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ANP, PER CARRIERA DOCENTI SERVE UNA LEGGE

Prendere atto del fallimento del tavolo Aran-sindacati e promuovere urgentemente una legge che introduca una carriera per i docenti ''sanando l'enorme gap che su questo tema tiene l'Italia lontana dal...

01/07/2004
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Prendere atto del fallimento del tavolo Aran-sindacati e promuovere urgentemente una legge che introduca una carriera per i docenti ''sanando l'enorme gap che su questo tema tiene l'Italia lontana dall'Europa''. Lo chiede Giorgio Rembado, presidente dell'Anp (associazione nazionale dei dirigenti e delle alte professionalita' della scuola).
''Benvengano meccanismi di carriera dei docenti scolastici basati anche su crediti professionali e sulla valutazione dei docenti, purche' esista - afferma Rembado - una carriera di cui poter parlare. In realta', oggi non esiste ancora il benche' minimo presupposto - constata - per cui quella dei docenti possa essere definita carriera, problema che in realta' il tavolo Miur-Aran-Sindacati si e' guardato bene dall'affrontare limitandosi a rimandarne, per l'ennesima volta, la trattazione. I quasi 800.000 docenti italiani, il maggior bacino professionale omogeneo del Paese, vivono un vero e proprio paradosso del nostro tempo: mancato riconoscimento dei meriti, appiattimento retributivo, assenza totale della benche' minima prospettiva di carriera. I docenti rappresentano l'unico esempio di personale laureato, tra i dipendenti della pubblica amministrazione - incalza Rembado - a essere inquadrato al 7mo livello retributivo, senza possibilita' di progressione ai livelli successivi per tutto l'intero corso del proprio esercizio, dall'ingresso nella scuola fino alla pensione. Gli scatti economici previsti, peraltro alquanto ridotti, oggi riguardano solo l'anzianita' di servizio e non configurano certamente elementi di quella che puo' essere definita carriera. Non sorprende che il settore sia attraversato da una profonda
crisi di identita' e motivazione. Sorprende, invece, che un Paese che voglia dirsi moderno e avanzato permetta che i responsabili della formazione scolastica þ una funzione strategica per lo sviluppo e la competitivia'- siano abbandonati in queste condizioni''.