Afam, le regole per ripartire
Le indicazioni del ministro dell'Università per accademie e istituti superiori d'arte
Emanuela Micucci
Nelle istituzioni dell'alta formazione artistica e musicale, si legge nel decreto, «può essere svolta» «l'attività didattica frontale relativa a discipline performative, consistente in lezioni individuali o destinate a piccoli gruppi cameristici, propedeutica agli esami effettuati in presenza», «a condizione che vi sia una adeguata organizzazione degli spazi, degli accessi ai locali dell'istituzione e del lavoro connesso a tale attività, tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione, e a condizione che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione».
Stesse condizioni vincolanti per «l'attività didattica frontale relativa a discipline laboratoriali e performative, ai tirocini obbligatori e al lavoro tecnico-didattico di conservazione e restauro» nelle accademie di arte drammatica, nell'accademia nazionale di danza, negli istituti superiori per le industrie artistiche e nelle accademie di belle arti.
Per tutta la durata dell'emergenza Covid19, inoltre, nei casi in cui non sia possibile la verifica delle attività formative in sede d'esame nelle attività formative e laboratoriali, che presuppongono la costituzione di gruppi cameristici di ampie dimensioni e compagini corali e orchestrali, ma anche all'interno di tirocini obbligatori delle esercitazioni didattiche essenziali, le istituzioni Afam «sono autorizzate a individuare, in deroga a quanto previsto dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio, le modalità più opportune per la valutazione di ogni attività formativa, performativa e laboratoriale, anche a distanza, e le modalità più opportune per l'espletamento delle attività laboratoriali e performative nonché di seminari, esercitazioni, progetti e ogni altra attività pratica che deve essere svolta, ove prevista, ai fini del conseguimento del titolo accademico».
Per svolgere e valutare queste attività le istituzioni Afam, in deroga alle disposizioni normative vigenti, garantiscono il rispetto degli obiettivi formativi previsti dai rispettivi ordinamenti e regolamenti didattici, delle disposizioni normative concernenti la certificazione della frequenza, la valutazione delle attività performative e di laboratorio.