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Ansa-SCUOLA: DOMENICI, VALUTAZIONE CHIAVE DI VOLTA PER QUALITA'

SCUOLA: DOMENICI, VALUTAZIONE CHIAVE DI VOLTA PER QUALITA' CALO PRODUTTIVITA' A SUPERIORI, DA DOMANI ESPERTI A CONVEGNO Nel passaggio dalla scuola elementare alla superiore si registra un ''abba...

17/10/2003
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ANSA

SCUOLA: DOMENICI, VALUTAZIONE CHIAVE DI VOLTA PER QUALITA'
CALO PRODUTTIVITA' A SUPERIORI, DA DOMANI ESPERTI A CONVEGNO

Nel passaggio dalla scuola elementare alla superiore si registra un ''abbassamento della produttivita''' da parte degli alunni, come se la scuola ''inibisse l'originalita' e le capacita' cognitive'' degli studenti. Un trend per invertire il quale e' piu' che mai necessario puntare sui processi di valutazione degli apprendimenti, per migliorare la qualita' delle nostre scuole. A lanciare l'allarme e' il docimologo Gaetano Domenici dell'Universita' Roma Tre. La valutazione rappresenta dunque la ''chiave di volta'' per
orientare e migliorare gli apprendimenti dei ragazzi, troppo spesso al di sotto dei livelli minimi. Ne sono convinti studiosi ed esperti in processi di valutazione, che domani si riuniranno per due giorni in occasione del convegno 'La valutazione come risorsa strategica - equita', cultura e competenze per l'esercizio di una cittadinanza attiva'. La scuola italiana in questo campo, ha sottolineato Domenici, ''e' carente'' e, soprattutto, si fonda su una ''concezione spesso errata della valutazione, che va vista non meramente in termini di premi e punizioni, bensi' come mezzo di orientamento delle scelte di alunni e professori per il raggiungimento di obiettivi precisi''. L'autonomia scolastica, ha sottolineato l'esperto, comporta un processo di autovalutazione da parte delle scuole, ma il ''problema e' che spesso la valutazione e' intesa come soddisfazione dell'utente in termini superficiali e non di apprendimento dei ragazzi. Ma un'organizzazione, anche perfetta, che non produca buoni apprendimenti, non serve a nulla''. Ma quale percorso gli esperti consigliano dunque agli insegnanti? La valutazione, spiega Domenici, non dovrebbe ridursi ad un insieme di test volti ad appurare la conoscenza nozionistica degli alunni, bensi' a verificare le loro abilita' nell'utilizzare l'insieme delle conoscenze acquisite per la risoluzione di problemi concreti in contesti diversi. Le conoscenze, infatti, ''restano spesso parcellizzate e la scuola - secondo il docimologo - in vari casi non trasmette vera cultura e formazione''. Ad ogni modo, gli strumenti di valutazione oggi disponibili ''non sono adeguati ed e' necessario - e' il messaggio al ministro dell'Istruzione - avviare un processo serio di indagini campionarie per creare un modello condiviso di valutazione, ascoltando anche gli addetti ai lavori''. Infine, una critica: ''un'anomalia tutta italiana e' che sembra che ad ogni cambio di guardia bisogna azzerare tutto e ricominciare da capo. L'Istituto di valutazione ex Cede aveva cominciato a lavorare bene ma poi, con il nuovo governo, si e' ricominciato da zero. Cosi' facendo - ha concluso Domenici - si rimane inevitabilmente indietro rispetto all'Europa''.