pannacci - IC 12
Mariarosaria Tosiani - IC 14
Nora Imbimbo - IC 15
Alessandra Ognibene - IC 18
Luca Verucchi - IC Marzabotto
Domenico Mastroscianna - IC Sala Bolognese

Davide Pinelli - IC Bazzano/Monteveglio
Claudio Tesini - Direzione didattica Zola Predosa
Stefania Vietti - IC Calderara di Reno
Flavio Capelli - IC Castel Maggiore
Angela Russo - CdC Castel Maggiore
Massimo Zanotti - IC Vado/Monzuno
Davide Lunghini - IC Crevalcore
Luisa Carpani - IC Argelato
Angelo Bolzonaro - IC Malalbergo/Barricella
Silvia Pullega - IC Anzola Emilia
Milena E. Minghetti - IC S. Giovanni Persiceto
Moris Masetti - IC Rastignano
Rinaldo Novali - IC Gaggio Montano
Andrea Martinelli - IC Casalecchio/Croce
Flavia Calzà - IC Pianoro
Marco Mascagni - IC Ceretolo/Casalecchio
Raffaele Dargenio - IC San Giorgio di Piano
Juri Gardenghi - IC Medicina
Bruno Pironti - 1° Circolo San Lazzaro

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Il punto di vista dei DSGA della rete di Potenza

All’Ufficio Scolastico Regionale
Ai Dirigenti scolastici
Ai Consigli di Istituto
Alle OO.SS. del comparto scuola
Al personale della scuola
Agli organi di stampa

PROGRAMMA ANNUALE: IL PUNTO DI VISTA DEI DSGA DELLA RETE DI POTENZA

La Rete dei Dsga della provincia di Potenza, convocata in data odierna per discutere del programma annuale per il 2010, esprime profonda preoccupazione per la situazione finanziaria delle istituzioni scolastiche, alla luce delle indicazioni contenute nella circolare n. 9537 del 14/12/2009.

La nota ministeriale assegna poche e confuse risorse alle scuole, insufficienti a far fronte alle spese per le supplenze e a garantire la normale attività della scuola. Anche per il 2010 si profila la non assegnazione del fondo per il funzionamento didattico e amministrativo, che dovrebbe essere dedotto “per differenza” fra la dotazione ordinaria e gli 8\12 dei fondi contrattuali, scorporati i 5.000 euro per classe per gli esami di stato e le spese per supplenza, ma che, data l’esiguità delle risorse, di fatto viene azzerato.

Tale indeterminatezza nella definizione delle voci che compongono il budget di istituto, in relazione non solo al funzionamento ma anche alle supplenze, svincolate da qualsiasi parametro di riferimento se non dal richiamo ad un generico ed inapplicabile “tasso medio di assenteismo”, impedisce alle scuole di operare con trasparenza e certezza di dati nella predisposizione del programma annuale.

Particolarmente allarmante appare la prescrizione di inserire nell’aggregato “Z” i residui attivi maturati nei confronti del Miur, perché determina disavanzo di amministrazione e produce un evidente paradosso: tutte le scuole, negli anni passati (dal 2007 ad oggi!), in attesa dei finanziamenti ministeriali, hanno dovuto far fronte alle spese obbligatorie di personale mediante anticipazioni “di cassa”, ed oggi si vedono negare dalla stesso Miur quanto anticipato. Tutto ciò, inoltre, apre pericolosamente la strada alla radiazione dei residui attivi di provenienza ministeriale, senza peraltro aver coinvolto le istituzioni scolastiche e condiviso un percorso che vada in questa direzione.

Molte scuole della provincia si trovano nella condizione di non poter predisporre il bilancio di previsione perché l’importo dei crediti verso il Miur supera notevolmente il budget disponibile, mentre altre non possono più effettuare pagamenti perché non hanno più disponibilità di cassa.

Un’indicazione impraticabile sul piano sostanziale e assai discutibile sul piano formale, considerato il contrasto con il Regolamento di contabilità (art. 3, comma 3).

Così come appare in contraddizione con la norma regolamentare l’indicazione di procedere con delibera del Consiglio di Istituto alle variazioni di bilancio legate ad entrate finalizzate, di competenza dirigenziale.

La riduzione del 25% dei contratti di servizio per le pulizie rischia di portare alla rescissione dei contratti in essere o all’abbassamento della quantità e qualità del servizio.

Nella circolare, inoltre, non vi è previsione alcuna per le ore eccedenti, a cui le scuole fanno sempre maggiore ricorso a causa del taglio delle ore a disposizione e della riconduzione generalizzata a 18 ore nella secondaria e della riduzione delle ore di compresenza nella primaria, per la terza area negli istituti professionali, di natura curriculare, per i revisori dei conti e per i presidenti degli esami di licenza media.

Di fronte a questo quadro così preoccupante per la già precaria situazione contabile e finanziaria delle scuole, che per giunta mortifica la dignità professionale dei direttori amministrativi costringendoli ad operare nell’incertezza e nell’opacità, in un settore dove invece dovrebbero vigere norme certe e procedure rigorose, i Dsga della Rete provinciale chiedono:

  • Ai Dirigenti scolastici ed ai Consigli di Istituto di ricercare tutte le soluzioni idonee a garantire lo svolgimento delle attività programmate, nel rispetto di tutte le norme contabili, ed in particolare del D.I. 44/2001 e D.M. 21/2007 (“capitolone”), norme vigenti che vanno comunque applicate perché appartenenti al sistema delle fonti legali, per di più di rango superiore rispetto alla circolare.

  • Alla Direzione scolastica regionale di intervenire presso il Miur perché la circolare venga modificata negli aspetti più critici e contraddittori precedentemente evidenziati; di aprire un confronto sulla questione delle risorse, assegnando alle scuole tutti i fondi disponibili eventualmente giacenti presso l’USR; di disporre il rinvio del termine di presentazione del programma annuale, in analogia alla determinazione assunta dal Direttore generale del Piemonte, per dare maggiore “respiro” alle scuole in un momento di così grande incertezza e disagio, ed in attesa di ulteriori indicazioni ministeriali.

  • Alle OO.SS. territoriali di sostenere l’iniziativa dei Dsga, promuovere assemblee e dibattiti sul tema, nella consapevolezza che la qualità della scuola pubblica passa attraverso risorse adeguate, trasparenza dei criteri di assegnazione, certezza e rispetto delle norme contabili.

Potenza, 25 gennaio 2010

Firmato:
Maria Addanese, Incoronata Santarsiero (I.C. Filiano), Concetta Aguglia (I.C. Baragiano), Franco Coppola (I.C. Picerno), Adele Coronato (I.S. “Solimene” Lavello), Lucia De Bonis (I.M. “Gianturco” Potenza), Maria Marsico (L.S. “Galilei” Potenza), Maria Lucia Possidente, Pino Durante (S.M. “Savio” Potenza), Luisa Basile (I.T.C. “Da Vinci” Potenza), Anna D’Andrea (D.D. 5° Circolo Potenza), Gina Millefiori (L.C. “Q. O. Flacco” Potenza), Anna Di Bello (I.C. Tito), Franca Positino (D.D. 2° Circolo Potenza), Raffaele Bruno (I.C. Potenza 3°), Pasquale Turturo (I.S. “Q. O. Flacco” Venosa), Vittoria Giannotti (I.C. Satriano), Anna F. Ferretti (I.C. Potenza 7°), Domenico Acchiappati (I.C. Vietri), Angela Di Lascio (L.S. “Pasolini” Potenza), Marco Filardi (D.D. 2° Circolo Venosa), Cecilia Luceri (I.C. Pietragalla), Maria Basilio, Maria Pia Catalano (I.C. Lagopesole), Olga Dursi (D.D. 4° Circolo Potenza), Giustina Sessa (I.C. “Carducci” Avigliano), Michele Di Muro (I.S. “Fermi” Muro L.), Rosa Bochicchio (I.S. “Falcone” Potenza), Concetta Brienza (I.C. Pignola), Michela Delicio (I.C. Pescopagano), Rocco Licastro (I.C. Albano), Maria Teresa Lopardo (I.C. Brienza), Pina Massari (I.T.C. “Nitti” Potenza), Anna Maria Zuardi (D.D. 1° Circolo Avigliano), Mario Capace (I.T.I.S. Potenza), Paolo Laguardia (I.P.I.A.S. “Giorgi” Potenza), Filomena Pascale (I.C. Vaglio).

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FLC Cgil e Cisl Scuola di Piacenza scrivono ai consigli di Istituto

- Ai presidenti dei Consigli di Circolo/Istituto
- Ai Dirigenti Scolastici
- A tutti i componenti dei Consigli di Circolo/Istituto
- Ai rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione/interclasse/classe
- Ai rappresentanti degli studenti negli Organismi Collegiali
- Alla Consulta degli studenti

Nei prossimi giorni i Consigli di Istituto saranno chiamati a deliberare il Programma Annuale 2010, ovvero il documento di programmazione finanziaria che accompagna la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa della scuola e consente la copertura economica delle diverse attività didattiche e amministrative.

Come forse avrà già avuto modo di apprendere, quest’anno la predisposizione del Programma Annuale deve purtroppo fare i conti – nel vero senso della parola – con un orientamento del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (esplicitato in una nota ufficiale pervenuta alle scuole appena prima delle festività natalizie) che mette seriamente a rischio la funzionalità e l’efficacia del servizio scolastico: le risorse ministeriali sono ridotte al lumicino, limitate ai fondi contrattuali per il personale (e neppure tutti) e a qualche spicciolo per le supplenze (nella maggior parte dei casi già a febbraio le casse saranno vuote), mentre viene azzerata ogni risorsa per il funzionamento didattico e amministrativo (cioè per quelle spese ordinarie e quotidiane, dal materiale di pulizia a quello di cancelleria, dalle bollette telefoniche agli strumenti di laboratorio) e ridotto considerevolmente il budget per quegli istituti che hanno in corso appalti esterni per i servizi di pulizia.

Tutto questo in una situazione già pesantemente gravata dal fatto che le scuole piacentine vantano crediti nei confronti del Ministero per circa 6 milioni di euro: si tratta di costi sostenuti direttamente dalle scuole, anticipando con la propria cassa (costituita dai magri contributi degli Enti Locali e da quelli delle famiglie) spese che erano di competenza dello Stato (come ad esempio il pagamento dei supplenti): crediti accumulati da alcuni anni a questa parte e per i quali non si intravede un minimo riscontro da parte dell’amministrazione centrale.

Non è difficile immaginare come le conseguenze di questa “dismissione di competenze” da parte dello Stato rischi di tradursi in un aggravio di contributi richiesti – in diverse forme – alle famiglie, agli studenti, agli Enti Locali, contravvenendo ai principi costituzionali che pongono l’istruzione come diritto universale e generale, e che non deve essere subordinata alle disponibilità economiche dell’utenza.

Le indicazioni ministeriali inoltre sono in contrasto con altre fonti normative tuttora vigenti, e gerarchicamente superiori: ad esempio non citano il DM 21/2007, un decreto ministeriale che prevede espressamente criteri e parametri certi e trasparenti per l’assegnazione alle scuole di risorse utili al funzionamento didattico e amministrativo; per esempio non tengono conto dei regolamenti in materia di supplenze; per esempio non tengono conto della valenza giuridica dei contratti di appalto in essere. E queste sono solo alcuni degli elementi negativi contenuti nelle disposizioni per la redazione del Programma Annuale 2010.

Nello spirito, dunque, di un impegno comune a difesa dell’autonomia delle istituzioni scolastiche pubbliche e nel rivendicare che l’amministrazione centrale onori i propri obblighi e impegni sul versante del finanziamento delle scuole, Vi chiediamo una riflessione su questa situazione e un atteggiamento conseguente nella predisposizione e approvazione del Programma Annuale 2010: l’obiettivo è e resta la scuola, il benessere degli studenti, la qualità dell’offerta formativa, le migliori condizioni per un proficuo lavoro di tutto il personale. Per questo, insieme a questa nota, vi inviamo

  • il documento condiviso dall’assemblea dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi, che testimonia la preoccupazione dell’intero sistema scolastico piacentino;

  • una lettera-tipo (fac simile allegato) da inviare ai ministri competenti, agli Uffici Scolastici Regionali, agli Enti Locali e al Prefetto per evidenziare la reale situazione della vostra Istituzione Scolastica.

Nei prossimi giorni continueremo le iniziative di sensibilizzazione su questo tema, incontrando anche S.E. il Sig. Prefetto. Abbiamo già coinvolto i sindaci, l’Amministrazione Provinciale e i parlamentari: pensiamo che il futuro della scuola pubblica meriti tutta questa attenzione e tutto questo impegno, per evitare che ai tagli del personale si sommi anche il taglio dei finanziamenti.

Confidando anche nella passione civile e nello spirito di disponibilità e collaborazione che caratterizza il Vs. impegno nell’ambito della scuola, vi chiediamo di portare il contenuto della nostra lettera alla discussione delle prossime riunioni del Consiglio di Circolo/Istituto e degli altri Organi Collegiali

Cordiali saluti,

Raffaella Morsia – Flc Cgil Piacenza
Stefano Vantadori – Cisl Scuola Piacenza

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Documento della Rete Scuole XVIII Municipio di Roma

Al Ministero dell’Economia
Al Ministro dell’Istruzione
All’USR Lazio
All’USP Roma
Alle OO.SS. FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola SNALS Gilda
All’ASAL

Documento giunte esecutive rete scuole XVIII Municipio del Comune di Roma
sul Programma annuale delle istituzioni scolastiche 2010

Le Giunte Esecutive della Rete Scuole XVIII Municipio del Comune di Roma riunite in seduta congiunta per esaminare la Nota ministeriale del 14 12 2009 relativa al Programma annuale 2010 delle istituzioni scolastiche esprimono le seguenti valutazioni:

  • per il secondo anno consecutivo non vengono accreditate le risorse per il funzionamento amministrativo e didattico. E’ un fatto di per sé grave giacché l’ordinario funzionamento di una istituzione di stato particolarmente delicata come la scuola è a fondamento dell’esercizio del diritto allo studio;

  • la spesa per i contratti di fornitura dei servizi di pulizia vengono ridotti del 25% con inevitabile contraccolpo negativo sulla qualità del servizio e sulla riorganizzazione del lavoro ausiliario;

  • si invitano le scuole ad utilizzare l’avanzo di amministrazione presunto corrispondente al fondo di cassa al netto dei residui passivi per far fronte ad eventuali emergenze, che è come dire che occorre pagare i supplenti con i fondi del contributo delle famiglie;

  • si invitano le istituzioni scolastiche altresì ad inserire nel cosiddetto aggregato “Z” i residui attivi di competenza del Miur cosa che di tutta evidenza prelude alla radiazione degli stessi, quando essi invece costituiscono credito di fondi che le scuole hanno anticipato negli anni e che debbono essere loro restituiti;

  • si eroga un finanziamento indistinto tralasciando di quantificare le specifiche poste finanziarie e non garantendo gli importi per la retribuzione dei supplenti, questione che lascia nella sospensione e nell’incertezza le istituzioni scolastiche che, qualora non nominassero i supplenti, finirebbero per intaccare lo stesso diritto allo studio.

Per tale motivo le Giunte Esecutive della Rete Scuole del XVIII Municipio :

  • non credono opportuno utilizzare l’avanzo di amministrazione presunto nell’entità pari al fondo cassa al netto dei residui passivi per far fronte alle eventuali deficienze di competenza, cioè di fatto per pagare le supplenze;

  • non credono opportuno inserire nelle disponibilità da programmare l’avanzo di amministrazione costituito dai residui attivi di competenza del MIUR ;

  • non considerano finanziamenti non vincolati quelli afferenti al FIS, alle supplenze, ai servizi di pulizia.

Pertanto chiedono:

  • trasparenza nelle individuazione degli importi finanziari secondo la normativa vigente (DM 21/2007);

  • il finanziamento del funzionamento amministrativo e didattico;

  • la garanzia che i servizi di pulizia vengano assicurati e non vengano scaricati sul personale peraltro ogni anno sempre più ridotto;

  • l’accreditamento tempestivo delle risorse per la retribuzione dei supplenti e delle ore eccedenti l’orario d’obbligo, che sono comunque e sempre da conferire come del resto invitano a fare le note del MUR dell’aprile e dell’ottobre 2009.;

  • la restituzione delle risorse degli anni pregressi

Chiedono inoltre che tutte le supplenze siano trasferite a carico del Tesoro evitando una inutile defatigante partita di giro nell’ambito dell’amministrazione dello Stato.

Come chiedono che, al di fuori di generiche accuse alle scuole di essere dotate di fondi inutilizzati, i Revisori dei Conti abbiano il mandato a verificare scuola per scuola se esistono le condizioni di inesigibilità e di radiazione dei crediti pregressi.

A supporto delle osservazioni proposte e richieste sopra avanzate la Rete scuola del Municipio XVIII acclude di seguito la situazione finanziaria di tre istituzioni scolastiche esemplificative della situazione generale di tutte le istituzioni scolastiche della Rete stessa.

Roma, 27 gennaio 2009

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Il Collegio dei Dirigenti scolastici di Taranto interviene sulla nota ministeriale

Il Collegio dei Dirigenti Scolastici della Provincia di Taranto

riunito il 22 e 29 gennaio 2010 nella sede della Scuola Media Statale “Leonida da Taranto” di Taranto

preso atto

delle indicazioni contenute nella nota ministeriale 14.12.2009 n. 9537 per la predisposizione del Programma Annuale 2010

denuncia

ancora una volta, la grave situazione di difficoltà gestionale che viene a determinarsi nelle scuole anche nell’anno 2010 a causa della forte riduzione delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero, che incide negativamente sulla funzionalità e sull’efficacia dei servizi e compromette l’attuazione dell’offerta formativa della scuola pubblica, laddove peraltro analoga riduzione di risorse non è prevista per la scuola paritaria.

La nota ministeriale assegna, infatti, poche e confuse risorse alle scuole e per lo più di provenienza contrattuale, del tutto insufficienti a far fronte alle spese per le supplenze, che sono spese necessarie e inevitabili per garantire la normale attività didattica.

Per il secondo anno consecutivo non è previsto alcun finanziamento per le spese di funzionamento, che dovrebbe ricavarsi “per differenza”, dopo aver sottratto dalla dotazione assegnata gli 8/12 dei fondi contrattuali, il fondo per gli esami di stato e la spesa per le supplenze, ma che – data l’esiguità delle risorse – risulta di fatto azzerato.

Si ignora, in particolare, per quanto attiene alla determinazione della spesa per le supplenze, il D.M. 21/2007 tuttora vigente e si assume, invece, a riferimento un generico e inapplicabile “tasso medio di assenteismo”, che non tiene in alcun conto le specificità delle singole scuole e impedisce loro di operare con trasparenza e certezza nella predisposizione del programma annuale.

Si tace del tutto la voce delle entrate destinata alla copertura delle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti (in forte aumento da quest’anno scolastico sia nella scuola primaria che nella secondaria di 1° grado a causa della sostanziale cancellazione delle compresenze e la scomparsa di personale con ore a disposizione) e per la terza area degli istituti professionali che è “curricolare”.,

Del tutto improponibile è poi l’indicazione di inserire nell’aggregato “Z” (Disponibilità finanziaria da programmare) i residui attivi maturati nei confronti del Ministero, dal momento che si tratta di somme che le scuole – in attesa degli effettivi accreditamenti ministeriali – hanno già anticipato “di cassa” per far fronte a spese obbligatorie sostenute negli anni passati. Sarebbe paradossale che il ministero, dopo aver costretto le scuole, per sue inadempienze, ad anticipare di cassa - con fondi di altra provenienza - spese di sua esclusiva competenza (per es. il pagamento dei supplenti), ora si rifiuti sostanzialmente di restituire tali somme !

Allarmante è pure la riduzione del 25% delle risorse per i contratti di fornitura dei servizi di pulizia, che rischia di portare alla rescissione dei contratti in essere o all’abbassamento della quantità e qualità del servizio.

Il Collegio invita, pertanto,

il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a riformulare le indicazioni di cui sopra, nel rispetto di tutte le norme contabili vigenti e, in particolare, del D.I. 44/2001 e D.M. 21/2007, facendosi carico della complessità delle problematiche sopra evidenziate e dando risposte adeguate alla gravità ed alla dimensione dei problemi, invece di costringere i dirigenti scolastici e i direttori amministrativi ad operare nell’incertezza e nell’opacità in un settore dove invece dovrebbero vigere norme certe e procedure rigorose.

Il Collegio invita, inoltre,

- la Direzione Scolastica Regionale ad intervenire presso il superiore Ministero perché la C.M. sia modificata negli aspetti più critici e contraddittori sopra evidenziati e disponga il rinvio del temine di approvazione del programma annuale, in attesa dell’auspicato ripensamento ministeriale;

- le OO.SS. della Scuola a promuovere ogni iniziativa utile a tutelare le istituzioni scolastiche pubbliche e a far sì che il Ministero onori i propri obblighi e impegni almeno sul versante del finanziamento delle scuole, dopo averne drasticamente ridotto le risorse professionali e gli spazi di flessibilità.

Seguono adesioni di 84 istituzioni scolastiche di diverso ordine e grado.

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Le richieste dei Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi di Pisa

Al Dr. Giovanni Biondi Capo Dipartimento per la programmazione
Al Dr. Marco Ugo Filisetti Direttore Generale per la politica finanziaria e per il bilancio
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA
Al Dr.Cesare Angotti Direttore USR Toscana Via Mannelli 113
FIRENZE

Oggetto: Indicazioni per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010.

I Dirigenti scolastici e i DSGA della Provincia di Pisa, riunitisi in data 22 gennaio 2010 per discutere le indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010 contenute nella nota del Miur prot. n° 9537 del 14 dicembre 2009, esprimono la loro preoccupazione per la sofferenza finanziaria in cui da tempo versano le scuole e intendono evidenziare le ulteriori difficoltà che possono derivare dall’applicazione di dette indicazioni.

In particolare sottolineano le seguenti criticità:

  1. Una volta detratte le risorse relative al FIS (8/12), ai contratti di pulizie (decurtati del 25%) e, per gli istituti d’istruzione secondaria superiore, agli esami di Stato, rimangono nella disponibilità dell’istituto somme decisamente insufficienti per la copertura delle supplenze brevi e per il funzionamento didattico e amministrativo. In alcuni casi gli impegni già assunti per le supplenze di fatto azzerano la disponibilità per il funzionamento e ciò rende particolarmente critica la situazione di quelle scuole che non hanno ricevuto nel corso del 2009 finanziamenti a ciò destinati.

  2. Relativamente alle supplenze brevi, se da un lato il Ministero invita a tutelare il diritto allo studio (nota 14991 del 6 ottobre 2009) con una tempestiva sostituzione dei docenti assenti, dall’altro nella circolare suddetta non assicura la copertura di queste spese, perché le aggancia ad un “tasso di assenteismo medio nazionale per tipologia di scuola”, superato il quale occorre “una verifica dell’effettiva inderogabilità dell’ulteriore fabbisogno”. Il tasso medio di assenteismo può essere rilevante a livello statistico ma ha poco a che fare con il fabbisogno delle scuole, legato a fattori spesso non prevedibili e conseguenti a disposizioni di legge, al di fuori quindi dalle possibilità di gestione del Dirigente. Inoltre, nella migliore delle ipotesi (ammettendo un invio non scontato delle risorse necessarie), questo meccanismo di verifica dilata i tempi di erogazione da parte del Miur e fa slittare i termini per onorare gli impegni di pagamento da parte delle scuole.

  3. La decurtazione del 25% dei contratti con le ditte esterne di pulizia (contratti storici), a sei mesi dalla loro scadenza, costringe le scuole ad una riduzione del servizio (in termini di metri quadri oppure di giorni oppure di livello di pulizia) con conseguente aumento dei carichi di lavoro dei collaboratori scolastici (il cui organico rimane inalterato) o con conseguente diminuzione della qualità del servizio. Senza considerare la diminuzione occupazionale del 25% dei lavoratori di tali ditte.

  4. Particolarmente preoccupante e di difficile attuazione è l’indicazione di collocare nell’aggregato “Z – disponibilità da programmare” l’avanzo di amministrazione determinato da residui attivi ascrivibili a mancati trasferimenti dal MIUR. Negli ultimi anni le scuole hanno fronteggiato le spese obbligatorie di personale (esami di Stato, supplenze brevi, ore eccedenti, ecc.) con anticipazioni di cassa, in attesa di un rimborso anche parziale che non è avvenuto. Il rischio per molte scuole è un forte disavanzo di amministrazione.

  5. La carenza grave di risorse finanziarie porta le scuole a fare affidamento, per il funzionamento didattico e amministrativo, sui contributi delle famiglie, con il rischio di dover chiedere loro contributi superiori a quelli attualmente versati.

Di fronte a queste difficoltà Dirigenti e DSGA chiedono al Miur di:

  1. rivedere i parametri sulla base dei quali sono state assegnate le risorse, in modo che si possano assicurare finanziamenti atti a garantire agli studenti il diritto allo studio costituzionalmente sancito mediante un’immediata sostituzione del personale assente e il funzionamento didattico e amministrativo;

  2. rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per supplenze brevi e saltuarie e assicurare le risorse adeguate;

  3. far carico alle Direzioni Provinciali dei servizi vari del Tesoro delle supplenze “brevi” conseguenti ad applicazioni di normative di legge e contrattuali, così come è stato operato per le astensioni obbligatorie (sostituzioni per congedi parentali facoltativi, aspettative per motivi di lavoro...);

  4. rimborsare i residui attivi degli anni passati, con un piano di rientro pluriennale programmato e certo;

  5. garantire per tutti gli istituti scolastici una dotazione adeguata per spese di funzionamento;

  6. annullare la riduzione degli appalti e aspettare la fine dei contratti per ridefinire la situazione;

  7. dare indicazioni su alcune voci di spesa non comprese nella nota su citata: ore eccedenti per la sostituzione dei docenti assenti, compensi ai revisori dei conti, indennità di direzione ai docenti che sostituiscono il Dirigente scolastico e al personale che sostituisce il DSGA, rimborsi ai Presidenti degli esami di scuola secondaria di 1° grado;

  8. garantire risorse adeguate per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa (legge 440/97).

I Dirigenti e i DSGA della Provincia di Pisa, per poter predisporre il Programma annuale 2010 sulla base della nota prot. n° 9537, concordano sulle seguenti modalità operative, chiedendo a Miur e a Usr di dare tempestiva comunicazione circa eventuale difformità con le direttive ministeriali:

- per l’esercizio finanziario 2010 sarà inserita nell’aggregato Z una parte dei residui attivi tale da consentire la stesura del bilancio di previsione. Ciascuna scuola valuterà l’entità della somma da iscrivere nell’aggregato Z in base alle proprie disponibilità di fondi vincolati e non vincolati, in relazione all'attuazione della offerta formativa prevista.

Queste modalità risultano supportate dalla stessa circolare, che, parlando di “opportunità di applicare l’avanzo di amministrazione” e di inserire “opportunamente” l’avanzo di amministrazione nell’aggregato Z, sembra lasciare alle scuole un margine di discrezionalità e di valutazione delle conseguenze dell’operazione sull’assetto finanziario delle scuole.

Per i Dirigenti scolastici della Provincia di Pisa La Presidente della CO.DI.SCO Cristina Cosci

Pisa, 22 gennaio 2010