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Adnkronos-protesta degli insegnanti davanti al ministero

1. Scuola, protesta degli insegnanti davanti al ministero Roma, 12 nov. (Adnkronos) - Circa 500 insegnanti, affiancati anche da studenti, nonostante la pioggia a tratti insistente, si s...

12/11/2001
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ADNKRONOS

1. Scuola, protesta degli insegnanti davanti al ministero

Roma, 12 nov. (Adnkronos) - Circa 500 insegnanti, affiancati anche da studenti, nonostante la pioggia a tratti insistente, si sono ritrovati questa mattina sotto il ministero della Pubblica istruzione per protestare contro la finanziaria e in difesa della scuola pubblica. Gli insegnanti della Cgil scuola, degli Unicobas e dei Cub hanno 'occupato' la scalinata del ministero e parte di viale Trastevere con bandiere rosse, cartelloni e slogan. Agli insegnanti, che chiedono una scuola 'pubblica e di qualita' e definiscono la finanziaria 'ingiusta e sbagliata', non e' mancata la fantasia: una triste vedova in nero, era accompagnata da una corona di fiori su cui campeggiava la scritta 'con mestizia, colpa di Letizia, alla cara madre, il personale della scuola', sotto una enorme caricatura del ministro campeggiava la scritta 'il sorriso che privatizza'.

Arrivati alla spicciolata sin dalle 9,30 gli insegnanti, incuranti del maltempo, all'appuntamento, fissato per le 11 sotto al ministero, sono arrivati determinati. Oltre all'appuntamento romano i sindacati avevano comunque indetto assemblee, sit-in e volantinaggi in varie citta' italiane. Al centro della protesta la finanziaria, che, a detta dei sindacati, non contiene risorse aggiuntive per la scuola pubblica, ma anche le 'aperture' fatte dal ministro alla scuola privata. Su questo punto, infatti, si sono concentrati numerosi slogan e cartelli da 'svendo scuola pubblica' a 'buona donna partorisce buoni scuola'. Non e' mancato, poi, qualche accenno alla 'finanziaria di guerra', sulle famose note delle 'osterie' i manifestanti hanno intonato piu' volte in coro 'alla guerra van compatti, sia Martino che Moratti, l'un bombarda i talebani, lei la scuola del domani' e ancora, 'meritocrazia, aziendalizzazione, e' questa la scuola del Berluscone'. Non e' pero' mancata qualche caduta di stile. Su un cartello, infatti, una enorme scuola pubblica, a mo' di Twin Tower, veniva attaccata da un aereo con la scritta 'Moratti'.

A ribadire i motivi della protesta, sotto il ministero, il segretario generale della Cgil Scuola Enrico Panini e il segretario generale degli Unicobas Stefano d'Errico, che hanno dato voce agli insegnanti. 'Non e' affatto vero -sostiene Panini- che in questa finanziaria non ci saranno tagli. Mancano risorse nuove e verranno soltanto reinvestiti i fondi delle economie della scuola. Chiediamo invece un piano pluriennale di investimenti per innalzare la spesa per l'istruzione almeno di un punto, dall'attuale 5% al 6% del Pil, in modo da allinearci con gli altri paesi europei'. Quanto alla mancanza in piazza di Cisl e Uil che non hanno aderito allo sciopero generale, considerando soddisfacenti le modifiche all'art. 13 della finanziaria, ed hanno limitato la loro astensione dal lavoro ad una sola ora per il recupero del differenziale dell'inflazione, Panini ha sottolineato che 'il rapporto con Cisl e Uil e' molto importante, ma quando non si e' d'accordo e' bene che ognuno prenda le sue decisioni. Noi -ha spiegato- siamo vicini alle posizioni che lo scorso anno ci hanno portato a ben due scioperi'.